Al Maggio Musicale una prima anche per Schmidt e Funaro: «Sarà un bell'incontro di boxe» | Corriere.it

Al Maggio Musicale una prima anche per Schmidt e Funaro: «Sarà un bell'incontro di boxe»

diMauro Bonciani

In teatro l’abbraccio tra i candidati: «Come un incontro di boxe, sarà un bel match»

Un sorriso, un abbraccio, un paio di battute. Un incontro lampo sabato sera al Teatro del Maggio. «Come sei cresciuta...», ha detto Eike Schmidt; «Sono i tacchi», ha risposto Sara Funaro. «Ci salutiamo prima e poi dopo, come ad un incontro di boxe», ha aggiunto Schmidt, «Prima e dopo ... », ha scherzato Funaro. «Sarà un bel match» ha concluso Schmidt evocando un k.o. e poi i due hanno raggiunto rapidamente la sala Mehta. 

Il concerto inaugurale dell’edizione numero 86 Festival del Maggio Musicale diretto da Daniele Gatti non è stato solo la «prima» di Carlo Fuortes da sovrintendente e il ritorno di un ministro alla cultura, Gennaro Sangiuliano, all’evento che apre la rassegna, ma anche la prima occasione pubblica a cui sono stati presenti da candidati sindaco di Firenze sia Funaro (Pd) che Schmidt (civico per il centrodestra). 

L’ex direttore degli Uffizi è arrivato in taxi, all’ultimo secondo, con la moglie Roberta; Funaro è giunta a piedi, molti minuti prima, assieme a suo marito Paolo e a Cristina Giachi, dopo l’inaugurazione del suo comitato elettorale, a Porta al Prato, a due passi dal teatro. «Siamo qui, vicino alle Cascine non a caso — aveva detto — Per noi sono una priorità assoluta, perché la sicurezza è per me un tema di giustizia sociale: non ce lo facciamo rubare dalla destra!».

Funaro è arrivata dopo il ministro Sangiuliano, accolto dal sindaco e dal neo sovrintendente Fuortes, e Sangiuliano, dopo aver ribadito il diritto a candidarsi e ad andare in aspettativa di Schmidt — «un civico sostenuto dal centrodestra» ha sottolineato — ha aggiunto: «L’alternanza è il sale della democrazia. In una cornice condivisa di valori, che è la Costituzione, l’alternanza è nelle diverse soluzioni programmatiche. Non fa mai bene il troppo sedimento del potere, di una parte. E io auspico un cambiamento». Funaro ha stretto la mano del ministro, ha salutato, si è concessa alle foto, ma non ha parlato di politica. Mentre Schmidt alla domanda se le parole di Sangiuliano gli facessero piacere ha risposto: «Certo. Ma mi fa più piacere che il tassista mi abbia stretta la mano e che non volesse farmi pagare. Queste sorprese inattese sono le più belle».

Poi di corsa in sala, per il concerto del maestro Daniele Gatti, in una sala Metha esaurita in tutti i suoi mille posti.

Tra i presenti, oltre al sindaco Nardella, presidente della Fondazione del Maggio e al cardinale arcivescovo Giuseppe Betori, c’erano rappresentanti del mondo culturale cittadino e poi Alba Parietti, accompagnata dalla musicista Giulia Mazzoni, Mafalda di Savoia Aosta e Margherita Cassano, presidente della Corte di Cassazione.

Sangiuliano in precedenza era stato a Prato, per dare manforte al candidato del centro destra, esponente di lungo corso di Fratelli d’Italia, Gianni Cenni, e davanti al teatro si è intrattenuto anche con Paolo Marcheschi e Alessandro Draghi, esponente fiorentino di FdI. E prima di entrare in sala, sul futuro del Maggio ha aggiunto: «Questa è una rinascita e sono felice che il governo abbia fatto la propria parte. Il sostegno finanziario al Festival di cui ha parlato Fuortes? Questo è tra i nostri doveri e non intendiamo venir meno». 

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14 aprile 2024