Melanie Griffith

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Melanie Griffith a Vienna nel 2013

Melanie Richards Griffith (New York, 9 agosto 1957) è un'attrice statunitense, candidata all'Oscar alla miglior attrice protagonista nel 1989 per la sua interpretazione in Una donna in carriera.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia unica dell'attrice Tippi Hedren e dell'ex attore di teatro Peter Griffith, i suoi genitori divorziarono quando aveva 4 anni. Fin dall'infanzia la madre le diede lezioni di recitazione e nel 1969 Melanie esordì nel mondo del cinema con la pellicola Smith, un cowboy per gli indiani (Smith!). Dopo una lunga assenza dalle scene avvenuta per motivi di studio, riprese a recitare insieme con la Hedren in The Harrad Experiment, documentario del 1973 in cui si poneva l'occhio sulla rivoluzione sessuale in atto nelle donne statunitensi.

Ebbe la prima parte da protagonista nel 1975 con Bersaglio di notte (Night Moves). Dopo una serie di altre significative partecipazioni cinematografiche, il regista Brian De Palma la volle nel suo Omicidio a luci rosse (Body Double, 1984), thriller in cui la Griffith interpretava il ruolo della bella protagonista e per il quale ricevette una candidatura al Golden Globe per la migliore attrice non protagonista. Questo film, assieme a Paura su Manhattan (Fear City, 1984), girato lo stesso anno, dove interpretava un ruolo analogo - quello di una stripper coinvolta in un omicidio - la fece diventare uno dei principali sex symbol degli anni ottanta e le aprì le porte di molte altre esperienze sul grande schermo.

Successivamente dimostrò d'essere eclettica e capace in tutti i generi cinematografici: prima con le commedie Qualcosa di travolgente (1986) e Una donna in carriera (Working Girl, 1988), grazie alla quale venne candidata al Premio Oscar come miglior attrice e al Premio BAFTA, vincendo il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale; poi con la satira dei Il falò delle vanità (The Bonfire of the Vanities, 1990), ancora di De Palma; quindi l'autoironia con Two Much - Uno di troppo (Two Much, 1996); la fiaba con Milagro (The Milagro Beanfield War, 1987); la commedia nera e dissacrante con Pazzi in Alabama (Crazy in Alabama, 1999), il dramma sociale con Un altro giorno in paradiso (Another Day in Paradise, 1998) di Larry Clark e la fantascienza con Automata (2014).

Il 1990 ha visto la Griffith in una serie di ruoli che hanno ricevuto critiche miste; ricevendo la candidatura al Golden Globe per le sue interpretazioni in Buffalo Girls (1995), e di Marion Davies in RKO 281 - La vera storia di Quarto potere (RKO 281, 1999), ma guadagnandosi un Razzie Award come peggior attrice per la sua performance in Vite sospese (1992), oltre a ricevere numerose candidature a molti premi per Pazzi in Alabama (1999) e il film cult di John Waters A morte Hollywood (2000). Altri suoi ruoli importanti sono stati in Lezioni di anatomia (Milk Money, 1994), nel film neo-noir Scomodi omicidi (1996), e nel ruolo di Charlotte Haze in Lolita di Adrian Lyne (1997). In televisione è apparsa nelle serie televisive Nip/Tuck, Aiutami Hope!, e Hawaii Five-0. Dopo aver recitato in scena a Londra, nel 2001 ha fatto il suo debutto a Broadway nel remake del musical Chicago, ricevendo dalla critica delle buone recensioni, tanto da renderlo un successo al botteghino.

Nel 2017 Melanie Griffith fu la protagonista femminile nel film I pirati della Somalia, a fianco di Al Pacino ed Evan Peters in un film biografico sul giornalista Jay Bahadur[1] e interpretò Jean Shelton nel film di James Franco The Disaster Artist, una commedia basata sull'omonimo libro di Greg Sestero e Tom Bissell.[2] A metà del 2018, la Griffith interpretò la signora Robinson in una versione teatrale del film Il laureato al Laguna Playhouse in California.[3] Nell'agosto 2018 rivelò di essersi sottoposta ancora, e per l'ultima volta, a un intervento chirurgico per la rimozione di un tumore della pelle dal volto.[4]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Melanie Griffith con l'ex marito Don Johnson nel 1990
Melanie Griffith con l'ex marito Antonio Banderas nel 2010

Nel 1976 sposò l'attore Don Johnson. Dal 1982 al 1987 fu sposata con l'attore Steven Bauer. Nel giugno 1989 risposò Johnson, ma nel maggio 1995 la coppia si separò definitivamente. Dal 14 maggio 1996 al giugno 2014[5] è stata sposata con l'attore spagnolo Antonio Banderas.

Melanie ha avuto un figlio da ogni marito: Alexander Bauer (22 agosto 1985), Dakota Johnson (4 ottobre 1989) e Stella Banderas (24 settembre 1996). Le due figlie sono apparse con lei nel film Pazzi in Alabama del (1999), diretto da Banderas. Ha affrontato diversi ricoveri nel corso degli anni per la dipendenza da alcool e droga[6]. Nel dicembre del 2009 è stata operata per un melanoma[7][8].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Emmy
    • 2000 – Candidatura alla miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per RKO 281 - La vera storia di Quarto potere

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Melanie Griffith è stata doppiata da:

Da doppiatrice è sostituita da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tatiana Siegel, Al Pacino Joins Cast of Somali Drama 'Where the White Man Runs Away', in The Hollywood Reporter, 11 febbraio 2016. URL consultato il 21 agosto 2016.
  2. ^ Browzer, Sam, The Disaster Artist: A Night with Greg Sestero, in Browzer, 11 agosto 2016. URL consultato il 21 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2016).
  3. ^ (EN) Laguna Playhouse - Home, su lagunaplayhouse.com. URL consultato il 5 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2018).
  4. ^ (EN) Alexia Fernandez, Melanie Griffith Shares Photo of Her Bandaged Nose in 'Final Step to Fix' Skin Cancer, in People, 27 agosto 2018. URL consultato il 28 agosto 2018.
  5. ^ Antonio Banderas e Melanie Griffith: divorzio per differenze inconciliabili, su gossip.pourfemme.it. URL consultato il 9 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2014).
  6. ^ (EN) Samantha Cooney, Melanie Griffith Spoke Candidly About Addiction, Divorce and Plastic Surgery, su time.com, 5 aprile 2017. URL consultato il 4 settembre 2022.
  7. ^ (EN) Melanie Griffith Had Skin Cancer Surgery, su cbsnews.com, 17 dicembre 2009. URL consultato il 4 settembre 2022.
  8. ^ (EN) Alexia Fernández, Melanie Griffith Shares Photo of Her Bandaged Nose in 'Final Step to Fix' Skin Cancer, su people.com, 27 agosto 2018. URL consultato il 4 settembre 2022.

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Controllo di autoritàVIAF (EN17410962 · ISNI (EN0000 0001 1438 8614 · LCCN (ENn91099902 · GND (DE122510135 · BNE (ESXX1167630 (data) · BNF (FRcb13931939h (data) · J9U (ENHE987007452258805171 · CONOR.SI (SL39687523 · WorldCat Identities (ENlccn-n91099902