Uomo di 32 anni si toglie la vita al Bassone, Rifondazione: "Fermare le stragi nelle carceri"
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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Uomo di 32 anni si toglie la vita al Bassone, Rifondazione: "Fermare le stragi nelle carceri"

Il carcere di Como è una delle strutture più sovraffollate d’Italia

Ennesima tragedia al Bassone, il carcere di Como. Un uomo di 32 anni di origine palestinese è stato trovato privo di vita nella sua cella per aver inalato il gas di una bomboletta da campeggio, di quelle che presumibilmente i carcerati usano per cucinare. In una nota Fabrizio Baggi, Segretario regionale Lombardia, Pierluigi Tavecchio, Segretario provinciale Como (Partito della Rifondazione) esprimono la loro preoccupazione sulla situazione nelle carceri con particolare attenzione al Bassone.

"Mentre ieri, i garanti per i Diritti delle persone in stato di privazione della libertà personale si mobilitavano allo scopo di strutturare un momento di riflessione sui suicidi e sulle morti in carcere, mobilitazione che ha visto coinvolti tutti i Garanti regionali, provinciali e comunali a Como si scopre che, nel carcere del Bassone, si consumava l’ennesimo suicidio. Quella in corso è una vera e propria strage, da un dossier di Antigone, infatti, traspare che nelle carceri avviene un suicidio ogni tre giorni, che i numeri crescono e che la situazione è a dir poco inaccettabile.

Sovraffollamento, che nelle carceri lombarde - che sono le più affollate d’Italia e il Bassone è una di queste - si raggiungono tassi del 200% che è una presenza doppia rispetto a quella regolamentare, la quasi totale mancanza di attività di reinserimento che, dove ci sono, permettono alle detenute e ai detenuti di passare alcune ore al di fuori delle celle garantendo un tasso di recidiva che rasenta lo 0%, la mancanza di personale qualificato e di mediatori culturali ed infine, ma non per importanza, il carcere destinato persone che andrebbero solo curate e non punite sono solo alcune delle cause che scatenando la strage in corso.

In questo stato di totale degrado un uomo di 32 anni, di origini palestinesi, si è suicidato nel carcere del Bassone a Como inalando il gas di una bomboletta da campeggio. È stato trovato senza vita nella sua cella dopo che già diverse volte, negli scorsi mesi, aveva tentato il suicidio ma nessuno ha fatto nulla, per lo Stato andava bene così.

Nell’esprimere la nostra vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici della Persona morta denunciamo con forza una condizione di privazione dei diritti che non può essere accettata.

Si faccia fronte a questa situazione drammatica:

Si costruiscano strutture nuove ed adeguate

Si assuma personale specializzato, psicologi e mediatori culturali

Si inseriscano attività di reinserimento sociale in tutte le strutture detentive

Se depenalizzino i reati minori e quelli legati alla tossicodipendenza i cui protagonisti necessitano di cure e non di detenzione.

Non ci sono parole, quando si muore sotto la tutela dello Stato si muore per responsabilità delo Stato".

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