Le pagelle di Udinese-Roma: Mile allunga le mani
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Le pagelle di Udinese-Roma: Mile allunga le mani

Con un grande intervento Svilar protegge la squadra e tiene in piedi la sfida. Pellegrini ci prova più di chiunque altro. Dybala pennella da par suo all’ultimo respiro. Azmoun è vivo

Svilar al termine di Udinese-Roma

Svilar al termine di Udinese-Roma (GETTY IMAGES)

26 Aprile 2024 - 07:00

Determinazione feroce. Per fare propria una partita in 20’ bisogna averne tanta. E la Roma dimostra di possederla in grandi quantità, superando ogni ostacolo e rialzandosi subito dopo il passo falso di lunedì. Alla Champions si può e si deve credere.

IL MIGLIORE 7 PELLEGRINI. Nessuno ci prova più di lui: due tentativi dal limite, uno respinto e l’altro alto. Il terzo al volo sembra quello buono, ma viene deviato in corner dando vita al gol.

IL MISTER 6,5 DE ROSSI Schiera una formazione votata al tiro sopra ogni altra cosa e allo sfruttamento delle palle inattive (anche in fase difensiva). I fatti gli danno ragione. Massimo profitto.

7 SVILAR. Tiene in piedi il match, distendendosi a terra sul tentativo estemporaneo quanto velenoso di Lucca. C’è l’impronta dei suoi guanti sui tre punti. Ovunque proteggici.

6 MANCINI. C’è poco da difendere, ma resta concentrato quanto basta.

6 SMALLING. Schierato titolare per gestire la contraerea, si scontra in quota con un avversario avendo la meglio, ma poco dopo un fastidio all’inguine lo manda ko.

6 SPINAZZOLA. Parte da dietro per avere più campo e da quel versante arriva la maggiore produzione.

5,5 KARSDORP. I suoi disimpegni hanno una sola direzione: verso la propria metà campo. E fa in tempo a farsi ammonire per proteste.

7 CRISTANTE. Perno arretrato in mezzo al campo, sui calci da fermo sfrutta però una delle sue armi migliori e regala il successo. Cristanta roba.

6,5 ANGELIÑO. Schierato esterno alto ha maggiori possibilità di incidere: lo fa con cross e imbucate.

6,5 DYBALA. La densità dei friulani non gli facilita la vita, ma i due corner last minute sono due pennellate straordinarie. E decisive.

6 ABRAHAM. I pochi spazi lo portano a defilarsi: lotta, ma non conclude.

6,5 AZMOUN. Crea l’occasione più ghiotta prima del vantaggio: ruba palla al limite ma ha poco angolo di tiro ed è costretto a sparare sul portiere. Ma resta sempre nel vivo.

6 LLORENTE. Rileva Smalling e si rivela attento nel finale del finale.

S.V. EL SHAARAWY. Dentro pochi istanti.

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6 SVILAR. Esce alla disperata su Pereyra, ma lo scavetto lo supera. Neutralizza però un paio di tentativi.

5,5 LLORENTE. Il contatto in area con Lucca è da brividi, ma il fallo è del friulano. Inizia la ripresa da terzino, poi torna in mezzo: molto meglio.

4 HUIJSEN. Sbaglia tantissimo fin da principio. E l’erroraccio che costa lo svantaggio è imperdonabile.

6 NDICKA. Fra i centrali appare il più lucido. Lo stadio trattiene il fiato quando si accascia, fino al pollice in alto che libera l’applauso collettivo. Da lì la sospensione. Doverosa.

4,5 ZALEWSKI. Pochi guizzi da esterno alto e allora rieccolo a tutta corsia, destra stavolta. L’esperimento dura mezz’ora senza esiti memorabili, poi torna a sinistra ma non cresce.

6 CRISTANTE. In sofferenza in avvio, ritrova smalto col modulo abituale. Perfetto l’assist che frutta il pari.

5,5 PAREDES. Il centro è intasatissimo e cerca di districarsi nel traffico. Ma si vede più per i tiri dalla distanza.

4,5 AOUAR. Suo è il primo tiro verso la porta friulana. Poi però evapora.

5,5 ANGELIÑO. Una serie di errori di misura, cui cerca però di rimediare.

5,5 BALDANZI. Inizia con una volée incoraggiante. Poi si eclissa e serve l’ingresso della Joya a ravvivarlo.

6,5 LUKAKU. Dà segni di vita prima dell’intervallo. A metà ripresa la presenza si fa ingombrante e vale l’1-1.

6 KARSDORP. Se non altro è un esterno basso di ruolo e spinge per quello che è nelle sue corde.

6,5 DYBALA. Crea superiorità numerica cambiando l’inerzia della sfida.

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