L’ex Milan Gianluca Zambrotta ha parlato del momento dei rossoneri, tra la fine del ciclo di Stefano Pioli e la scelta di allontanare Maldini
Intervistato questa mattina dalla Gazzetta dello Sport, l’ex difensore del Milan e della Nazionale Italiana Gianluca Zambrotta ha parlato delle difficoltà di Stefano Pioli e in generale della stagione rossonera. Dopo aver difeso Pioli, Zambrotta ha sottolineato e motivato quello che considera un “errore” del Milan: il licenziamento di Maldini e Massara.
Le parole dell’ex
Zambrotta ammette di essere “dispiaciuto” per la fine sempre più vicina del ciclo di Stefano Pioli sulla panchina del Milan, un allenatore che sta “subendo un trattamento ingiusto” anche se “nell’ultimo periodo ha forse esagerato con gli esperimenti, come quello di Calabria che entra nel campo quasi da mediano“.
L’allenatore, continua l’ex, “paga se non si vince anche quando gli errori sono stati fatti da altri“. L’esempio che fa è quello di Maldini e Massara (“è stato uno sbaglio, si può dire?“): “Per me Paolo è il Milan. E con lui tutti i giocatori che arrivavano in rossonero sapevano di avere davanti un esempio in carne e ossa, non a caso da Theo Hernandez in giù sono tutti cresciuti sotto la sua ala“.
La chiosa è poi su Ibrahimovic e sul suo nuovo ruolo da dirigente: “E’ diverso, ma anche lui ha grande personalità. Non posso giudicarlo come dirigente, però avendoci giocato insieme diversi anni sia a Torino che a Milano so che farà certamente sentire le sue ragioni“.