Storia cipolla bianca di Margherita IGP

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Storia cipolla bianca di Margherita IGP


La Cipolla bianca di Margherita IGP ha bulbi bianchi, dal sapore dolce e succulento e consistenza tenera e croccante. 

La zona di produzione della Cipolla Bianca di Margherita IGP comprende la fascia costiera adriatica che si estende dalla foce del fiume Ofanto alla foce del torrente Candelaro, nel territorio del comune di Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, e dei comuni Zapponeta e Manfredonia, in provincia di Foggia, nella regione Puglia.

Qui sin dagli inizi del secolo XIX, si è sviluppata una particolare tecnica colturale caratterizzata dalla capacità di ottenere il seme su un terreno sabbioso, di creare semenzai, di trapiantare le piantine riparandole dall’erosione del vento con la paglia, per poi raccoglierle a mano. Queste stesse tecniche di coltivazione sono arrivate fino ai giorni nostri. Tracce di commercializzazione della Cipolla bianca di Margherita risalgono agli inizi dell’Ottocento, ma solo dalla metà del secolo scorso è diventata una presenza importante nei mercati ortofrutticoli italiani, principalmente nel periodo che va da aprile a luglio.

Per le sua caratteristica dolcezza, è indicata come contorno di piatti sia a base di carne che di pesce, perché ne esalta il sapore senza coprirlo. Viene cucina in umido e sulla griglia, in padella o al forno, ma è molto usata anche a crudo, in insalata, con patate lessate, con cetrioli e carote, condita con olio extra vergine di oliva locale. Ideale per zuppe e minestre.

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