Lavare il pavimento è fondamentale per avere una casa perfettamente pulita. Infatti, si tratta della superficie che si sporca più facilmente, con polvere, capelli, peli e altri tipi di sporco portati dall’esterno o che vengono trasportati tramite scarpe o ciabatte da una stanza all’altra.

mocio lavapavimenti migliore

Pavimenti non puliti in modo adeguato sono il luogo perfetto per germi e batteri, magari non troppo pericolosi in generale, ma problematici in alcuni casi specifici. Ad esempio, se si hanno animali liberi di circolare anche all’esterno, bambini piccoli o se si vive con soggetti a rischio con sistema immunitario compromesso.

Il modo migliore per pulire in profondità i propri pavimenti è utilizzando un classico ed efficace mocio.

Per una pulizia ottimale non c’è bisogno di acquistare un mocio professionale per pavimenti, basta trovare il tipo giusto in base alla tipologia di pavimentazione della propria casa. Vediamo insieme quale scegliere.

Tipi di Mocio: Quanti ne Esistono?

Oggi in commercio sono facilmente reperibili molti altri strumenti per pulire i pavimenti con cui sostituire il mocio. Esistono lavapavimenti a vapore o con serbatoio integrato che permettono di spruzzare il mix di acqua e detersivo direttamente sulla superficie, dicendo addio al secchio.

Tuttavia, sebbene richieda un po’ di tempo e fatica in più, il mocio sembra rimanere insostituibile nella maggioranza delle case. Questo perché, oltre ai nuovi accessori per la pulizia, anche il mocio si è evoluto negli anni, con le aziende produttrici che hanno man mano implementato delle caratteristiche particolari in grado di alleggerire il carico di lavoro e facilitare tutto il processo di lavaggio.

Sul mercato sono acquistabili diverse tipologie di mocio pulizie. Quelli più comuni appartengono alla categoria “a frange”, ma esistono anche quelli detti “a bandiera”, con telaio rigido a cui attaccare un panno.

Quest’ultimo consente di pulire più velocemente anche aree più estese, ma non riesce a garantire la stessa efficacia. La sua struttura consente di applicare la stessa forza lungo tutta la superficie del panno, ha una resa ottima nella pulizia degli angoli e nelle zone perimetrali dei mobili.

Il primo tipo, invece, presenta frange tenute insieme a un’estremità da un elemento rigido, in cui va inserito il manico. Utilizzando questo tipo di prodotto, si arriva a pulire facilmente ovunque, in quanto le frange sono lasciate libere all’altra estremità, a differenza di quelli a bandiera.

Un mocio simile può essere realizzato in microfibra o in cotone. La microfibra è una scoperta relativamente recente, ma che ha già conquistato un posto fisso tra i tessuti migliori per la pulizia. Infatti, viene impiegata per la produzione di panni per la polvere, sia da usare per lavaggio a secco che per altre tipi di superfici, così come per la maggior parte dei mocio attualmente in commercio.

Attrae polvere, capelli, peli di animale e altri tipi di sporco molto più facilmente rispetto al cotone, intrappolandoli tra le sue setole. Inoltre, essendo più facile da strizzare e trattenendo meno acqua, è anche indicato per l’uso su più tipi di pavimentazione, inclusi i parquet.

Il cotone, invece, è ancora abbastanza comune, ma è passato dall’essere il materiale principale usato per la realizzazione dei mocio al secondo posto. Trattiene più acqua e lascia le zone su cui è stato passato molto più bagnate. Tuttavia, reagisce meglio a detergenti particolarmente aggressivi, essendo più resistente agli agenti chimici.

Quale dei Due Materiali Scegliere?

Entrambi i materiali hanno pro e contro. Uno dei pro principali della microfibra, oltre alla sua capacità di attrarre e trattenere lo sporco, è poter essere lavato più volte. In generale, ogni mocio andrebbe infilato in lavatrice dopo l’utilizzo, questo per garantire una pulizia sempre ottimale dei pavimenti.

Un mocio in microfibra può essere lavato fino a 500 volte in lavatrice, senza rovinarsi eccessivamente. Uno in cotone, invece, può reggere solo circa 20 lavaggi prima di dover essere necessariamente sostituito.

Inoltre, i mocio in cotone sono più propensi a sviluppare muffe e batteri al proprio interno. Tuttavia, questo problema non è del tutto trascurabile se si opta per la microfibra. In tutti i casi, dopo il lavaggio il fiocco va lasciato asciugare completamente ed è consigliabile lasciarlo comunque all’esterno ed evitare di riporlo in luoghi troppo umidi, habitat ideale di microbi, batteri, muffe, ecc.

C’è da dire che un mocio in cotone costa comunque di meno, ma se si considera la frequenza con cui va cambiato, la differenza di prezzo viene recuperata in breve tempo.

Altri tipi di Mocio: Funzioni Aggiuntive Più Comuni

Un’altra distinzione in fatto di mocio è quella basata sulle caratteristiche aggiuntive che presentano. Attualmente, quelli più facilmente reperibili nei negozi di casalinghi o online sono di 3 tipi:

  • Con snodo a 360°
  • Con bastone regolabile
  • Con pedale

I primi consentono di pulire facilmente anche nelle zone solitamente più difficili da raggiungere. Mentre quelli con pedale permettono di strizzare meglio il mocio e lasciarlo abbastanza umido da pulire in modo adeguato, ma non tanto da rilasciare acqua eccessiva sul pavimento.

Il bastone regolabile rende la vita molto più semplice per una questione di comfort. Adattandosi meglio all’altezza di chi lo usa, permette di lavare il pavimento senza doversi piegare troppo, mantenendo quindi una posizione più comoda e riducendo il rischio di fastidiosi mal di schiena.

Un Mocio Per Pulire Ogni Pavimento

Andiamo ora a vedere quale tipo di mocio è più indicato in base al tipo di pavimento che si possiede.

  • Parquet e Laminato: i pavimenti in legno comportano una serie di insidie da un punto di vista del lavaggio. Per natura il legno assorbe facilmente l’acqua e, quando si tratta di pavimentazione, esiste il rischio di infiltrazioni sotto le assi e conseguente formazione di muffe potenzialmente dannose per la salute.

    Utilizzare un mocio che rilascia troppa acqua, come quello in cotone, potrebbe anche portare il parquet a sollevarsi e rovinarsi, al punto di dover essere sostituito. Tutto questo è evitabile scegliendo un fiocco in microfibra, da usare ben strizzato, magari preferendo un secchio provvisto di pedale. Da tenere a mente anche i detergenti impiegati, che devono essere specifici per parquet.

Il lavaggio di questo tipo di pavimenti è comunque consigliato solo 1 o 2 volte a settimana, optando per un panno asciutto raccogli-polvere nel resto dei giorni. Attenzione al tipo di microfibra usata, però. I parquet trattati prevedono l’uso di sigillanti, oli, cere, ecc. specifici, determinati tipi di panni in microfibra potrebbero rimuovere questo strato, rendendo impossibile poi lavare il pavimento in legno.

  • Piastrelle e mattonelle: questa tipologia di pavimenti richiede molte meno accortezze e interagisce bene con qualsiasi tipo di mocio. Possono essere usati anche quasi tutti i tipi di detersivi, ovviamente facendo attenzioni ai dosaggi.

    Con le giuste quantità, piastrelle e mattonelle splenderanno, evitando gli aloni e le strisce residue causate dal sapone non ben diluito nell’acqua.

 

  • In cemento ed esterni generici: anche i pavimenti in cemento possono essere lavati. È bene farlo senza utilizzare troppa acqua, quindi con un mocio ben strizzato, a meno che non si tratti di un pavimento esterno, come quello di una veranda o del giardino, che possa quindi asciugare bene. Da evitare l’utilizzo di detergenti troppo aggressivi, con agenti corrosivi o eccessivamente acidi. Questo vale anche per le pavimentazioni in pietra naturale, che potrebbero rovinarsi a contatto con sostanze simili.

Conclusioni

Esiste un mocio giusto per ogni tipo di pavimento. Alcuni richiedono più attenzione e una scelta più ponderata di altri, ma a oggi esistono davvero infinite possibilità, anche a buon mercato.

Un pavimento splendente e ben conservato, però, non dipende solo dal fiocco utilizzato, ma anche dai detergenti impiegati.

Ora che abbiamo descritto approfonditamente tutti i vari tipi di mocio in commercio, non resta altro da fare che fiondarsi a comprarlo.

Federica Maccari

Federica scrive per Toptencasa.it ed è una professionista con esperienza pluriennale nei settori Casa, Lifestyle e Design. Ama le belle storie raccontate bene e sogna di avere giornate da 30 ore per potersi dedicare a tutte le sue passioni, tra cui le principali sono leggere, scrivere e disegnare.

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