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Catona Calcio, il ds Cotroneo traccia un bilancio della stagione

2024-04-30 10:17

Antonio Paone

CALCIO, Prima Categoria Girone D, calcio, intervista, Michele Cotroneo, Prima Categoria gir. D,

Catona Calcio, il ds Cotroneo traccia un bilancio della stagione

Cotroneo: «Soddisfatto per quello che abbiamo fatto. Adesso, andiamo a vincere i playoff»

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Il ds del Catona calcio, Michele Cotroneo traccia un bilancio della stagione tra playoff, nuovo stadio, settore giovanile e futuro. «Soddisfatto per quello che abbiamo fatto. Adesso, andiamo a vincere i playoff»

Programmazione, ordine e idee ben chiare in testa. Sono questi i segreti del direttore sportivo del Catona Calcio, Michele Cotroneo, il quale traccia un bilancio della stagione a due giornate dalla fine del campionato, analizzando il momento attuale della squadra e soffermandosi sulla questione stadio, la sfida dei playoff, l’importanza del settore giovanile e il futuro. Già, perché, la testa è indirizzata anche a quella che sarà la programmazione della prossima stagione, a prescindere dalla categoria. Intanto, ad oggi «C'è tanta soddisfazione per quello che si è fatto - ha evidenziato il ds Cotroneo - Sapevamo che sarebbe stata un’estate difficile ma ricca di entusiasmo, abbiamo cambiato tanto e siamo stati premiati dai risultati». 
Risultati che sono sotto gli occhi di tutti grazie al grandissimo lavoro svolto dal direttore sportivo Cotroneo, supportato da mister Daniele Carrozza e dal suo staff, protagonista di un autentico capolavoro della squadra sul campo: 13 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta nelle ultime 15 giornate; miglior attacco del campionato con 79 gol, meglio non ha fatto nessuno se si considerano i campionati dall’Eccellenza alla Terza Categoria Calabrese; ed una identità di gioco ormai ben consolidata. 
Non resta che attendere gli ultimi 180 minuti del campionato che saranno, dunque, cruciali per capire quale sarà il piazzamento finale del Catona nella griglia playoff: tre squadre divise da un punto (64 Africo, 63 Taurianova e Catona) si contenderanno il secondo posto che, sulla carta, vale un pezzettino di Promozione, in quando consentirà di giocare gli spareggi sempre in casa.

 

A due giornate dalle fine del campionato. Il bilancio può essere considerato positivo?
«Sono molto felice dell’andamento del campionato. In estate siamo partiti con l’obiettivo di salvarci. Abbiamo cambiato tanto e, tante sono state le incognite ma con l’aiuto di tutti siamo riusciti ad allestire una squadra capace di lottare fino all’ultima giornata per il secondo posto. Siamo stati bravi tutti insieme».

 

Un plauso particolare?
«Sono molto contento per i ragazzi e per il mister Daniele Carrozza il quale, al primo anno tra i “grandi“, ha dimostrato tutto il suo valore. Daniele è stato una mia scommessa, sono molto soddisfatto dei risultati che ha raggiunto anche perché, quando in estate ho proposto il suo nome come allenatore del Catona, in molti non c’hanno creduto. E, oggi, la soddisfazione è sicuramente doppia».

 

Sarà ancora l’allenatore per la prossima stagione? 
«Per quando mi riguarda Daniele sarà ancora il nostro allenatore. Ha lavorato molto bene dimostrando di essere all’altezza: abbiamo gli stessi obiettivi ed entrambi vogliamo il bene del Catona. Ovviamente, non ci siamo ancora seduti per ragione né con lui, né con la società perché la priorità è concludere al meglio la stagione. Ma, se mi chiedi chi sarà il prossimo allenatore, io rispondo Carrozza. Detto ciò, i “matrimoni“ si fanno sempre in due».

 

Tornando al campionato, ha qualche rimpianto?
«Magari dispiace per qualche punto perso per strada ma dobbiamo continuare a guardare avanti. Dobbiamo concludere nel migliore dei modi il campionato per poi pensare ai playoff da disputare».

 

Già, i playoff. Saranno una bagarre?
«Bisogna aspettare gli ultimi 180 minuti del campionato per capire quale sarà il nostro piazzamento finale. Intanto, l’obiettivo è centrato. Dovremmo affrontare gli spareggi promozione con spensieratezza, ma allo stesso tempo dobbiamo mettere in campo la fame e la cattiveria che ci ha contraddistinto per tutta la stagione. Punteremo a vincerli con la consapevolezza di sapere che le squadre che andremo ad affrontare sono squadre blasonate che venderanno cara la pelle».

 

Oltre a quella dell’allenatore, un’altra sua scommessa vinta riguarda la scelta di puntare su calciatori di Catona. Un’altra grande soddisfazione?
«Certamente. Innanzitutto, il mio obiettivo era quello di promuovere un senso di appartenenza verso il proprio paese perché ero sicuro che, questi ragazzi, avrebbero dato il 110% in campo. E, così è stato. Credo che non ci sia cosa più bella che rappresentare il proprio Paese. Si è creato, così, un grande gruppo con il resto della squadra e, tutti insieme, abbiamo cavalcato con entusiasmo questa bellissima avventura in Prima Categoria».

 

L’anno scorso lo slogan della società era “il Catona ai Catonesi“. Per la prossima stagione potrebbe essere “il Catona torna a casa“. Un assist per chiederle come procedono i lavori per lo stadio “Reitano“ di Catona?
«Grazie per l’assist, “il Catona torna a casa“ potrebbe essere una buona idea per lanciare la prossima campagna abbonamenti. Se tutto andrà bene, entro luglio verrà consegnato lo stadio “Reitano“ e, finalmente, potremmo ritornare a giocare davvero a “casa“. Ormai ci siamo. Manca davvero poco. I lavori di ristrutturazione degli spogliatoi e della tribuna sono stati completati. Adesso, devono posare l’erbetta su terra, cambiare i fari dell’impianto di illuminazione e finire qualche altro piccolo intervento. Insomma, un sogno che si avvera. L’amministrazione comunale sta lavorando affinché la squadra possa iniziare la preparazione atletica in vista della prossima stagione e, noi come società, stiamo già pensando ad organizzare il settore giovanile».

 

Finalmente anche Catona, avrà una scuola calcio?
«Promuovere il settore giovanile è la base per una società di calcio. Avercelo è un valore aggiunto per tutti: per il club, per il paese e per tutti i ragazzi che vorranno giocare per la squadra della propria città. Vogliamo trasmettere uno spirito di identità oltre al risultato sul campo. Puntiamo a costruire un settore giovanile all’avanguardia con tecnici preparati in modo da riportare a Catona tutto quello di buono c’è stato negli anni passati con la gestione Nello Violante, Totò Marra, Renato Tripodo. Insomma, vogliamo insegnare valori solidi, sia nei giocatori che nei formatori che nei genitori. Per noi questo è importante».

 

L’anno scorso siete ripartiti dall’anno zero, il progetto adesso continua con lo stesso entusiasmo e con voglia di alzare ancora l’asticella?
«In questa stagione siamo riusciti a riportare il bel calcio a Catona. Abbiamo coinvolto il paese, sposato progetti per il nostro territorio e soprattutto abbiamo riportato centinaia di persone allo stadio che ci hanno seguito anche in trasferta. Un ringraziamento va anche al gruppo organizzato degli ultras, il nostro dodicesimo uomo in campo, sempre presenti. Tengo, inoltre, a ringraziare tutti gli sponsor perché ci hanno dato una grossa mano, in particolare al nostro sponsor principale, l’Università Telematica Pegaso e all’avvocato Nino Chirico per averci dato un enorme supporto con la speranza di poter collaborare nuovamente nella prossima stagione. Come “anno zero“ abbiamo fatto il massimo raggiungendo anche l’obiettivo playoff con un budget che solitamente usano le società per salvarsi».

 

Parlare di strategie di mercato ancora è prematuro?
«Ho le idee molto chiare ma, ovviamente, bisognerà aspettare la fine del campionato per stabilire la strategia giusta da seguire in base anche alla categoria che andremo ad affrontare. In molti saranno confermati anche se bisogna aspettare la fine dei playoff. Mi sbilancio solo sulla nostra bandiera Peppe Calarco, sarà ancora lui il nostro capitano anche nella prossima stagione».

 

Insomma, per farla breve, in attesa dei playoff, la testa è già rivolta verso il futuro. Come se lo immagina per la sua società? 
«Stiamo lavorando bene e vogliamo proseguire su questa strada. Sicuramente ci saranno nuovi ingressi in società, nuova linfa, nuove idee a dimostrazione di quanto il progetto di rilancio del Catona Calcio abbia trovato persone pronte a dare una mano e a mettersi in gioco per amore del calcio a Catona. Ma, soprattutto, c’è da sposare un progetto serio e ambizioso. Le porte sono aperte per tutti, che siano soci, sponsor o semplicemente amici del Catona calcio».

 

Ci sono già dei nomi?
«Ci sono già delle persone che si sono avvicinate. C’è l’impegno ma, bisogno attendere la fine dei campionati perché alcuni sono dirigenti di altre società che ritornano o si avvicinano. Ci sono anche due o tre professionisti del paese e, un imprenditore importante che non abita più a Catona ma che è vicino a noi. Parlo di imprenditori e professionisti che sicuramente porteranno un bagaglio di esperienza, qualità, competenza sia sotto il profilo tecnico-calcistico che gestionale».

 

Avete in progetto nuove iniziative extra-calcistiche per Catona?
«Siamo attenti al territorio e vogliamo creare un connubio tra club e paese in modo da integrarci e sostenere progetti per il sociale. Per esempio, come ogni anno, presentiamo la squadra sul lungomare di Catona: questa estate ci saranno tante sorprese perché la serata della presentazione non sarà unica, bensì verrà organizzata su tre giorni di festa che il Catona calcio vuole regalare al paese».