Maria Teresa d’Austria: storia e riforme della prima donna sul trono degli Asburgo | Studenti.it

Maria Teresa d’Austria: vita e riforme della prima donna sul trono degli Asburgo

Storia e riforme di Maria Teresa d'Austria, la prima donna sul trono degli Asburgo. Biografia e pensiero politico di una delle più illuminate e significative sovrane d'Europa
Maria Teresa d’Austria: vita e riforme della prima donna sul trono degli Asburgo
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1Introduzione: le donne al potere

Maria Teresa d'Austria (1717-1780)
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Nella storia la politica e il potere sono stati in gran parte sinonimo di genere maschile, ma è vero anche che numerose donne, fin dall’antichità, si sono distinte per acume politico e abilità facendosi largo in un mondo appannaggio degli uomini, riuscendo a scalare le gerarchie sociali fino ai vertici. Basta pensare a figure femminili celebri come Cleopatra, l’imperatrice bizantina Teodora o Caterina d’Aragona, donne protagoniste di epoche differenti grazie alle loro capacità politiche e di comando.  

Nel corso dell’Età Moderna la donna più celebre fu senz’altro Elisabetta I Tudor, che guidò la nazione inglese a partire dalla metà del ‘500: diversamente che in Inghilterra nell’area tedesca l’accesso al vertice rimase a lungo precluso alle donne, impossibilitate in virtù di un antico codice (la “legge salica”) ad ascendere al potere. Almeno fino al 1740, quando una giovane e determinata donna discendente degli Asburgo, Maria Teresa d’Austria, riuscì a imporsi inaugurando un lungo e importante regno, destinato a segnare un’epoca intera della storia europea.  

2La nascita degli Asburgo d’Austria e i problemi di successione

La storia degli Asburgo, certamente la più importante dinastia europea, è legata all’Austria fin dal XIII secolo grazie ad una lunga serie re e imperatori, il più celebre dei quali, Carlo V, governò per mezzo secolo nel ‘500 su un vastissimo impero che andava dall’area del Sacro Romano Impero alla Spagna fino a giungere ai territori coloniali del Nuovo Mondo

Due anni prima della sua morte, nel 1556, Carlo V abdicò dividendo i suoi possedimenti tra il figlio Filippo, a cui spettò in eredità la penisola iberica e i territori americani, e il fratello Ferdinando, che ereditò i territori tedeschi

Da quel momento le due dinastie, pur sotto il medesimo nome di Asburgo, si separarono dando vita a due differenti linee di discendenza: mentre quella spagnola si estinse definitivamente nel 1700, la dinastia tedesca continuò riservando il trono unicamente agli eredi maschi della casata. Nel 1711 ad ereditare un vasto impero comprendente l’Austria, il Regno di Napoli, i regni di Ungheria e Boemia oltre al titolo imperiale del Sacro Romano Impero fu quindi Carlo VI, che si impegnò lungamente, senza successo, in una guerra di successione per cercare di recuperare la penisola iberica tra i possedimenti della dinastia.  

L'imperatrice Maria Teresa d'Austria a cavallo
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Carlo VI aveva in realtà ereditato il trono dal fratello Giuseppe I, così come previsto dalle regole di successione, in quanto quest’ultimo non aveva avuto figli maschi. Sfortunatamente durante il suo regno lo stesso Carlo VI non riuscirà a concepire alcun erede di sesso maschile in grado di succedergli: dall’unione con la principessa Cristina erano infatti nate tre figlie, Maria Teresa, Maria Anna e Maria Amalia, mentre il primogenito Leopoldo, designato ad essere l’erede, era rimasto in vita solo pochi mesi dopo il parto.

A questo punto la successione al trono sarebbe di nuovo spettata alle figlie del fratello Giuseppe: non gradendo questa possibilità già nel 1713 Carlo VI fece redigere un decreto imperiale, meglio noto come Prammatica Sanzione, con il quale correggeva le regole in vigore stabilendo la propria linea diretta di successione anche in assenza di eredi maschi e l’indivisibilità dei propri domini. Grazie a questo atto, che il sovrano faticherà non poco a far accettare alle altre monarchie europee, Carlo VI, senza ancora saperlo, riservò la propria eredità futura alla sua primogenita Maria Teresa

3L’ascesa di Maria Teresa d’Austria e la Guerra di successione Austriaca

Francesco I di Lorena (1708-1765), imperatore del Sacro romano impero e Granduca di Toscana. Con la moglie, Maria Teresa d'Austria, fu il fondatore della dinastia Asburgo-lorena.
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Nata il 13 maggio 1717 alla neonata Maria Teresa vengono riservati meno onori che al fratello maggiore; mentre cresce nella residenza viennese di Hofburg, nella quale prende contatto fin da bambina con lo sfarzo della corte e il suo rigido cerimoniale, viene affidata alle attenzioni di due preti gesuiti che ne curano l’educazione.

In particolare la futura sovrana impara tre lingue straniere - francese, spagnolo e italiano - mentre manca alla sua formazione una base di economia e diritto, visto che ancora non è lei ad essere ritenuta l’erede al trono e questo tipo di istruzione viene considerata normalmente superflua per le donne.

Fin da bambina Maria Teresa mostra un carattere serio e riservato, naturalmente incline alle arti come la pittura, la musica e la danza. La sua costituzione fisica viene descritta come robusta e grazie al fatto di essere frutto di un matrimonio non tra consanguinei non è minata da particolari problemi di salute. I ritratti che la rappresentano la raffigurano come una bellezza austera, poco incline alle frivolezze della vita di corte nel Settecento: sul suo viso spiccano grandi occhi azzurri contornati dai capelli biondi. 

In quanto nobildonna il destino di Maria Teresa appare per il momento quello di entrare nella tradizionale strategia matrimoniale della sua dinastia andando in sposa per ragioni politiche: il padre Carlo VI decide, dopo aver vagliato varie opzioni, di concedere la figlia a Francesco di Lorena. Il matrimonio è soprattutto pensato per disturbare un tradizionale avversario degli Asburgo come la Francia; tuttavia l’amore della giovane duchessa per il marito appare sincero e appassionato. Le nozze si celebrano nel 1736, e dall’unione tra i due nasceranno, nel corso del tempo, ben 16 figli

La vita della giovane e devota moglie è destinata però a cambiare radicalmente quando, improvvisamente, il 20 ottobre 1740, Carlo VI muore a causa di una intossicazione: proprio in virtù della Prammatica Sanzione del 1713 spetta a lei l’eredità al trono austriaco. Il fatto è senza precedenti e desta scalpore in tutta Europa; Maria Teresa, che più tardi ammetterà la sua impreparazione al compito, eredita uno stato in difficoltà, finanziariamente in crisi e militarmente poco preparato al confronto con potenti nemici come la Francia e la Prussia. Inoltre sono in molti, anche tra gli alleati, a non riconoscere piena legittimità alla nuova sovrana.

Federico II di Prussia (1712-1786)
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In particolare Federico II di Prussia vede nell’ascesa della nuova sovrana un elemento di debolezza da sfruttare per espandere i propri domini: pochi mesi dopo la proclamazione invade, senza preavviso, la regione della Slesia, attaccando i domini asburgici; successivamente anche Francia e Baviera si coalizzano contro l’Austria. La giovane sovrana, isolata e accerchiata, deve quindi difendere il suo diritto a governare con la forza: in questo modo inizia la Guerra di successione austriaca, un vasto conflitto militare che per ben 8 anni terrà impegnate le maggiori potenze europee dell’epoca

Dopo alterne vicende e nonostante le numerose difficoltà, nel 1748 Maria Teresa riesce a porre fine alla guerra: la pace siglata ad Aquisgrana riconosce, in cambio di alcune cessioni territoriali, piena legittimità alla nuova sovrana e al marito, nel frattempo nominato, sotto la sua egida, imperatore del Sacro Romano Impero. L’importante risultato conseguito non metterà al riparo Maria Teresa da nuovi conflitti, che si accenderanno pochi anni dopo, nel 1756, proprio a causa della Prussia di Federico II, certamente il maggior antagonista per tutta la vita dell'energica sovrana austriaca.

4Maria Teresa D’Austria e le riforme dell’Impero austriaco

Risolta la questione della successione, negli anni seguenti Maria Teresa potè dedicarsi più da vicino ad una intensa azione riformatrice dello stato austriaco, probabilmente ancora oggi il campo che ha reso più conosciuta la sovrana. Sebbene di idee conservatrici, l’intenzione di Maria Teresa era quella di rendere l’impero austriaco un moderno ed efficiente apparato, in grado di competere in ogni campo con gli altri paesi europei ed in particolare con la Prussia, dove allo stesso tempo Federico II aveva avviato la modernizzazione del paese.   

Certamente il modello politico a cui la sovrana faceva riferimento era l’Assolutismo, in quel momento in voga nella maggior parte d’Europa; la realtà austriaca ereditata dall’imperatrice era invece ancora caratterizzata dalla debolezza dello stato centrale, dai privilegi dell’aristocrazia e del clero e da una rete territoriale di poteri autonomi, spesso poco propensi ad accettare imposizioni dall’alto. Rafforzare l’apparato statale ed attaccare i privilegi significava dunque per l’imperatrice rafforzare il proprio potere personale contemporaneamente a quello dello Stato

L'imperatrice Maria Teresa d'Austria e il ministro austriaco Von Kaunitz
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In questo compito l'imperatrice si avvalse di due importanti uomini a lei fedeli, von Kaunitz e von Haugwitz, esponenti di una preparata e diligente burocrazia imperiale legata ad uno stretto vincolo di fedeltà con la sovrana.

L’opera riformatrice voluta dall'imperatrice iniziò dalle competenze amministrative e fiscali, introducendo un nuovo sistema di tassazione per il quale non c’era più differenza tra cittadini di fronte allo Stato e tutti erano chiamati a contribuire al tesoro pubblico. Per stabilire il volume delle imposte venne inoltre per la prima volta redatto un moderno catasto, che censì le terre pubbliche e private garantendo maggiore equità nella tassazione.

L'immagine ritrae i fratelli Mozart (Maria Anna e Wolfgang Amadeus) che suonano per Maria Teresa d'Austria
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La grande espansione dei servizi amministrativi e la loro profonda riorganizzazione, resa efficiente e centralizzata in particolare a Vienna, contribuì a fare della capitale imperiale una tra le maggiori e più dinamiche città europee del tempo, all’avanguardia sul piano dei servizi pubblici e capace di attrarre con la sua vivacità intellettuali ed artisti, che si espressero in particolare sul piano musicale grazie a due celebri compositori come Mozart e Haydn, facendo fiorire la cultura vicino alla corte imperiale.  

Proprio l’altro importante campo d’intervento di Maria Teresa d’Austria fu quello culturale e dell’istruzione: anzitutto l’imperatrice, pur convinta della sua fede cattolica, rifiutò che fosse interamente la Chiesa a gestire l’apparato educativo. Nel 1774, con un atto di grande importanza, stabilì per la prima volta l’obbligatorietà dell’istruzione tra i 6 e i 12 anni: l’organizzazione di una rete di scuole iniziò a svilupparsi con gradualità e lentezza grazie anche ai beni sottratti alla soppressa Compagnia di Gesù; i risultati non furono immediati ma per la prima volta venne sancito il principio di una istruzione pubblica e gratuita per tutti

Sul piano culturale un altro importante intervento fu sottrarre alla Chiesa i compiti relativi alla censura pubblica, ritenendo che fosse solo lo Stato a dover esercitare il controllo sulla libertà d’espressione. Come detto le idee conservatrici dell’imperatrice non facilitarono però una maggiore circolazione delle opinioni, e durante il suo regno furono numerose le opere messe all’indice, comprese quelle degli illuministi come Rousseau e Voltaire, considerate pericolose per l’ordine pubblico. Nonostante questo la grande personalità dell’imperatrice contribuì alla sua fama e alla grande approvazione che i suoi sudditi nutrirono sul suo operato. 

Dopo la morte del marito Francesco nel 1765, evento che a quanto pare causò grande sofferenza nell’imperatrice, progressivamente la salute di Maria Teresa d’Austria peggiorò fino al 1780, quando a seguito delle complicazioni di una polmonite, il 24 novembre, si spense all’età di 63 anni come ultima discendente degli Asburgo, che da quel momento avrebbero avuto il nuovo titolo di Asburgo-Lorena. Sarà il figlio Giuseppe II ad ereditare il trono e a proseguire l’importante opera riformatrice intrapresa dalla madre durante i suoi lunghi 40 anni di regno.

4.1La riforma della giustizia

Fra le tante riforme dell’impero di Maria Teresa merita una nota speciale quella riguardante la giustizia. L’imperatrice infatti si spese in prima persona in questo settore pensando, compilando, curando dettagliatamente un codice, dal nome originale Codex Theresianus (ovvero Codice Teresiano). Tale testo regolamentava i diritti personali, reali e le obbligazioni del regno. Per completare l’opera, scritta in tedesco e divisa in tre parti e composta da ottomila articoli, Maria Teresa impiegò ben quattordici anni (dal 1752 al 1766). Il codice però non fu mai promulgato perché trovò l’opposizione di alcuni cancellieri che ne criticarono aspramente la forma troppo baroccheggiante. Nel 1771 il codice fu poi completamente scartato a favore della costituzione di una commissione legislativa facente capo al cancelliere austriaco Von Kaunitz, uomo fidato dell’imperatrice.

    Domande & Risposte
  • Quali furono le riforme di Maria Teresa d'Austria?

    Introduzione di un nuovo sistema di tassazione più efficiente ed equo; l’obbligo dell’istruzione tra i 6 e i 12 anni e una istruzione pubblica e gratuita per tutti; il controllo della censura, compito esclusivo dello Stato.

  • Quando è nata Maria Teresa d'Austria?

    Il 13 maggio 1717.

  • Chi era il padre di Maria Teresa d'Austria?

    Carlo VI d'Asburgo.

  • Chi era il marito di Maria Teresa d'Austria?

    Francesco I di Lorena.