Agriturismi, l’oro delle aree interne tra relax e sapori - la Repubblica

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Agriturismi, l’oro delle aree interne tra relax e sapori

Agriturismi, l’oro delle aree interne tra relax e sapori
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E’ la rivincita delle zone interne. Il viaggio dei vacanzieri della Pasqua porta inevitabilmente nei territori incontaminati tra il Cilento e l’Irpinia, l’Alto Casertano e il Sannio, regine del turismo eno-gastronomico.

Sarà pure un mordi e fuggi, ma nei due giorni di festa si punta, comunque, a scoprire i luoghi del mangiar bene e del buon vivere. Si va a caccia delle ricette della tradizione tra funghi e tartufi, formaggio podolico e peperoni cruschi.

C’è persino la possibilità di riposare in una struttura ricettiva realizzata esclusivamente con paglia, argilla e legno: è la storia fantastica della Masseria Fontana dei Fieri, agriturismo nel Sannio sulle colline di Pietrelcina (via Fontana dei Fieri, tel.334 341 3930), il borgo nativo di San Pio, dove fede e sapori antichi si fondono in un’atmosfera unica. Pasta e dolci fatti in casa in un’oasi dove i bambini scoprono la vita di campagna.

Seguendo le colline coltivate a vigneto nel Beneventano si può raggiungere nell’agro di Cerreto Sannita l’agriturismo “Francemili” (via Pontecolonna 72, info: 3403471577), dove la signora Dina dirige la cucina che sforna taralli fatti a mano, uova fresche cucinate con estro creativo, medaglioni al ripieno di borragine al gustoso coniglio al rosmarino. A fare la guardia alla stalla dove riposano oltre trenta mucche da latte c’è Morena, il pony shetland di famiglia. Uno spettacolo.

Ma per chi va alla ricerca dei prodotti bio, in una natura lussureggiante, il posto giusto è a Sant’Agata de’ Goti, ai piedi del monte Taburno: qui c’è l’agriturismo “Buro” (via Pennino, 15. Info: 0823717006), atmosfera familiare e piatti della tradizione contadina con un rigoglioso frutteto della tipica mela annurca.

Sempre nel Sannio da più di cent’anni continua la tradizione della famiglia Masiello a Sant’Angelo a Cupolo, alle porte di Benevento, con l’agriturismo “Le Peonie” (via Pescara, 20 C/D, tel. 334.2971361): il menù parte dalla polenta bramata con ragù di tracchie, per continuare con il pacchero delle Massaie con salsiccia rossa di Castelpoto ai tre pomodorini o lo Gnocco di patata e crema di asparagi. «Questo è un luogo dove poter vivere emozioni», spiega il titolare Gennarino Masiello, leader di Coldiretti.

Ma quando si parla di zone interne si può anche arrivare nel Salernitano nel minuscolo borgo di Morigerati nel cuore del Cilento, terra d’olio prelibato, dove l’agriturismo Muriké (frazione Sicili, info: 347.1767700) accoglie i turisti tra boschi fittissimi in un’atmosfera da favola a pochi passi dal fiume Bussento: punto di forza è il fico bianco dop del Cilento che dà vita a marmellate artigianali e crostate gustose.

Tuttavia, è l’Irpinia a proporre le migliori aree attrezzate per il pic-nic di Pasquetta da Serino a Volturara, da Summonte al Lago Laceno. Per scoprire i sapori antichi tappa a Roccabascerana (Av), al confine tra Irpinia e Sannio, dove l’agriturismo “Barbati” (via Miranda 43, info: 0825.993080 / 338 6302422) rilancia l’orgoglio contadino: gli chef per i loro piatti utilizzano solo prodotti dell’azienda tra legumi, salumi, sottolio e sottaceti. Ma chi è appassionato di agnello alla brace, baccalà alla pertecaregna e grigliata mista può raggiungere, sempre nell’Avellinese, l’agriturismo Capacchione a Flumeri (contrada Candelaro, 5. Info: 0825.443496).

Nel Casertano a Castel di Sasso l’agriturismo della famiglia Lombardi “Le Campestre” (via Strangolagalli, 3. Info: 0823 878277 - 3470580014) è presidio slow food per il conciato romano, il più antico e pregiato pecorino italiano. Esperienza da vivere.

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