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Panière

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paniere


panière s. m. [dal fr. panier, che è il lat. panarium, der. di panis «pane»]. – 1. a. Recipiente di vimini, giunchi, o materiali simili, di forma diversa secondo gli usi, ma per lo più con un manico arcuato fissato nel mezzo, per infilarvi il braccio, e munito talora di coperchio, usato in genere per riporvi e trasportare vivande: un p. pieno di pane, di uova, di fichi, di ciliegie. Locuzioni e modi prov.: p. senza fondo (non com.), impresa costosa e che tende a prolungarsi troppo nel tempo; fare la zuppa nel p., fare cosa inutile, sciocca, affaticarsi invano (donde il prov.: chi vuol far l’altrui mestiere, fa la zuppa nel p., chi vuole fare ciò di cui non è capace, spreca il suo tempo); rompere o guastare le uova nel p. a qualcuno, turbare i suoi piani, impedendo che raggiunga il suo scopo; ant., avere le budella nel p., avere una gran paura. b. Quantità di roba che è o può essere contenuta in un paniere: mi hanno regalato un p. d’uva; abbiamo raccolto un p. di funghi. c. Nel linguaggio bancario, lo stesso che giardinetto. 2. Nel linguaggio econ., insieme di prodotti di largo consumo e di servizî considerati di prima necessità per una famiglia media, in base al quale viene determinato l’indice del costo della vita e vengono valutati gli scatti di contingenza: calcoli statistici sui p. di beni e servizî. 3. Nella moda femminile dei sec. 18° e 19°, ciascuna delle due armature che si collocavano ai lati delle gonne e che, riempite di crine o di carta, servivano di sostegno all’ampiezza dell’abito e allargavano a dismisura i fianchi. 4. Punto paniere, punto usato per eseguire lavori in paglia o anche, in lavori di ricamo, per riempire dei fondi a imitazione dei cestini di paglia intrecciata: dopo aver allineato i fili nello spazio stabilito, si passa tra questi una filza, sollevandone due alla volta e scalando di un filo a ogni giro. 5. In botanica: a. P. d’argento, erba perenne delle crocifere (Arabis caucasica), originaria delle regioni comprese tra il Mediterraneo orient. e l’Iran, con foglie a rosetta, coperte di fitti peli bianchi e fiori bianchi in racemi, coltivata per bordure e roccaglie. b. P. d’oro, suffrutice delle crocifere (Aurinia saxatilis o Alyssum saxatile), originario dell’Europa centro-merid., con ampio cespo, dal quale sorgono i rami che terminano con una pannocchia di fiori gialli disposti a corimbo; si coltiva nei giardini per farne bordure, o fra le rocce, essendo pianta che si adatta ai terreni aridi. ◆ Dim. panierino (piccolo paniere o cestino in genere, spec. quello con coperchio nel quale i bambini portano la colazione o la merenda a scuola), non com. panierétto; spreg. panierùccio, panieruzzo; accr. panieróne; pegg. panieràccio.

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