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Milano, la metropoli che si muove in equilibrio perfetto e dinamico tra storia e modernità

È considerata una delle capitali mondiali della moda e del design, oltre che un polo finanziario, ma Milano non dimentica di essere anche una città di cultura e pensiero. Così, mentre tende sempre a proiettarsi verso il futuro, il capoluogo lombardo valorizza la sua storia attraverso musei di alto livello e alcune tra le più monumentali chiese d’Italia.

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Siti storici
Brera

Brera

Uno dei quartieri più affascinanti di Milano Brera nel cuore di Milano, noto come il quartiere degli artisti, con il suo charme senza tempo è considerato da molti la zona più suggestiva di Milano. Fu proprio qui che nel 1776 l’imperatrice Maria Teresa d’Austria fece costruire l’Accademia delle Belle Arti e così sin dal XIX secolo, il quartiere è stato meta di artisti che hanno contribuito a trasformarlo nel distretto culturale della città. Ancora oggi, questa vivacità artistica è incarnata dal progetto Brera Design District, il più importante distretto di promozione del design in Italia. D’obbligo una visita al Palazzo di Brera che oltre all'Accademia di Belle Arti ospita al suo interno la famosa Pinacoteca, la Biblioteca Nazionale Braidense terza biblioteca italiana per ricchezza del patrimonio librario, l'INAF Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico, un giardino storico e un luogo per la tutela di biodiversità e specie rare. Brera è popolata di fashion boutique dove trovare pezzi unici e locali di design, mentre ogni terza domenica del mese il quartiere si accende con il mercatino dell'artigianato. Non perdete una visita alla chiesa sconsacrata di San Carpoforo e alla Basilica di San Simpliciano. Curiosità: nel quartiere ci sono due vie, Vie dei Fiori Chiari e Via dei Fiori Oscuri. Due possibili teorie spiegano le origini di questi nomi. La prima racconta che Via Fiori Chiari ospitava un collegio femminile mentre via Fiori Oscuri uno dei bordelli presenti in Brera all’inizio del Novecento. La seconda teoria invece è legata al territorio e riguarda i diversi colori degli stendardi di due sestieri: Fiori chiari, corrispondente al sestiere Porta Comasina, aveva fiori bianchi e rossi. Fiori Oscuri, corrispondente al sestiere Porta Volta, aveva fiori bianchi e neri.
Siti storici
Bosco Verticale

Bosco Verticale

La coppia di grattacieli, al margine meridionale dell’Isola, si chiama Bosco Verticale (o “Vertical Forest” nel dibattito architettonico a livello internazionale) perché è letteralmente rivestito di vegetazione. Progettati e realizzati dall’archistar Stefano Boeri – classe 1956, in passato anche presidente della Triennale, uno dei maggiori centri di produzione espositiva urbanistico-architettonica di Milano e in tutta Europa fin dagli anni '20 - i grattacieli come forma non hanno in sé nulla di innovativo. Come ecologia urbana, sono invece una vera e propria rivoluzione. L’idea che era ed è alla base del progetto è quella di costruire edifici che formino isole ambientalmente autosufficienti nel cuore di aree urbane, ricreando il microclima naturale di una foresta, con le sue creature e i suoi esseri viventi. La sintesi clorofilliana che le piante processa può essere considerata una valida risorsa per il genere umano per contenere il riscaldamento globale generato nelle città. Questa idea è valsa al progettista l’assegnazione dell'International Highrise Award 2014 per il premio al grattacielo più bello e innovativo del mondo tra ottocento grattacieli di tutti i continenti, “esempio eccellente di rivitalizzazione di un centro urbano”. Costantemente fotografato, anche se è troppo alto per l’obiettivo degli smartphone, appare sempre diverso agli occhi di chi lo guarda, e anche di chi ci vive. È un tripudio di colori, quelli che assumono, nell’alternarsi delle stagioni, le oltre 14 mila piante perenni, le centinaia e centinaia di alberi e arbusti ben distribuiti nei vari piani dei due grattacieli.
Musei e monumenti
Museo del Cenacolo Vinciano

Museo del Cenacolo Vinciano

Accanto alla basilica di S. Maria delle Grazie, l’ex refettorio del convento dei Domenicani è diventato un museo dedicato all’“Ultima Cena” o “Cenacolo”, dipinta qui da Leonardo da Vinci fra il 1494 e il 1497-98 per volontà di Ludovico il Moro: un capolavoro famoso nel mondo, un’iconografia divenuta parte dell’immaginario collettivo occidentale. Perciò, insieme alla basilica, dal 1980 il Cenacolo Vinciano rientra nella lista dei patrimoni dell’Umanità UNESCO. L’opera colpisce per le grandi dimensioni, per la perfezione dell’ambientazione prospettica e per la straordinaria efficacia nella rappresentazione degli stati d’animo degli apostoli, che reagiscono ciascuno a suo modo, secondo la propria personalità, alla notizia del tradimento di Gesù. Leonardo realizzò l’“Ultima Cena” a secco su due strati di gesso, usando un’innovativa tecnica mista che, a differenza dell’affresco, consentiva continui ritocchi, ma che si rivelò presto instabile. L’umidità del locale, gli assestamenti del muro, i restauri sommari effettuati nei secoli hanno reso quasi illeggibile l’opera, recuperata solo grazie a un minuzioso lavoro durato dal 1977 al 1999. Per preservare il dipinto, che rimane fragile, le visite sono rigidamente regolamentate: l’accesso è solo su prenotazione e la permanenza all’interno non supera i 15 minuti. Sulla parete di fronte all’“Ultima Cena” è affrescata una “Crocifissione” opera di Donato Montorfano, di poco precedente: Leonardo la integrò, probabilmente su richiesta di Ludovico il Moro, aggiungendo i ritratti dei duchi di Milano e dei loro figli, andati quasi del tutto perduti.
Città

Metropoli in equilibrio perfetto e dinamico tra storia e modernità

Frenetica e in continuo movimento, certo, ma non solo. Milano tiene moltissimo anche alla sua storia e alle sue tradizioni, a partire dalla chiesa del suo patrono, Sant’Ambrogio, o dallo stesso Duomo, con in cima la statua della Madonnina. Straordinari i quartieri nuovi come Porta Nuova e CityLife, dove svettano grattacieli di rilevanza mondiale, come il Bosco verticale o le Tre Torri. Quasi obbligatoria una tappa nel Quadrilatero della Moda, per lustrarsi un po’ gli occhi davanti alle vetrine delle grandi maison. 

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Milano, la metropoli che si muove in equilibrio perfetto e dinamico tra storia e modernità. È considerata una delle capitali mondiali della moda e del design, oltre che un polo finanziario, ma Milano non dimentica di essere anche una città di cultura e pensiero. Così, mentre tende sempre a proiettarsi verso il futuro, il capoluogo lombardo valorizza la sua storia attraverso musei di alto livello e alcune tra le più monumentali chiese d’Italia.

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Milano
Sondrio

Il capoluogo della Valtellina, Sondrio, si distingue per essere il polo economico più rilevante della Valtellina, corridoio fra nord e sud delle Alpi, e anche terra di santuari e di pregiati vini. Giace allo sbocco della val Malenco, che comunica con la Svizzera ed è molto frequentata dai turisti, sia in estate sia in inverno per praticare gli sport sulla neve. Tanti nel corso del tempo si sono contesi questo luogo di frontiera, ambito e segnato con molte testimonianze: gli austriaci ad esempio hanno “lasciato in eredità” la centrale piazza Garibaldi, accanto al corso del torrente Mallero. Passeggiando si incontrano i palazzi ottocenteschi, eleganti nelle loro facciate neoclassiche, e poi quelli del cinquecenteschi, i palazzi Martinengo e Pretorio… L’eredità ecclesiale è invece nella collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, mentre a mettere tutto sulla linea del tempo è il Museo valtellinese di Storia e Arte, che ricostruisce fino a oggi la storia e l'identità del territorio. Ultimo nato è il Cast, un “museo narrante” multimediale dedicato alla cultura alpina, ospitato nel castello di Masegra.

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Como

Una quarantina di chilometri a nord di Milano, la città di Como è stata per parecchi secoli una capitale mondiale nel campo della produzione di seta, e tuttora è famosa per le sue industrie seriche. Le origini del Duomo e del Broletto che gli sta accanto risalgono al ‘300. Ancora più interessanti sono la chiesa romanica di S. Abbondio, del dodicesimo secolo, e l’eccezionale edificio in stile razionalista che si trova dietro l’abside della cattedrale: quest’ultimo era la Casa del Fascio, capolavoro di Giuseppe Terragni costruito fra 1932 e 1936. Como è il punto di partenza ideale per esplorare le pittoresche cittadine e paesini disseminati sulle rive del Lario, come anche si chiama il lago di Como. Li si possono raggiungere percorrendo la Strada Regina, un tracciato antico, che costeggia la sponda occidentale del lago, a volte a pelo d’acqua, o più comodamente in battello. I paesaggi più dolci e la vegetazione lussureggiante del ramo occidentale del lago, con la città di Como all’estremità inferiore, contrastano con i paesaggi più aspri del ramo di Lecco. Entrambi offrono luoghi di origine romana, borghi medievali, ruderi di imponenti castelli arroccati su speroni panoramici, e splendide ville e giardini da visitare. Per cogliere il fascino di Como non basta visitare i suoi monumenti: bisogna partire dal lago, lasciarsi sedurre dalla signorilità di edifici e spazi, dal fascino discreto delle strade acciottolate, di cortili e porticati. Da piazza Cavour, dove un tempo si apriva il porto, si comincia a esplorare il nucleo della città murata, con case per lo più antiche ma con facciate ottocentesche. Lo sguardo si allarga poi ai borghi, storici quartieri fuori le mura, per trasformarsi infine in panorama a Brunate.

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Lecco

Gioiello nascosto del Lago di Como Sulle sponde di quel “ramo del lago di Como” sorge Lecco, una delle più suggestive località della Lombardia. Esplorate la città e il suo territorio seguendo il percorso manzoniano, sulle orme dei Promessi Sposi. Dal Ponte Azzone Visconti avrete una delle migliori viste su Pescarenico, il rione più antico della città e descritto nel romanzo. Visitate la Rocca di Vercurago, conosciuta anche come Castello dell’Innominato, e la Villa Manzoni, appartenuta alla famiglia dello scrittore. Meritano sicuramente una visita la basilica di San Nicolò, Palazzo Belgiojoso e Piazza Era. Le sponde del lago sono ricche di incantevoli borghi come Lierna, meta di turisti in ogni stagione dell’anno per la sua spiaggia di Riva Bianca e il suo castello tardo-medievale. Arrivate fino a Consonno, la “Las Vegas della Brianza”, per scoprire un vero e proprio parco giochi fantasma. Per chi ama le escursioni ad alta quota, i dintorni di Lecco offrono passeggiate panoramiche sulle cime del monte Resegone o del gruppo delle Grigne. Percorrete il Sentiero del Viandante per costeggiare tutto il lago, da Lecco fino a Colico, toccando borghi di particolare bellezza, come Mandello del Lario, Varenna o Bellano. Scoprite anche la collina di Montevecchia, con il suo santuario immerso nel parco attraversato da sentieri percorribili a piedi, a cavallo o in mountain bike.

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Bergamo
Bergamo

Un cuore medievale e un’anima contemporanea, Bergamo è un gioiello incastonato tra antiche mura Patrimonio dell'Umanità. Bergamo è unica. A caratterizzarla una parte più antica posta su dei colli, ricca di testimonianze medievali, e una parte moderna ai suoi piedi, nata e cresciuta con l’espansione industriale. Due anime e un solo cuore. Ideale per una vacanza all'insegna dell'esplorazione, vi promette una conquista a ogni passo.

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Brescia

Dal lago alla montagna tra storia, cultura e paradisi naturali Montagne, laghi, boschi, treni panoramici, ma anche borghi, castelli e le preziose cantine del Franciacorta. La provincia di Brescia, la più vasta della Lombardia, vanta un territorio estremamente variegato, che dalla Bassa Bresciana si estende fino alla Val Camonica. Qui, potete vivere le esperienze più disparate. Amate le passeggiate nella natura, gli sport acquatici o le gite in bicicletta? Tra il lago di Garda e il lago d'Iseo avrete l'imbarazzo della scelta e potrete contare su piste ciclabili adatte a tutti e sul panoramico Treno dei Sapori, per scoprire i prodotti tipici del territorio. Gli appassionati di storia potranno visitare il Castello di Brescia, per un tuffo nel Medioevo, o il Parco delle Incisioni Rupestri a Capo di Ponte, per scoprire l’affascinante civiltà camuna. Non può mancare anche una gita alla Villa Romana di Desenzano del Garda e al centro storico di Sirmione. Se siete alla ricerca di attività da fare insieme ai bambini, non perdete il Bosco degli Gnomi di Zone tra gnomi, draghi e altre magiche creature. Chi si vuole concedere un po' di relax può contare sulle terme di Boario e sui benefici dell'acqua di Sirmione. E chi ama sciare, invece, può scegliere tra il Comprensorio Pontedilegno-Tonale e la Borno Ski Area, tra la Val Camonica e la Valle di Scalve.

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Varese

A spasso tra laghi, ville nobiliari e luoghi dello spirito Visitare la provincia di Varese significa lasciarsi sorprendere da bellezze artistiche e naturalistiche tutte da scoprire. A cominciare dal suo capoluogo, “città giardino” incastonata in una regione ricca di laghi e adagiata su sette colli. Da visitare Palazzo Estense con il suo parco, Villa Panza, Piazza del Podestà e la Basilica di San Vittore. Nei dintorni della città si trovano la settecentesca Villa Della Porta Bozzolo, le grotte di Valganna e il Sacro Monte di Varese con le cappelle affrescate e il panorama sulla pianura. A strapiombo sul Lago Maggiore si trova l’eremo di Santa Caterina del Sasso. In alternativa, per ammirare il lago dall’alto raggiungete la Rocca di Angera, che ospita il Museo della Bambola, o prendete la Funivia del Sasso Ferro da Laveno Mombello, delizioso borgo sulla riva. Chi desidera immergersi nella natura può fare un tuffo nel lago di Monate, percorrere il lungolago di Comabbio in bicicletta, fare trekking o andare in mountain bike lungo i 150 km di sentieri nel Parco delle Cinque Vette. A breve distanza da Malpensa si trova invece Volandia, un museo dedicato al volo.

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Monza

Città simbolo di potere e regalità in Lombardia Monza è senza dubbio uno dei centri urbani più importanti e significativi di tutta la Lombardia. Ricca di storia, le sue origini risalgono all’età del ferro. Lasciatevi incantare dalla bellissima facciata bianca e nera del Duomo, ovvero la Basilica di San Giovanni Battista, risalente al VI secolo. All’interno troverete la Cappella della Regina Teodolinda, capolavoro di arte gotica, che conserva la Corona Ferrea, il più famoso esempio di oreficeria longobarda. A Monza si respira aria di regalità. La Villa Reale, o Reggia di Monza, è una tappa obbligata per chi si trova in città. L’enorme edificio neoclassico, antica residenza degli Asburgo, è immerso nell’enorme Parco, tra i più grandi parchi urbani d’Europa. Al suo interno, per chi è appassionato di motori, è possibile visitare l’Autodromo nazionale, costruito nel 1922 è ancora oggi una pista di riferimento per gli sport motociclistici. Percorrendo le strade del centro, invece, potrete imbattervi nell'Arengario, antico palazzo comunale del XIII secolo. Proseguite passeggiando lungo il fiume Lambro per scoprire i numerosi ponti che lo solcano, a partire dal più famoso Ponte dei Leoni. Concedetevi una sosta mangereccia ed entrate in una delle trattorie tipiche per gustare il risotto con la Luganega, ovvero il risotto con la salsiccia tipica monzese.

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Lodi

Tra storia e tradizione nella Pianura Padana Lodi è tra le città più ricche di storia della Pianura Padana. Fondata nel 1158 da Federico Barbarossa, le sue origini sono in realtà ben più antiche. Percorrendo le strade del centro storico, soffermatevi davanti a monumenti come la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, o Duomo di Lodi, il Tempio dell’Incoronata e il Palazzo Mozzanica, uno tra i principali esempi di architettura rinascimentale lombarda. Fermatevi per un caffè o un aperitivo in Piazza della Vittoria, porticata su tutti e quattro i lati. Allontanandosi di poco dalla città, potrete visitare Lodi Vecchio, ovvero l’antica Laus Pompeia, città di fondazione romana a sua volta instauratasi in un precedente villaggio di origine celtica. Da piazza Santa Maria si possono ancora vedere i resti della cattedrale antica. Se siete amanti della natura, fate tappa al Parco Ittico Paradiso per assistere alla vita dei pesci nel loro habitat naturale grazie agli osservatori subacquei. Oltre a una storia millenaria, Lodi preserva anche una propria tradizione culinaria. Protagonista indiscusso è il Granone Lodigiano, considerato il capostipite di tutti i formaggi grana, ma meritano un assaggio anche il salame lodigiano e la Raspadura.

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Milano
Cremona

La patria del violino tra rigogliose pianure e aree verdi protette La provincia di Cremona vanta tantissime aree verdi protette tra parchi regionali e riserve naturali. Ad attirare i tanti visitatori, però, non sono soltanto questi paradisi naturali come il Parco Regionale dell'Oglio e del Serio, ma anche eleganti città come Cremona e Crema. Prima tappa visitando il capoluogo di provincia è certamente il Torrazzo, che si staglia di fianco al Duomo di Cremona. Coi suoi 112 metri di altezza è uno dei campanili più alti d’Europa. Potete visitare questo indiscusso simbolo della città salendo ben 502 scalini, ma il panorama di cui godrete dalla vetta vi farà dimenticare la fatica. Cremona è considerata anche la patria dei violini e chi visita la città non può rinunciare a una sosta al Museo del Violino, a due passi dalla bellissima Piazza del Comune. Il centro storico di Crema, incluso nel Parco del Serio, si lascia visitare facilmente a piedi. Da non perdere il Santuario di Santa Maria della Croce, l'ex Convento di Sant’Agostino che oggi ospita il Museo Civico di Crema e del Cremasco e la centralissima Piazza del Duomo.

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Mantova

Mantova, una delle più importanti città d'arte d'Italia circondata dall'acqua e segnata da una prestigiosa storia Mantova è un gioiello d’arte e di architettura italiana che impreziosisce la Lombardia. Costruita intorno a tre laghi alimentati dal fiume Mincio, è la città di Virgilio e dei Gonzaga caratterizzata da un fascino che travolge e arriva dritta al cuore di chi la visita e non la dimentica più.

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Pavia

Innamorarsi di Pavia, la capitale del riso in cui visse Einstein Un ricchissimo patrimonio storico e artistico, una tradizione enogastronomica invidiabile e alcune curiosità che rendono Pavia sorprendentemente unica e perfetta per una vacanza costruita su misura. La Certosa, gioiello del Rinascimento Un tour di Pavia non può che cominciare con la Certosa di Pavia, complesso monumentale che si trova alle porte della città, a circa 8 chilometri. Gioiello del Rinascimento, fu voluto come cappella di famiglia da Gian Galeazzo Visconti alla fine del 1400. Doveva servire come mausoleo dopo la sua morte e fu affidato ai monaci Certosini, per passare in seguito ai Cistercensi e ai Benedettini di Pavia. Ma il suo committente non vide mai la fine della costruzione, che fu continuata da Francesco Sforza e da Ludovico il Moro, anche se qui furono portate le sue ceneri. L’interno è gotico, su modello del Duomo di Milano, ma la facciata è rinascimentale e all’interno conserva opere del Perugino, del Pinturicchio e del Guercino. Il Castello Visconteo, emblema di potere Più che un castello è un palazzo simbolo di ricchezza e potenza e risale al 1360. Lo circonda un bellissimo parco, che oggi potrai vedere solo in parte e che lo collegava alla Certosa di Pavia. Tra gli eventi storici più importanti avvenuti tra le sue mura, non possiamo non ricordare il matrimonio di Ludovico il Moro con Beatrice d’Este e se oggi una parte del castello è andata distrutta, all’interno sono comunque ospitati i Musei Civici e la civica Pinacoteca Malaspina con capolavori come il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina. La chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro e il Ponte Coperto La chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro merita assolutamente una visita: al suo interno, infatti, riposano due padri della chiesa. Si tratta di Sant’Agostino, il cui corpo è conservato nella magnifica Arca omonima, e Severino Boezio, filosofo e martire. La chiesa in stile longobardo fu ricostruita in stile romanico ed è considerata, insieme a San Michele Maggiore, il più importante edificio religioso cittadino. Da non perdere neppure il Ponte Coperto, simbolo di Pavia che sormonta il fiume Ticino. Collega centro storico con il quartiere di Borgo Ticino posto originariamente fuori dalle mura cittadine, e il Broletto, edificio del XII secolo, con il suo suggestivo cortile interno porticato, cuore dell’antica vita istituzionale. Qui si trova anche una targa dedicata al 50° anniversario della morte di Albert Einstein, che qui ha abitato per diverso tempo. Il cittadino Albert Einstein Sì, i genitori di Einstein si trasferirono a Pavia nel 1894, per la precisione a Palazzo Cornazzani, già dimora di Ugo Foscolo: e anche Albert abitò qui per un periodo. Il teatro calcato da Gassman e Fo Il settecentesco Teatro Fraschini è un vero capolavoro che ha ospitato artisti come Vittorio Gassman e Dario Fo. Ha la tipica forma a ferro di cavallo e conta su una serie di palchetti e un soffitto in legno interamente dipinto. Pavia e la passione per il tacco 12 Nella vicina Vigevano c’è il Museo Internazionale della Calzatura, che espone modelli storici o super fashion e recenti. Per meglio dire, accanto alla Pianella di Beatrice d’Este, sfilerà davanti a voi il meglio di Manolo Blahnik. Sua maestà il riso Pavia può contare su circa 80mila ettari interamente coltivati a risaie. In generale, parliamo della più estesa area di produzione di riso italiana e si può andare in giro per sentieri costeggiando le coltivazioni, a piedi o in bicicletta.

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