ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùOperazione antimafia

’Ndrangheta, dalla Florida a Reggio Calabria, sequestrati beni per 45 milioni di euro a due imprenditori

Operazione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria e della Polizia di Stato

'Ndrangheta: blitz procura Reggio Calabria e polizia, sequestro beni per 45 milionni di euro

2' di lettura

Nel quadro di una strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti da parte delle consorterie criminali, intrapresa dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, il Servizio centrale anticrimine e la Divisione anticrimine della Questura di Reggio Calabria stanno eseguendo nelle province di Reggio Calabria, Milano, Messina, Bari e in Florida (Stati Uniti) un provvedimento di sequestro, in base della normativa antimafia, emesso su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Reggio Calabria.

L’attività di sequestro riguarda beni, assetti societari e rapporti finanziari, per un valore complessivo di 45 milioni di euro, riconducibili a due fratelli imprenditori attivi nel settore dell’edilizia e dell’intermediazione immobiliare. Sono state sequestrate in particolare società e quote sociali detenute dai due in 18 società, di cui una in Florida (Stati Uniti), una ditta individuale, 10 veicoli, 337 fabbricati, 23 terreni, nonché il sequestro dei rapporti finanziari comunque a loro riconducibili.

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I due, godendo del sostegno della cosca “LIBRI” sin dagli anni '90, sono riusciti ad acquisire il controllo di un importante segmento dell'edilizia reggina e a proiettare i loro interessi, sia in Italia che negli Stati Uniti, in numerosi altri rami imprenditoriali, quali il settore edile, immobiliare, dell'editoria, della ristorazione, assicurativo e dei giochi e delle
scommesse.

Il prefetto Messina: dal 2019 sequestrati beni per oltre 650 milioni di euro alla sola ndrangheta

« La Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato - spiega il Direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Prefetto Francesco Messina - sta attuando da anni una strategia finalizzata a colpire i patrimoni illeciti accumulati dalle mafie, utilizzando sia i sequestri penali che le misure di prevenzione patrimoniali. Dal 2019, sono stati sequestrati, su tutto il territorio nazionale, beni per oltre 650 milioni di euro alla sola ndrangheta. Quest'ultima, colpita dall'operazione odierna, è l'organizzazione mafiosa più pericolosa, sia dal punto di vista militare che economico. Grazie alla sinergia operativa tra indagini tradizionali e accertamenti patrimoniali, il contrasto alle organizzazioni mafiose non si ferma all'apparato militare – e quindi alla repressione di reati come le estorsioni e il traffico di armi e stupefacenti – ma colpisce le ricchezze accumulate grazie alle attività delittuose, funzionali alla sopravvivenza stessa delle organizzazioni criminali».


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