Anagrafe nazionale della popolazione residente

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L'Anagrafe nazionale della popolazione residente, meglio nota con l'acronimo ANPR, è il registro anagrafico centrale del Ministero dell'interno della Repubblica Italiana.

L'ANPR è la banca dati nazionale che semplifica i servizi demografici per "favorire la digitalizzazione e il miglioramento dei servizi a Cittadini, Imprese ed Enti".

È stata istituita ai sensi dell'articolo 62 del D. Lgs. n. 82/2005 (Codice dell'amministrazione digitale).[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le anagrafi della popolazione residente (APR) dei singoli Comuni italiani sono confluite progressivamente in ANPR. La scelta di istituire un'unica banca dati centralizzata è motivata da diverse esigenze:

  • evitare duplicazioni di comunicazione con le pubbliche amministrazioni;
  • garantire maggiore certezza e qualità al dato anagrafico, attraverso standard univoci a livello nazionale;
  • automatizzare e soppiantare le comunicazioni scritte tra enti in caso di cambi di residenza, emigrazioni, immigrazioni, censimenti, e così via.

Nell'ANPR é confluita inoltre l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE).[2][3]

Il subentro in ANPR di tutte le 7 903 anagrafi comunali è stato completato il 18 gennaio 2022, per un totale di 67 379 385 posizioni, compresi i cittadini cancellati dall'attivazione dell'ANPR (61 517 542 residenti APR e 5 861 843 AIRE, residenti all'estero).[4][5]

Servizi disponibili online per il cittadino[modifica | modifica wikitesto]

Dal 15 novembre 2021 i residenti in Italia e gli italiani all'estero possono ottenere, senza pagare l'imposta di bollo di sedici euro, quindici tipologie di certificati anagrafici direttamente dal portale web dell'ANPR.[6] I certificati che si possono chiedere online e scaricare direttamente sul proprio smartphone o Pc sono i seguenti:

  • anagrafico di nascita
  • anagrafico di matrimonio
  • di cittadinanza
  • di esistenza in vita
  • di residenza
  • di residenza per gli italiani iscritti all’AIRE
  • di stato civile
  • di stato di famiglia
  • di stato di famiglia e stato civile
  • di residenza in convivenza
  • di stato di famiglia per gli iscritti all’AIRE
  • di stato di famiglia con rapporti di parentela
  • di stato libero
  • anagrafico di unione civile
  • di contratto di convivenza

L'autenticazione al portale richiede l'impiego delle credenziali SPID, oppure della Carta d'identità elettronica o di un Carta Nazionale dei Servizi.[7]

Dal 27 aprile 2022 è possibile inviare la richiesta di cambio di residenza direttamente dall'ANPR.[8] Il servizio consente di inviare telematicamente una dichiarazione al Comune di competenza in tre casi: cambio di residenza nell'ambito dello stesso Comune, cambio di residenza per trasferimento tra due Comuni e rientro in Italia di un cittadino italiano iscritto all'AIRE, l'Anagrafe Italiani Residenti all'Estero. Per tutti gli altri tipi di richiesta connessi alla residenza, è necessario rivolgersi al Comune di competenza. In ciascuno dei tre casi la richiesta può riguardare una Nuova Residenza o la Residenza in Famiglia Esistente. Nel primo caso si chiede il trasferimento di residenza di tutta o parte della famiglia in un’abitazione in cui non risiede nessuno o in cui risiedono persone con cui non si hanno vincoli di parentela o affettivi. Nel secondo caso, invece, si trasferisce la residenza di tutta o parte della famiglia in un’abitazione in cui si trova già un’altra famiglia, con cui si hanno legami di parentela o affettivi.[9]

Il 16 marzo 2022, il ministro per l'innovazione Colao dichiara che è anche in corso l'integrazione nella piattaforma delle liste elettorali comunali e dei registri di stato civile.[10]

Diritto degli immigrati[modifica | modifica wikitesto]

Il testo unico sull'immigrazione dispone che l'iscrizione anagrafica avvenga a parità di condizioni con il cittadino italiano. A marzo del 2020, essa non è subordinata al possesso di altro requisito che quello del possesso della cittadinanza italiana o di un regolare permesso di soggiorno. Tale previsione di legge non è stata modificata nemmeno dal decreto-legge Sicurezza proposto da Matteo Salvini.[11][12]

L'iscrizione anagrafica risulta critica per la scelta di un medico di base, di un domicilio sanitario e per la fruizione dei livelli essenziali di assistenza del servizio sanitario nazionale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ www.anpr.interno.it, su anpr.interno.it. URL consultato il 23 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2019).
  2. ^ Ministero dell'Interno: L'Anagrafe Nazionale della Popolazione residente (ANPR). Informazioni.
  3. ^ Portale ANPR del Ministero dell'Interno
  4. ^ ANPR Stato di avanzamento, su anpr.interno.it. URL consultato il 18 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  5. ^ Tutti i comuni italiani nell’Anagrafe Nazionale, su innovazione.gov.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  6. ^ ANPR, si parte!, su trasformazionedigitale.bit4id.com. URL consultato il 15 febbraio 2024.
  7. ^ La 'rivoluzione' Al via da oggi l'anagrafe digitale, Mattarella scarica il primo certificato - See more at: http://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/Al-via-anagrafe-digitale-Mattarella-scarica-il-primo-certificato-ff8a74f7-5df9-4694-96a2-e519d709c802.html, su rainews.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  8. ^ Anagrafe digitale: al via il cambio di residenza online per i primi comuni italiani, su interno.gov.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  9. ^ Cambio residenza online ANPR – GUIDA, su trasformazionedigitale.bit4id.com. URL consultato il 15 febbraio 2024.
  10. ^ Recovery Plan: Colao, integrazione in ANPR dati iscrizione in liste elettorali, su borsaitaliana.it, 16 marzo 2022. URL consultato il 17 marzo 2022.
  11. ^ Luca Gambardella, L’ordinanza del gip di Agrigento renderà dura la vita al decreto sicurezza bis, su ilfoglio.it, 3 luglio 2019. URL consultato il 29 gennaio 2022 (archiviato il 13 marzo 2020).
  12. ^ Migranti, appello dei giuristi a Lamorgese: “Ritiri circolare Salvini che nega iscrizione anagrafe", su fanpage.it, 13 febbraio 2020. URL consultato il 13 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2021).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]