L’escursione attraversa il cuore dei Monti Sabini, nei pressi del Monte Tancia, il più alto della catena con i suoi 1.282 metri.
Il percorso parte dal comune di Roccantica, borgo in provincia di Rieti di 500 abitanti, e permette di “visitare” due eremi: l’eremo di San Leonardo e l’eremo di San Michele.
Il primo, risalente all’VIII-IX secolo, è dedicato a San Leonardo di Noblac, che fece dell’eremitaggio la sua espressione di vita. Nel medioevo è stato uno dei santi più venerati in Europa perché ispiratore dell’ascesi astraendosi dalla civiltà. Mentre il secondo è un santuario che nasce dalle rovine di un tempio pagano dedicato alla dea Sabina e successivamente abitato da monaci cristiani. Collocato dagli storici nel IV secolo con dimore rupestri ed una chiesetta dove sono ancora riconoscibili l’altare e gli affreschi sulle pareti della grotta che raffigurano la Madonna e San Michele Arcangelo.
Entrambi gli eremi si trovano nel passaggio naturale che conduceva, e conduce tutt’ora, alla valle Reatina attraverso il valico del Tancia, motivo per cui erano molto frequentati.
Ogni anno, a maggio, gli abitanti di Roccantica si recano in pellegrinaggio alla Grotta di San Michele.
Itinerario
La partenza è situata in prossimità della chiesetta gotica di San Valentino nell’omonima piazza alla base del paese, nota anche per il Sacrario ai caduti del borgo e per la torre con l’orologio. Da qui si intraprende il sentiero 1 “Anello dell’eremo di San Leonardo” per poi proseguire sul sentiero 2 (la Via degli eremi).
Raggiunto un bivio, si intraprende una sterrata in discesa sulla destra per evitare di ritornare in paese. Il percorso si trasforma in mulattiera, che consente di raggiungere un prato erboso. Si scende ancora fino a raggiungere il fosso di Fonte Regna. Superato quest’ultimo si continua sul sentiero che scende ancora sulla destra per poi risalire fino ad un bivio e scendere di nuovo per arrivare al Fosso Galantina lungo un percorso ricco di vegetazione. Si risale sulla sinistra il Fosso e si vedono i ruderi di un vecchio mulino. Si risale fino ad una diramazione che conduce sulla destra all’eremo.
Lasciato l’eremo si risale sulla sinistra fino all’incrocio tra il sentiero 1 a sinistra che permette di tornare in paese e il sentiero 2 a destra che permette di raggiungere l’eremo di San Michele. Si arriva su un’altra sterrata che risale verso sinistra. Dopo circa 500 metri, la si abbandona per intraprendere un sentiero che prosegue a mezzacosta tralasciando sulla sinistra il percorso in direzione del Casale Cerreta.
Proseguendo lungo il sentiero all’altezza di una diramazione con indicazioni si gira a sinistra e si sale costeggiando una parete calcarea. Si giunge così alla Grotta di San Michele, chiusa da una cancellata che comunque permette di osservare gli affreschi medioevali. Tornati sul sentiero si prosegue fino ad arrivare ad un’area attrezzata con panche sul fondo della Valle Gemini e al ponticello della strada del Tancia da cui è possibile proseguire per altri itinerari.
Si ritorna seguendo il percorso dell’andata, non necessariamente riscendendo all’eremo di San Leonardo.