Louise de Merode-Westerloo

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Louise de Merode-Westerloo
Comtesse Louise de Mérode-Westerloo.
Biographie
Naissance
Décès
Nationalité
Famille
Père
Mère
Victoire, Comtesse de Spangen d'Uyternesse (d)Voir et modifier les données sur Wikidata
Fratrie
Conjoint
Enfant
Blason

Louise Caroline Ghislaine de Merode-Westerloo (née le et morte le ) de la noblesse de Belgique, est la fille du comte Werner de Merode et de Victoire, comtesse de Spangen d'Uyternesse de la noblesse hollandaise.

Biographie[modifier | modifier le code]

Louise de Mérode épouse en l'église des Minimes[1] à Bruxelles, le le prince della Cisterna et comte dal Pozzo Carlo Emmanuele dal Pozzo, homme politique du royaume de Sardaigne qui vit en exil entre Belgique et France après la révolution du 1821. Le même jour, sa sœur Antoinette de Mérode[2] épouse le prince Charles III de Monaco [3]

Descendance[modifier | modifier le code]

Le couple a deux filles :

Archives[modifier | modifier le code]

Bibliographie[modifier | modifier le code]

  • Jean Philippe Eugène de Mérode-Westerloo, Mémoires du feld-maréchal comte de Mérode-Westerloo, Volume 1, 1840 (Google livres).
  • La famiglia dei principi Dal Pozzo della Cisterna e il suo archivio, 1981; Il palazzo dal pozzo della cisterna nell'isola dell'Assunta in Torino, 2004.
  • Rossella Bonfatti, Drammaturgia dell'esilio. Il Risorgimento italiano fuori dai confini, Giorgio Pozzi Editore, 2015.

Liens externes[modifier | modifier le code]

Liens internes[modifier | modifier le code]

Références[modifier | modifier le code]

  1. L'église Saints-Jean-et-Étienne-aux-Minimes — plus communément désignée sous le nom d'« église des Minimes » —, sise dans la partie haute du centre historique de la ville de Bruxelles (rue des Minimes), est une église datant du début de la période néo-classique (XVIIIe siècle)
  2. Antoinette Ghislaine, Comtesse de Mérode-Westerloo was born on September 28, 1828 in Brussels, Belgium to Count Werner de Mérode and his wife Victoire de Spangen-d’Uyternesse. It was on her eighteenth birthday in 1846 that she married HSH Hereditary Prince Charles of Monaco, son of Prince Florestan I and Princess Caroline of Monaco in Brussels. Some thought it had taken Charles longer than necessary to marry, he was handsome, wealthy and heir to the throne of Monaco after all, but most agreed that his new Belgian bride was worth the wait. Described as blonde, beautiful, kind and also quite wealthy, the two made an attractive couple and Antoinette brought a considerable dowry to the Grimaldi family with her: http://madmonarchist.blogspot.com/2013/02/consort-profile-princess-antoinette-de.html
  3. (en) « Louise Caroline Ghislaine "Louise Caroline" de Merode-Westerloo (1819-1868) » West-Europese adel » Genealogy Online », sur Genealogy Online (consulté le ).
  4. Per il giovane principe, brillante e di bell'aspetto, destinato alla carriera militare, si erano progettati matrimoni con alcune delle principesse più importanti d'Europa, ma nel 1864 Amedeo conobbe la principessa torinese Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, bella, colta, brillante, di grande spiritualità e di salute piuttosto cagionevole. Il giovane duca d'Aosta prese a visitare Palazzo Cisterna, all'epoca residenza dell'aristocratica famiglia e oggi sede della Provincia di Torino, in via Maria Vittoria, con una frequenza che insospettì più di un torinese, circa i suoi sentimenti per Maria Vittoria. Quando annunciò al padre il desiderio di sposare la bella principessa, Vittorio Emanuele era ormai già informato e, "consapevole di aver già dovuto sacrificare la felicità delle sue due figlie alla dura legge della ragion di Stato e di dover combinare un matrimonio d'interesse con il primogenito, felice per la scelta di Amedeo, così si espresse con il Presidente della Camera dei Deputati, l'ex ministro e avvocato Francesco Cassinis: 'Ebbene si sposino, non sia mai che un padre contrasti i sentimenti onesti dei suoi figli!'" scrive Carla Casalegno nel libro Maria Vittoria – Il sogno di una principessa in un regno di fuoco. Il re non si limitò all'assenso: qualche mese prima del matrimonio concesse a Maria Vittoria, e a sua madre, la principessa Luisa De Merode Dal Pozzo della Cisterna, il titolo e il trattamento di Altezza: https://rottasutorino.blogspot.com/2014/11/le-tragiche-nozze-di-amedeo-di-savoia.html
  5. Il nucleo originario dell'edificio - di proprietà del conte Flaminio Ripa di Giaglione - risale al 1675. Nel 1685 il Palazzo passa alla Famiglia Dal Pozzo della Cisterna, con cui inizia un lungo periodo di restauri grandiosi e di splendore. In particolare, della seconda metà del Settecento sono numerosi i lavori di ristrutturazione e ampliamento svolti per volontà del principe-mecenate Giuseppe Alfonso, dietro il coordinamento dall'architetto regio Francesco Valeriano Dellala di Beinasco: viene ampliata la manica di ponente, costruiti gli appartamenti, risistemata la facciata, costruite le scuderie e le divisioni murarie; vengono inoltre eseguite le decorazioni in legno, stucco e in ferro. Al barocco piemontese si mescola il neoclassicismo, soprattutto negli interni. Segue poi un periodo di interruzione delle opere di decoro, che riprendono solo nella seconda metà dell'Ottocento con il matrimonio tra Maria Vittoria, figlia di Carlo Emanuele della Cisterna, e Amedeo di Savoia duca d'Aosta. http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/urp/visita-palazzo-cisterna/visita-palazzo-cisterna