Italia, Mancini: "Pafundi come Zaniolo, sarà un grande giocatore"

Italia, Mancini: "Pafundi come Zaniolo, sarà un grande giocatore"

Il ct in conferenza stampa lancia il paragone: "Nicolò la prima volta che è venuto non lo conosceva nessuno, poi..."
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TIRANA (ALBANIA) - L'Italia riparte dalle amichevoli con Albania e Austria, mentre le altre si preparano al Mondiale in Qatar. Meglio non pensarci, va programmato presente e futuro, sperimentando nuovi calciatori e giovani promettenti, il prossimo obiettivo sono le qualificazioni europee. "Così come siamo riusciti a ricostruire una squadra e un gruppo che è stato la nostra forza agli Europei, possiamo farlo ancora, penso che i ragazzi sappiano che ci vuole un senso di appartenenza enorme", ha sottolineato il ct Mancini in conferenza stampa da Tirana.

Mancini: "Proveremo qualcosa di nuovo"

"Non so quale sia il sistema migliore, dipende sempre dai giocatori che hai a disposizione, abbiamo cambiato nelle ultime due partite, ma abbiamo giocatori che hanno giocato in tutti i moduli. Non credo che si possa dire che la difesa a tre sia meglio di quella a 4 e viceversa, dipende anche dai giocatori. Abbiamo due amichevoli e qualcosa di nuovo proveremo. Avremmo fatto volentieri a meno di provare, ma testare qualcosa di nuovo credo che a volte sia utile", ha aggiunto il Mancio, presentando la sfida con l'Albania di Reja.

Mancini: "Mondiali? Vivo male da marzo"

"Ci aspetta un mese difficile, si sapeva, per l'amarezza che proviamo a non essere in Qatar. Da marzo vivo abbastanza male questa cosa, meritavamo di andare ai Mondiali, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo e, dopo una grande soddisfazione, è arrivata anche una grande delusione. Non possiamo più fare alcunché. Un Mondiale senza l'Italia è diverso, dobbiamo lavorare e fare in modo che non accada più".

Su Chiesa e Zaniolo

"Chiesa? Fa piacere. Adesso, però, deve ritrovare la condizione. Zaniolo? E' una risorsa importante, può darci tanto e migliorerà: è un ragazzo giovane e, quando si è giovani, si migliora sempre. Kean è stato con noi tante volte, se continuerà a segnare lo richiamerò". Sull'appuntamento di domani sera, Mancini ha spiegato di essere in Albania "per disputare una buona partita". "Sappiamo che i nostri avversari non sono così deboli. Gli albanesi sono tutti bravi, altrimenti alcuni di loro non giocherebbero in Serie A".

Pafundi come Zaniolo

"Pafundi? L'ho convocato perché lo seguiamo da anni. Dalle Nazionali under abbiamo visto grandi qualità, pensiamo possa essere un grande giocatore in futuro. Lo avevamo già chiamato in uno stage di giugno e avevamo avuto buone sensazioni. Diciamo che è un po' come Zaniolo, che quando era venuto da noi la prima volta non lo conosceva nessuno e nel giro di tre mesi era diventato un giocatore fatto", ha detto Mancini.


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