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Strappo muscolare: sintomi, cause e cure

12/09/2023

11 min

Patologie

Revisione scientifica dei contenuti a cura del dottor Enis Rustemi.

Strappo muscolare: sintomi, cause e cure
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01. Cos’è lo strappo muscolare?

Lo strappo muscolare è una lesione delle fibre del muscolo, causata da un trauma o da un eccessivo allungamento di esso. Può verificarsi quando il muscolo viene sollecitato oltre la sua capacità di estensione o durante contrazioni intense, in particolare se questo non è adeguatamente riscaldato.

Classificazione degli strappi muscolari

Lo strappo può essere di diverse entità, classificate in gradi [1] dalla meno grave alla più intensa:

  • strappo di grado I, che comporta microlesioni delle fibre muscolari con dolore lieve e nessuna perdita di funzione del muscolo. La guarigione avviene generalmente in pochi giorni;
  • strappo di grado II, in cui si ha una lesione parziale del muscolo. Il dolore è moderato, il muscolo perde parte della sua funzione e può essere presente un gonfiore. La guarigione richiede diverse settimane;
  • strappo di grado III quando il muscolo presenta una lesione completa, che provoca dolore intenso e perdita totale di funzione. È possibile osservare un ematoma (accumulo di sangue) e un evidente gonfiore nella zona interessata. La guarigione può richiedere mesi e, in alcuni casi, richiedere un intervento chirurgico.

02. Quali sono i sintomi dello strappo muscolare?

I segni e sintomi dello strappo muscolare possono variare a seconda della gravità della lesione. 

Ecco alcune delle manifestazioni più comuni:

  • dolore acuto, improvviso e intenso avvertito nel momento in cui avviene lo strappo. Il dolore può persistere e diventare più evidente quando si tenta di utilizzare il muscolo lesionato;
  • gonfiore in prossimità della zona interessata a causa dell’infiammazione;
  • ematomi e lividi (specialmente in caso di strappi di grado II e III) causati della rottura dei vasi sanguigni nella zona interessata;
  • debolezza e limitazione funzionale, con conseguente incapacità del muscolo strappato a sostenere carichi o a compiere movimenti. La zona lesionata può inoltre diventare rigida o presentare spasmi;
  • irregolarità o depressione al tatto nella zona dello strappo alla palpazione.

In alcuni casi, al momento della lesione, la persona potrebbe sentire un suono o percepire una sensazione di strappo.

03. Quali sono le cause dello strappo muscolare?

Le cause dello strappo muscolare sono generalmente legate a sollecitazioni improvvise, eccessive o inaspettate del muscolo. Più specificatamente dovute a:

  • contrazione muscolare intensa, specialmente se il muscolo non è adeguatamente riscaldato;
  • allungamento oltre la sua capacità normale del muscolo. Questo può accadere, ad esempio, durante attività sportive che richiedono movimenti estremi o inattesi, come le arti marziali o la ginnastica;
  • movimenti bruschi, come cambi di direzione durante una corsa, soprattutto in assenza di preparazione del muscolo;
  • colpi o traumi, tipici degli sport di contatto o a seguito di un incidente.

Ulteriori elementi che concorrono a generare uno strappo è l’affaticamento del muscolo: se sovraccaricato, infatti, questo ha maggiori probabilità di lesionarsi rispetto a uno ben riposato [2]. Inoltre un muscolo che è stato precedentemente lesionato risulta più vulnerabile a future lesioni, specie se non è stato riabilitato correttamente.

04. Come si diagnostica lo strappo muscolare?

La diagnosi di strappo muscolare si basa su una valutazione clinica che inizia con la raccolta da parte del medico delle informazioni sulle circostanze in cui è avvenuta la lesione, su natura e localizzazione del dolore, sulla presenza di eventuali traumi. 

A seguire il medico effettua l’esame fisico, esaminando la zona interessata per valutare gonfiore, ematomi, sensibilità e qualsiasi altra deformità o depressione palpabile. Se la lesione sembra grave o se la diagnosi clinica non è chiara, potrebbero essere necessari ulteriori esami di imaging tra cui:

  • ecografia, che utilizza le onde sonore per creare immagini dei tessuti interni e può mostrare la presenza e l’estensione di qualsiasi lesione muscolare;
  • risonanza magnetica (RM), più dettagliata dell’ecografia e in grado di fornire immagini chiare delle lesioni muscolari e dei tessuti circostanti. È particolarmente utile per visualizzare e classificare le lesioni.
  • elettromiografia (EMG) [3], esame che viene utilizzato nella diagnostica neurologica per la valutazione di patologie a carico del sistema nervoso periferico. Raramente usata,  può essere utilizzata in situazioni in cui si sospettano danni ai nervi associati alla zona lesionata;
  • test di funzionalità per le lesioni sportive, utile a determinare l’entità della lesione e pianificare la riabilitazione.

Dopo aver stabilito la diagnosi e il grado di lesione, il medico fornirà raccomandazioni per il trattamento e la riabilitazione.

Quanto dura uno strappo muscolare?

La durata della guarigione da uno strappo muscolare dipende dalla capacità di recupero dell’individuo e dalla gravità della lesione [4]. 

Per strappi di I grado, che comportano la leggera distensione o il danneggiamento di poche fibre muscolari, al paziente occorrono in media da qualche giorno a due settimane per guarire. 

Per strappi di II grado, in cui la lesione parziale del muscolo provoca dolore moderato, gonfiore ed eventuali ematomi, è necessario un tempo compreso tra due settimane e due mesi, a seconda del muscolo coinvolto. 

Infine per lesioni più serie, strappi di III grado che comportano la rottura parziale o totale del muscolo, occorrono in genere  diversi mesi per giungere a una completa guarigione. In alcuni casi, può anche essere necessario un intervento chirurgico per riparare la lesione, che inevitabilmente influenza i tempi di recupero.

05. Qual è la differenza tra stiramento e strappo muscolare?

I termini « stiramento » e « strappo » nel linguaggio comune vengono spesso utilizzati in modo intercambiabile, sebbene dal punto di vista medico rappresentino due tipi di lesioni muscolari distinte

Lo stiramento è un eccessivo allungamento delle fibre muscolari o dei tendini, che può essere causato da un movimento repentino o da un sovraccarico del muscolo. Nella maggior parte dei casi, nello stiramento, le fibre muscolari non sono rotte, ma solo allungate oltre i normali limiti. Lo strappo è, invece, una vera e propria lesione delle fibre muscolari.

Generalmente, i sintomi dello stiramento sono meno gravi rispetto a uno strappo che comporta dolore acuto e intenso, gonfiore, ematomi, debolezza o perdita di funzione. Per questa ragione lo stiramento per guarire necessita soprattutto di riposo e riabilitazione leggera, mentre nello strappo è la gravità della lesione a determinare il trattamento. 

06. Quali rischi comporta lo strappo muscolare?

Uno strappo muscolare, se non gestito adeguatamente, può comportare diversi rischi. 

Il primo è un processo di guarigione incompleta, che lascia il muscolo indebolito o più suscettibile a future lesioni. La lesione potrebbe anche causare una riduzione della forza muscolare, che potrebbe non tornare ai livelli originali se non viene intrapresa una riabilitazione adeguata. La formazione di tessuto cicatriziale nella zona lesionata può portare, inoltre, a un’ulteriore diminuzione della flessibilità e funzionalità muscolare [5] e, nei casi più gravi, generare una compromissione permanente della funzione muscolare, influenzando la capacità di svolgere attività quotidiane o sportive. 

Anche una volta guarito, il muscolo potrebbe diventare più rigido o meno flessibile di prima, aumentando il rischio di ricaduta, specialmente se non sono stati effettuati esercizi di riabilitazione e stretching.

07. Come si cura lo strappo muscolare?

Il trattamento di uno strappo muscolare varia in base alla gravità della lesione: a seconda della gravità, si va dalle cure farmacologiche alla chirurgia. Una delle prime azioni da intraprendere in caso di sospetto strappo muscolare, soprattutto nelle prime 24-48 ore, è il Metodo R.I.C.E [6], acronimo che indica quattro procedure fondamentali post-infortunio:

  • riposo (Rest) per evitare altri sforzi al muscolo lesionato;
  • ghiaccio (Ice) da applicare sulla zona lesionata;
  • compressione (Compression), per esempio utilizzando una benda elastica, senza stringere troppo;
  • elevazione (Elevation) dell’area lesionata per ridurre il gonfiore.

Una volta superata la fase acuta, la fisioterapia può aiutare a ristabilire la forza e la flessibilità del muscolo lesionato. Man mano che il dolore diminuisce, è essenziale iniziare un programma di esercizi per rafforzare il muscolo e prevenire future lesioni. 

Terapia farmacologica e fisica

Per gestire il dolore e l’infiammazione che segue allo strappo muscolare, i farmaci più comunemente prescritti o raccomandati sono:

  • anti-infiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene o naproxene;
  • analgesici, ad esempio paracetamolo, per gestire il dolore;
  • rilassanti muscolari, tra cui ciclobenzaprina o methocarbamol, utili a ridurre il dolore associato agli spasmi muscolari [7] che possono accompagnare uno strappo muscolare;
  • tecarterapia, l’utilizzo comporta l’aumento del microcircolo, della temperatura e la vasodilatazione con diminuzione dei tempi di recupero. 

Spesso tali farmaci sono prescritti in creme e gel, da applicare direttamente sulla zona lesionata: offrono in genere un sollievo localizzato senza gli effetti collaterali sistemici dei farmaci orali. Alcune persone trovano beneficio anche nell’assumere integratori come l’arnica per ridurre gonfiore e dolore.

Terapia chirurgica

La terapia chirurgica è riservata ai casi più gravi di strappi muscolari, in particolare quando c’è una completa rottura del muscolo o del tendine associato, o quando la lesione compromette gravemente la funzionalità. Generalmente gli strappi muscolari di grado III sono quelli che hanno maggiori probabilità di necessitare di un intervento chirurgico.

In uno degli interventi più praticati il chirurgo identifica i capi del muscolo strappato e li sutura insieme. Se il tendine è coinvolto nella lesione, viene ancorato all’osso. L’obiettivo della chirurgia è ripristinare l’integrità del muscolo o del tendine, riconnettendo le fibre muscolari strappate e garantendo la migliore funzionalità possibile.

Riabilitazione dallo strappo muscolare

Dopo il trattamento e soprattutto in seguito alla chirurgia, il paziente dovrà seguire un rigoroso protocollo di riabilitazione. Questo inizia con un periodo di immobilizzazione per permettere al muscolo di guarire, seguito da fisioterapia e esercizi di rinforzo per ristabilire la forza e la flessibilità del muscolo. La durata della convalescenza varia in base all’entità della lesione e alla specifica procedura chirurgica effettuata: in questo periodo si raccomanda di moderare l’attività sportiva e consultarsi con il medico e il fisioterapista per ricominciare a svolgere movimento con regolarità. 

08. Come prevenire lo strappo muscolare?

È importante notare che, mentre alcune cause dello strappo muscolare sono imprevedibili o accidentali, altre – soprattutto se legate allo sport – possono essere prevenute attraverso un adeguato riscaldamento, una corretta tecnica di esecuzione degli esercizi e un programma di allenamento equilibrato che includa anche esercizi di flessibilità e stretching. Inoltre la prevenzione degli strappi muscolari prevede ulteriori raccomandazioni come: 

  • incrementare gradualmente l’intensità dell’allenamento, per permettere ai muscoli di adattarsi;
  • praticare esercizi di forza che aiutano a prevenire lesioni di muscoli e tendini;
  • mantenere l’idratazione prima, durante e dopo l’esercizio per garantire un’ottimale funzione muscolare.
  • utilizzare attrezzature appropriate e indossare scarpe adatte;
  • assicurarsi di avere adeguati periodi di riposo tra gli allenamenti per permettere ai muscoli di recuperare;
  • evitare di esercitarsi quando si è stanchi o doloranti.

Se si ha una storia di lesioni muscolari, potrebbe essere utile scegliere attività a basso impatto come nuoto o ciclismo.

In sintesi

Lo strappo muscolare è una lesione delle fibre del muscolo, danneggiate o lacerate a causa di un eccessivo stiramento o trauma. Queste lesioni possono essere di I, II, III grado a seconda della gravità dei sintomi e dell’entità dello strappo. I sintomi dello strappo muscolare sono dolore improvviso e acuto nella zona interessata, gonfiore e/o ematomi, debolezza o incapacità di contrarre il muscolo, limitazione nella sua mobilità o nell’uso.

Tra le principali cause ci sono contrazioni muscolari improvvise, eccessivo allungamento del muscolo oltre i suoi limiti, mancanza di riscaldamento prima dell’attività fisica, affaticamento muscolare o esercizio eccessivo senza adeguato recupero, storia di precedenti strappi o lesioni. 

Per la classificazione della lesione potrebbero essere necessari ulteriori esami di imaging tra cui ecografia, risonanza magnetica (RM), elettromiografia (EMG), test di funzionalità per le lesioni sportive. La durata della guarigione da uno strappo muscolare dipende dalla capacità di recupero dell’individuo e dalla gravità della lesione: per strappi di I grado possono essere sufficienti pochi giorni, per strappi di III grado anche diversi mesi. La guarigione incompleta rischia di lasciare il muscolo indebolito o più suscettibile a future lesioni.

Una delle prime azioni da intraprendere in caso di sospetto strappo muscolare, soprattutto nelle prime 24-48 ore, è il Metodo R.I.C.E (Rest, Ice, Compression, Elevation). In seguito si consiglia una terapia farmacologica a base di  anti-infiammatori non steroidei (FANS), analgesici e rilassanti muscolari. Nei casi più gravi viene praticata la chirurgia, il cui obiettivo è ripristinare l’integrità del muscolo, riconnettendo le fibre strappate e garantendo la migliore funzionalità possibile. Per prevenire gli strappi muscolari occorrono adeguati riscaldamenti e stretching durante l’attività fisica, per aiutare a ridurre il rischio di questo tipo di infortunio. Se si sospetta uno strappo muscolare, è essenziale consultare un medico o un fisioterapista per una corretta diagnosi e trattamento.

Il contenuto fornito è solo a scopo informativo e non deve essere considerato un sostituto della diagnosi o del trattamento medico da parte di un professionista. Si sconsiglia l’autodiagnosi o il trattamento.

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Redazione Doctolib

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Fonti e bibliografia

  1. Lo strappo muscolare, Magalini Medica
  2. Contratture e strappi muscolari, Humanitas, 2022
  3. Elettromiografia, Humanitas Mater Domini 
  4. Lo strappo muscolare, Niguarda
  5. Processo di Guarigione della Lesione Muscolare, Fisiokinetica
  6. Il protocollo RICE nei traumi muscolari e articolari, Centro Italiano Postura
  7. Uso dei miorilassanti nei traumi, Giornale di Ortopedia, 2015