Licorice Pizza - Film (2021) - MYmovies.it

Licorice Pizza

Film 2021 | Commedia, Drammatico, +13 133 min.

Regia di Paul Thomas Anderson. Un film Da vedere 2021 con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper. Cast completo Genere Commedia, Drammatico, - USA, 2021, durata 133 minuti. Uscita cinema giovedì 17 marzo 2022 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 4,00 su 44 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 16 marzo 2022

Ambientato nella San Fernando Valley degli anni '70, il film segue uno studente delle superiori, che è anche un attore di successo. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, 4 candidature a Golden Globes, 5 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 5 candidature e vinto un premio ai Satellite Awards, Il film è stato premiato a National Board, 7 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Directors Guild, 1 candidatura a Producers Guild, Il film è stato premiato a AFI Awards, 1 candidatura a ADG Awards, 2 candidature a NSFC Awards, In Italia al Box Office Licorice Pizza ha incassato 1,5 milioni di euro .

Consigliato assolutamente sì!
4,00/5
MYMOVIES 4,50
CRITICA 4,24
PUBBLICO 3,26
ASSOLUTAMENTE SÌ
Una ballata seventies imprevedibile, che rigenera il cinema e ci precipita nel mondo irreale dei ricordi, dove tutto può accadere e l'estate non finisce mai.
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 18 gennaio 2022
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 18 gennaio 2022

Los Angeles, 1973. Gary Valentine, adolescente intraprendente e fanfarone, incontra Alana Kane, venticinquenne sul cammino dell'indipendenza. Lei gli porge specchio e pettine per la foto dell'annuario scolastico, lui le dichiara il suo amore eterno. Lei rifiuta e lui insiste. In cosa crede Gary? A cosa si oppone Alana? Dieci anni li separano ma tutto sembra unirli. Irresistibilmente attratti l'uno dall'altra, non sanno come amarsi, non sanno nemmeno se si amano o se amano soltanto l'idea di amarsi. Tra choc petrolifero, e crepuscolo della Hollywood classica, il loro ipotetico grande amore parte, avanza, sterza, vaga, sosta, svolta, si riallinea in fondo alla notte e alla San Fernando Valley.

"Il vero amore fiorisce perché il mondo possa vederlo..." canta Nina Simone e 'chiosa' Paul Thomas Anderson nelle prime battute di Licorice Pizza.

"July Tree" apre e dona la chiave di una ballata seventies girata con le mani in tasca e il sorriso sulle labbra. Perché il film di PTA obbedisce a una logica infantile e procede in maniera imprevedibile in un mondo che ha (quasi) bandito gli adulti. Come se la Neverland di Peter Pan si fosse trasferita nella periferia di Hollywood. Quando i 'vecchi' entrano in scena sono bigger than life, sono presenze straordinarie, incontri inattesi ed eccezionali in cui inciampa la febbre erratica di Gary e Alana.

Jon Peters (Bradley Cooper), Jack Holden (Sean Penn), Lucy Doolittle (Christine Ebersole) servono la coppia, per ritrovarla meglio e legarla per sempre. Sono schegge (impazzite) di biografie celebri, istrioni, regine, doppi (di Lucille Ball o di William Holden), esseri incrinati, il precipitato patetico e toccante insieme di una Hollywood decadente e di un'estate del '73, quando l'America perdeva uno sguardo e ne trovava uno nuovo. John Ford moriva per diventare leggenda e Scorsese sorgeva girando Mean Streets.

Licorice Pizza comincia proprio da un bagliore scorsesiano, un riflesso nello specchio, lontano eco di Harvey Keitel che esamina il suo volto (e la sua coscienza) sulla superficie riflettente di quelle strade malfamate. Ma PTA investe sullo sguardo che deraglia dal suo riflesso per inseguire senza posa la figura della sua ossessione. Uno sguardo che si stacca da una fila in attesa e lo spettacolo può cominciare.

Il prologo è come un fulmine, è un colpo di fulmine. La storia è vecchia come il mondo e la sua confezione ha il 'sapore' di un vecchio adagio. A immagine del suo titolo, Licorice Pizza designa il mondo irreale dei ricordi, dove tutto è possibile, tutto può accadere e l'estate non finisce mai. "La pizza alla liquirizia" è uno stato dello spirito, una fede adolescenziale quasi impossibile da catturare. Fino ad oggi.

PTA scarabocchia tre parole sulla carta, boy meets girl, e un film emerge, un'idea si trasforma in movimento, un amore vive negli smarrimenti, un universo è ancorato e incarnato. L'autore sa come incendiare il suo racconto, come renderlo vivo con lo sguardo, la musica e il gioco virtuoso di cambio e freno. Informato dal lirismo della sua prima ballata, Licorice Pizza procede alla sua velocità di crociera, a volte languida, a volte impetuosa, una narrazione in modalità flipper tra materassi ad acqua e campagne elettorali, tra crisi energetiche e nevrosi disinvolte.

Mettendo in scena un'epoca che ha conosciuto con gli occhi dell'infanzia, l'autore punta sovente sull'aneddoto, l'epica ridicola degli adulti (il salto in moto di Penn soppiantato dallo sguardo inquieto di Hoffman), per ricentrarsi meglio sul suo proposito: un'erranza frammentata, un tutto e un niente allo stesso tempo, un vizio di forma infantile. Di fatto Pynchon non è mai troppo lontano da una storia che suona "Let me roll it". E Licorice Pizza non smette di 'girare', di finire e di ricominciare, scandito da tiremmolla e slittamenti, incroci e deviazioni, epifanie e sottrazioni, ellissi e linee spezzate. Un valzer narrativo che evolve i sentimenti di due 'debuttanti' alla ricerca di guai su una playlist radiosa (Doors, McCartney, Bowie, Sonny & Cher...).

Lui ha solo quindici anni ma il senso degli affari e l'audacia di uscire dai ranghi (letteralmente), lei ne ha venticinque e l'aria di chi non aspetta più grandi cose ma accetta imperturbabile di imbarcarsi in qualsiasi avventura. Fonte di fascinazione costante, la circolazione del loro sentimento è la sola cosa che conta. La corsa è il motivo del film. C'è qualcosa di orecchiabile in questa esaltazione permanente in cui il movimento dell'uno verso l'altra diventa semplicemente un modo di vivere, un procedere dinamico e random.

La narrazione in Licorice Pizza è evasiva, libera da ogni convenzione, da ogni forma di sottomissione. La più insolita e inattesa delle commedie romantiche si costruisce attraverso l'inaspettato, le relazioni, gli incontri, come la vita, non tutto avviene in modo logico. L'entusiasmo della giovinezza flirta con una forma di surrealismo, rimanda la fine del mondo e scarta l'impasse che incalza un Paese ancora spensierato ma a corto di benzina. In panne da qualche parte tra sogno americano e guerra in Vietnam. Ma Gary e Alana vincono l'inerzia e la differenza di età, che finiamo per dimenticare, scendendo per la china della 'collina'. Per loro PTA ricostruisce un mood, l'aria di un tempo che permetteva tutto a chi osava.

Se Gary è il fiammifero, Alana è la sua striscia di illuminazione. L'alchimia tra Alana Haim, che cancella gli anni come gli ostacoli, e Cooper Hoffman, concentrato di acne e magnetismo invisibile, è miracolosa. I loro personaggi si incollano al cuore e alla retina come liquirizia al palato, meno velenosa di un'omelette ai funghi, più leggera di una fodera in taffetà (Il filo nascosto).

L'emozione della performance dimora più sottile nel passaggio di testimone tra un padre e un figlio, tra un attore affermato (e scomparso troppo presto) e uno emergente, tra un'impressione e un'espressione di familiarità. Non appena Cooper Hoffman conquista il centro della scena pensiamo all'ingresso casual di Philip Seymour Hoffman in Boogie Nights o al ruolo più evidente del "re del materasso" in Ubriaco d'amore. È il mistero dell'incarnazione. Licorice Pizza si coniuga al passato senza cedere alla nostalgia, che gronda ma trascende in un viaggio nel tempo riuscito.

La New Hollywood non è morta e si sente molto bene. Se C'era una volta... a Hollywood ritornava sull' 'innocenza' dell'industria dei sogni per riscrivere la Storia coi poteri della fiction e perpetuare l'ideale hollywoodiano (e feticista) di Tarantino, Licorice Pizza abita un genere (il teen-movie) e un'atmosfera (gli anni Settanta) per rigenerare il cinema. A colpi di baci e di euforia scongiura lo spettro del suo declino, rigurgitando di slanci e di prime volte.

Come Spielberg (West Side Story) e Sorrentino (È stata la mano di dio), PTA riflette sul cinema e sul suo futuro tornando alla sua infanzia e alla San Fernando Valley, dove è cresciuto e dimorano già Boogie Nights, Magnolia e Ubriaco d'amore. Saldo al volante (come la sua Alana) conduce a ruota libera il suo racconto, si perde coscientemente per Los Angeles, scende a valle in folle e riparte 'per sempre' dall'essenziale: Gary e Alana, a scapicollo per le strade ripide di un percorso iniziatico effervescente. La marcia indietro epica di un 'grande camion', veicolo maggiore del cinema anni '70 (Duel, Il camion), che arriva incredibilmente a destinazione.

Sei d'accordo con Marzia Gandolfi?
Il nuovo film di Paul Thomas Anderson.
Overview di Andrea Fornasiero
lunedì 27 settembre 2021

Nel 1973, nella San Fernando Valley nei pressi di Los Angeles, un ragazzo quindicenne già attore in carriera incontra una fotografa venticinquenne. La loro singolare storia d'amore passa per il mondo del cinema e il ragazzo è vagamente ispirato alla vita di Gary Goetzman, giovane attore poi divenuto producer. Sean Penn interpreta una sorta di William Holden, mentre Bradley Cooper è il produttore e compagno di Barbra Streisand, Jon Peters. I protagonisti sono gli esordienti Cooper Hoofman e la musicista Alana Haim. Alla regia c'è il grandissimo Paul Thomas Anderson, che molto ha lavorato sia con la band delle Haim, sia con il padre di Cooper Hoffman, il compianto Philip Seymour Hoffman. Il titolo è un modo di dire inglese per indicare i 33 giri.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 23 maggio 2022
loland10

“Licorice Pizza” (id., 2021) è il nono lungometraggio del regista-sceneggiatore di Los Angeles, Paul Thomas Anderson. Quando un film ti conquista subito. Dalle prime mosse e inquadrature. Un movimento in avanti seguendo I volti di due ragazzi (Alana e Gary 27 e 15 anni) e I loro discorsi diversi e uguali, diretti e riflessi. Età diversa ma vogliono conoscersi.

giovedì 30 giugno 2022
Felicity

Licorice Pizza è cinematograficamente impeccabile in ogni dettaglio, formale e contenutistico, il film vive e respira i sogni e l'amore dei suoi protagonisti, Gary e Alana, in un racconto sentimentale e di formazione tra i più intimi e genuini dell'autore. Raccontando le sfide di una giovane relazione, Anderson torna indietro agli anni '70 - alla sua infanzia - per invitare [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 febbraio 2022
SergioFi

Alana e Gary si scontrano, più o meno casualmente, nella San Fernando Valley. Il piano sequenza del primo incontro, che apre il film, è di sublime maestria. Siamo nel 1973. Un luogo e un’epoca in cui tutto era possibile, secondo Paul Thomas Anderson. La differenza di età non è un problema. Anche se lui ha 15 anni e lei, invece, 25. L’attrazione è immediata e reciproca.

giovedì 7 aprile 2022
mauro.t

Paul Thomas Anderson ci racconta della sua San Fernando Valley dei primi anni ‘70. Alla foto di classe della scuola si incontrano Gary, uno studente 15enne brufoloso e Alana, una 25enne assistente fotografa. Lui rimane colpito e comincia a farle una corte serrata, lei inizialmente lo snobba perché troppo giovane. Per tutto il film si rincorreranno con tentativi di ingelosirsi a vicenda [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 marzo 2022
Gianluigi F.

 Che Paul Thomas Anderson fosse un grande regista, non lo si scopre di certo oggi. Ma "Licorice Pizza" ce lo ricorda ancora una volta. Il cineasta statunitense, tra i più influenti della sua generazione, decide di tornare nella sua amata San Fernando Valley, ma riavvolgendo il nastro del tempo fino agli anni '70. Precisamente fermandosi nell'America del 1973: quella [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 marzo 2022
Antonio Miredi

         Se si hanno dei dubbi riguardo all’amare, basta, nel peso dell’assenza, verificare quanto si è disposti a correre o rincorrere per l’incontro. Gary Valentine è un quindicenne grassottello e brufoloso, un po’ sbruffone ma abbastanza sicuro di sé, attore carismatico in una compagnia di ragazzi, con uno spiccato senso imprenditorial [...] Vai alla recensione »

lunedì 11 aprile 2022
marco8

Veramente orribile!!!

domenica 10 aprile 2022
doubleross

E che delusione!. Da P T Anderson mi aspettavo molto di più. Il film è lento (e dura più di 2 ore),  i protagonisti sono sgradevoli, le situazioni assurde (il 15enne grande imprenditore). Si salvano i costumi, la colonna sonora, la rappresentazione della crisi energtica e il grande Bradley Cooper che rianima un po' la storia.

giovedì 7 aprile 2022
Lizzy

Onestamente non capisco sia i commenti entusiastici o molto positivi per questo film e nemmeno tutta l'enfasi data da certa critica a tutto il lavoro. Semplicemente siamo di fronte ad un pastrocchio senza capo nè coda con attori in erba nemmeno tanto carismatici. Cosa ho visto dopo 133 minuti (circa) di noia e sonno?  Appena un solito tiramolla fra un ragazzino arrapato ed un ochetta [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 aprile 2022
no_data

Mi sono annoiato per tutto il tempo . Senza capo né coda .

giovedì 31 marzo 2022
grampied

nojoso e sconclusionato,sono uscito prima della fine

lunedì 28 marzo 2022
bigfish

Film di una noia mortale, con sceneggiatura sgangherata,  protagonisti antipatici e star ospiti che evidentemente dovevano sdebitarsi con qualcuno ma non ne avevano molta voglia.Penn e Waits, che ho sempre ammirato e amato, sono due macchiette inguardabili; spero si siano vergognati. Poteva essere buona la colonna sonora ma è stata troppo rimpinzata e riesce anche a stancare.

sabato 14 maggio 2022
Fab

Uno dei più brutti film mai visti!  Trama che balla e non si capisce dove vuole andare, attori  che innervosiscono, musica  idem , noioso, capisco le molte persone del. Cine che si sono alzate e sono uscite ! Certo che ti fai delle domande quando leggi certi critici cinematografici lodare questi pseudo film!,, evitatelo se potete!!!

giovedì 14 aprile 2022
gianB747

Non so se e quale di tutte quelle candidature alla fine abbia vinto ma questo film ha vinto il mio personale Oscar, quello del film che mi ha fatto innevorsire di più e mi è piaciuto di meno degli ultimi cinque anni. Trama sconclusionata, con una serie di aneddoti e situazioni completamente slegate tra loro e poco credibili, un finale che dire scontato è dire poco, protagonisti [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 aprile 2022
gianB747

Non so se e quale di tutte quelle candidature alla fine abbia vinto ma questo film ha vinto il mio personale Oscar, quello del film che mi ha fatto innevorsire di più e mi è piaciuto di meno degli ultimi cinque anni. Trama sconclusionata, con una serie di aneddoti e situazioni completamente slegate tra loro e poco credibili, un finale che dire scontato è dire poco, protagonisti [...] Vai alla recensione »

domenica 3 aprile 2022
silvia gasparini

Forse mi è sfuggito qualcosa, ma l'ho trovao noioso e squinternato, con personaggi poco credibili e scene che si susseguono senza legami l'una con l'altra. Pochi sprazzi di poesia subito affossati. Deludente, e molto.

domenica 27 marzo 2022
Sergiolino63

Sincermente non capisco mai come possa questo regista riscuotere sempre tanto successo. A mio parere Anderson è sopravvalutato, e non poco.  Questo film ha una trama debole, troppe situazioni che non si intrecciano fra loro, dialoghi banali (neanche surreali), fotografia insignificante..... 133 minuti di noia totale per raccontare la storia di un 15enne e di una 25 enne che pur non stando [...] Vai alla recensione »

domenica 27 marzo 2022
Sergiolino63

Anderson, regista sopravvalutato, anche questa volta!  Film senza nè capo, nè coda, situazioni che non si intrecciano tra loro, dialoghi banali, nessun colpo di scena (tranne qualcuno prevedibile) , fotografia da film di terza categoria., 133 minuti di noia totale per raccontare la storia,(d'amore? d'amicizia? boh),  ambientata negli anni '70, di un 15 enne [...] Vai alla recensione »

sabato 19 marzo 2022
cabrubella

Tutto basato sui virtuosismi del regista, trama inesistente. Scenette di attori famosi (Sean Pann, Bradley Cooper) messi lì tanto per il nome.Bella colonna sonora e niente altro.

venerdì 29 aprile 2022
gianB747

Non so se e quale di tutte quelle candidature alla fine abbia vinto ma questo film ha vinto il mio personale Oscar, quello del film che mi ha fatto innevorsire di più e mi è piaciuto di meno degli ultimi cinque anni. Trama sconclusionata, con una serie di aneddoti e situazioni completamente slegate tra loro e poco credibili, un finale che dire scontato è dire poco, protagonisti [...] Vai alla recensione »

domenica 27 marzo 2022
Sergiolino63

Anderson, regista sopravvalutato, anche questa volta!  Film senza nè capo, nè coda, situazioni che non si intrecciano tra loro, dialoghi banali, nessun colpo di scena (tranne qualcuno prevedibile) , fotografia da film di terza categoria., 133 minuti di noia totale per raccontare la storia,(d'amore? d'amicizia? boh),  ambientata negli anni '70, di un 15 enne e di [...] Vai alla recensione »

domenica 20 marzo 2022
azuccoa

 Confesso di averlo scelto semplicemente per mancanza di alternative e un po' anche per quanto se ne parla, non che mi attirasse particolarmente a priori. Detto in due parole, storia di un amore sotto traccia, che alla fine riesce ad emergere. Due ore e dieci per una storia così, mi sembrano  eccessive.... Marginalmente ci sono anche altri contenuti, quali l'ebra [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 marzo 2022
goldy

Sicuramente avrò assistito a un capolavoro rivoluzionario, ma non me ne sono accorta e per ora mi sono solo fatta una scorpacciata di noia! Un terzo del pubblico in sala se ne è  andato dopo una mezzorettas circa.

lunedì 6 marzo 2023
temat825

Film sgangheratissimo ma con una sua poetica che, forse, rende funzionale anche la sgangheratezza. Io ho più di 60 anni e questo film, in modo inatteso ma meglio di tanti altri, mi ha fatto riassaporare con struggente nostalgia la folle caoticità che è l'essenza stessa della giovinezza. A lungo indeciso sulla quarta stella, alla fine decido per 3 (ma il mio giudizio è [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 novembre 2022
Clarainthesky

Ci vorrebbero più registi come p.t.anderson. Ogni film un grande film!

domenica 10 luglio 2022
chansgiardinier

133 minuti passati a cercare "il filo nascosto" di questa storia non sono bastati per trovarlo. Per fortuna nel cinema all'aperto dove lo abbiamo visto soffiava una leggera brezza che ha reso il tutto più sopportabile. Ad un certo punto è persino saltato l'audio e per mezz'ora abbiamo avuto la possibilità di abbandonare il ring gettando la spugna.

domenica 15 maggio 2022
Pietro Passaro

“V’è una nostalgia nelle cose che non ebbero mai un cominciamento” e un rimpianto, aggiungerei, in quelle che si compirono. La camera, quasi fluttuando, segue la sospesa danza dei protagonisti: e il cuore delle cose è la periferia delle stesse, in una Hollywood appena sfiorata di un’età invissuta. Se non altro questo: attraverso la constatazione, il ricordo.

domenica 20 marzo 2022
Antonio Miredi

Se si hanno dei dubbi riguardo all’amare, basta, nel peso dell’assenza, verificare quanto si è disposti a correre o rincorrere per l’incontro. Gary Valentine è un quindicenne grassottello e brufoloso, un po’ sbruffone ma abbastanza sicuro di sé, attore carismatico in una compagnia di ragazzi, con uno spiccato senso imprenditoriale degli affari. Alana Kane ha ben dieci anni di più, insoddisfatta e [...] Vai alla recensione »

sabato 9 aprile 2022
stefano73

L'ambientazione di una particolare area della Contea di Los Angeles, nel dettaglio la San Ferdinando Valley del 1973 rende la vicenda interessante. Per il resto la storia d'amore dei due protagonisti diventa deboluccia nel susseguirsi delle vicende anche se a ben vedere sono molto teneri e puliti. Non ci si annoia anche se la storia perde un pò di credibilità nella sfrontatezza [...] Vai alla recensione »

mercoledì 13 aprile 2022
Luca Scialo

Los Angeles, inizio anni '70. Il 15enne Gary Valentine (Cooper Hoffman), durante le foto per l'annuario scolastico incontra Alana Kane (Alana Haim), 25enne assistente fotografa. I due si attirano e si respingono, mossi dalle pulsioni della loro età e da una società in grande fibrillazione. Tra divi del cinema - Jon Peters (Bradley Cooper), Jack Holden (Sean Penn), Lucy Doolittle (Christine Ebersole) [...] Vai alla recensione »

sabato 9 aprile 2022
stefano73

L'ambientazione di una particolare area della Contea di Los Angeles, nel dettaglio la San Ferdinando Valley del 1973 rende la vicenda interessante. Per il resto la storia d'amore dei due protagonisti diventa deboluccia nel susseguirsi delle vicende anche se a ben vedere sono molto teneri e puliti. Non ci si annoia anche se la storia perde un pò di credibilità nella sfrontatezza [...] Vai alla recensione »

martedì 22 marzo 2022
Iscarioth

Un film da tre stelle, che di più non si potrebbe. Nella città più grande degli States, di base corrono tutti. Gli uni verso, spesso con e talvolta contro, gli altri. Il film dura due ore che sembrano quattro e fa temere possano essere otto. I peronaggi però sono piacevoli e le scene, a modo loro ben scritte, strappano più di un sorriso.

sabato 9 aprile 2022
stefano73

L'ambientazione di una particolare area della Contea di Los Angeles, nel dettaglio la San Ferdinando Valley del 1973 rende la vicenda interessante. Per il resto la storia d'amore dei due protagonisti diventa deboluccia nel susseguirsi delle vicende anche se a ben vedere sono molto teneri e puliti. Non ci si annoia anche se la storia perde un pò di credibilità nella sfrontatezza [...] Vai alla recensione »

domenica 20 marzo 2022
athos

Un buon film dove l'ambientazione anni '70 è pressochè perfetta. Per il resto la storia si perde tra rincorse, personaggi sopra le righe e il finale che non diciamo. Mi aspettavo di più. Ormai ho imparato (non solo per quanto concerne il cinema) a diffidare degli osanna e alleluia. Al confronto con il monumentale Magnolia, Licorice Pizza è una buona distrazione. Vai alla recensione »

domenica 20 marzo 2022
joecondor

Bel film colori,i 2 interpreti ,vestitti tutto originale e bello un film frizzante magnificamente interpretato da 2 promettenti giovani,,,,lui con quella faccia da bambacione 15enne lei un peperino di 25 anni da ridere

martedì 5 aprile 2022
Giovanni_B_southern

La giovinezza. I sogni. Le azioni sconclusionate. E poi i  Blood swet and tears oppure Clarence Carter come sottofondo. Che dire. Una chicca. Bello

martedì 5 aprile 2022
Giovanni_B_southern

La giovinezza. I sogni. Le azioni sconclusionate. E poi i  Blood swet and tears oppure Clarence Carter come sottofondo. Che dire. Una chicca. Bello

giovedì 17 marzo 2022
Galfo daniele rosario

Bel film.Mi piace come si può notare la psicologia dei personaggi.

FOCUS
FOCUS
lunedì 23 maggio 2022
Giuseppe Avico

Un incontro fortuito, un rapido scambio di battute e il retroscena di un flirt impacciato e ingenuo: così due ragazzi apparentemente diversi l’uno dall’altra intraprendono, senza saperlo, una lunga corsa che li allontana e li avvicina, in un mondo che sembra volerli insieme e poi di nuovo separati. Nell’universo caotico e affascinante di Licorice Pizza, disponibile in streaming su CHILI (dove si possono vedere gratuitamente anche i primi minuti del film) Paul Thomas Anderson rivela con grande sensibilità piccoli e indelebili frammenti della sua memoria, scompone i canoni della commedia romantica e approfondisce, con sincera spensieratezza, gli intrecci di un rapporto fuori dagli schemi e in continuo movimento.

Sulle note e sullo sfondo di una Los Angeles dei primi anni Settanta, Gary Valentine e Alana Kane si incontrano per la prima volta. Lui è un adolescente, un giovane attore vivace e intraprendente, lei ha venticinque anni e sembra già guardare alla vita con uno sguardo disincantato e maturo. Gary le dichiara subito il suo amore, Alana lo rifiuta e lui insiste, poi lei accetta un appuntamento. Lui avvia una nuova attività e Alana inizia a lavorare con lui. Lei trova un altro lavoro, lui si impegna in un nuovo progetto. In una lunga e quasi infinita estate, i due si respingono e si attraggono, si rincorrono, si perdono e si ritrovano mille volte.

Se è vero che gli amori giovanili spesso sono quelli più indimenticabili, è perché sotto alla semplicità e all’imprudenza si nasconde una verità autentica che forse il tempo e la maturità tendono ad offuscare. Nel mondo che Paul Thomas Anderson mette in scena, nel quale tutto si muove secondo una propria affascinante irrazionalità, Gary e Alana, già dal loro primo incontro, sembrano destinati a stare insieme. A muovere il loro particolare rapporto è proprio quell’istinto che nasce dall’essere giovani pur provando ad apparire più maturi e consapevoli: provare una sigaretta, avviare una nuova attività, lavorare per la campagna del candidato sindaco.

Gary e Alana non smettono mai di rincorrersi e di perdersi, di sfidarsi e di riconciliarsi e spesso a entrambi non servono neanche le parole. In un sottile e delicato gioco di sguardi e di gesti, con una telefonata in silenzio o con lo sfiorarsi le mani, i due riescono a comunicare molto di loro stessi.

La natura del loro rapporto impulsivo tende a condurre entrambi a innumerevoli incomprensioni e altrettanta empatia, quasi come in un gioco. E in questo gioco non c’è spazio per gli adulti. Questi, infatti, appaiono quasi come comparse all’interno del mondo che Anderson costruisce. Gli adulti vivono in uno strano oblio che li blocca tra la maturità e l’incoscienza, tra un vestito firmato e una corsa spericolata in moto, sembrando spesso loro i bambini della situazione.

Paul Thomas Anderson, attraverso i suoi protagonisti, fa vivere sullo schermo un determinato immaginario, molto probabilmente legato alla sua infanzia e alla memoria, più o meno idealizzata, di ciò che quell’America sembrava essere: un luogo in cui a rincorrersi, oltre ai due protagonisti del film, erano tanto le contraddizioni quanto la voglia sfrenata di realizzare i propri sogni, in un contesto culturale e sociale di grande cambiamento. Se i ricordi del regista rimbalzano da un lato all’altro della sceneggiatura, questo si riscontra anche nella struttura del film stesso, frammentaria e quasi episodica, in cui Anderson scompone e rielabora alcuni canoni di genere, su tutti quelli della commedia romantica e del racconto di formazione.

Con la cadenza ritmata ma allo stesso tempo discontinua di un vinile che passa da una traccia all’altra, Licorice Pizza vive dell’inventiva del suo regista e dei protagonisti che la esaltano, in un’atmosfera retrò affascinante e mai monotona. Questo anche grazie alle notevoli e spontanee interpretazioni di Cooper Hoffman e Alana Haim e di quelle sopra le righe e stravaganti di Sean Penn e Bradley Cooper.

Frasi
Ho incontrato la ragazza che sposerò...
Una frase di Gary (Cooper Hoffman)
dal film Licorice Pizza - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 20 ottobre 2022
Fulvia Degl'Innocenti
Famiglia Cristiana

Paul Thomas Anderson ci ha abituati a film eccentrici, evocativi più che narrativi. Come lo è Licorice pizza (il nome di una catena di negozi di dischi attiva fino al 1986), che è un omaggio a un'epoca mitica dal punto di vista dei costumi e della musica. Siamo nel 1973. Gary (l'esordiente Cooper Hoffman, figlio di un attore feticcio di Anderson, Philip Seymour Hoffman) è un quindicenne enfant prodige [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 maggio 2022
Gianluca Pelleschi
Gli Spietati

L'inizio è folgorante, quello che una volta si chiamava Grande Cinema: un raccordo di più long take non esibiti, che in pochi minuti inquadrano la situazione storica, Storica ed emotiva, introducono i protagonisti già sfumati e problematizzati, lasciando irrompere zone d'ombra, misteri, ipotesi mentre trovate visive sottilmente meta-cinematografiche (il gioco di specchi che mima e duplica il campo/controcam [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 aprile 2022
Alessia Astorri
Gli Spietati

Credeva che la protagonista del film portasse il suo nome, Alana: non aveva capito di esserne proprio lei l'interprete designata, nella San Fernando Valley in cui è cresciuta, proprio come il "Valley boy" nostalgico Paul Thomas Anderson. Era il 1973, tempo di finirla col Vietnam e di cominciare con la Guerra del Kippur, con la conseguente crisi energetica per cui anche la Ferrari di Bradley Cooper [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 aprile 2022
Filippo Zoratti
Gli Spietati

«Pettine? Specchietto?... Pettine? Specchietto?»: i protagonisti di Licorice Pizza si contemplano, si piacciono. Piacciono anzitutto a loro stessi, prima che agli altri. Si muovono con indistinta sicurezza e apparente consapevolezza in qualunque contesto, e si comportano come se conoscessero alla perfezione le regole d'ingaggio del gioco. Di qualsiasi gioco, si tratti di commercio o politica.

lunedì 18 aprile 2022
Ilaria Mainardi
Gli Spietati

Un capitolo de L'immagine-tempo di Deleuze fa riferimento ai cristalli. Secondo il filosofo francese, che ragiona su Bergson, il cristallo «non astrae il tempo [...] ne capovolge la subordinazione rispetto al movimento» (Gilles Deleuze, Cinema 2 - L'immagine-tempo, Ubulibri, 1989, p. 113). Il cristallo è capace di mostrare il tempo nelle sue due diramazioni fondamentali, quella del presente che passa [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 aprile 2022
Alessandro Ronchi
Gli Spietati

C'è una coppia di campi avversi e complementari in ogni cosa e quindi anche nel cinema: quello del dover essere, della correttezza, e quello del poter essere, della libertà. Il cinema di Paul Thomas Anderson si posiziona da subito nel secondo e continua, magnificamente, a presidiarlo. Sicuramente ci troviamo nel lato luminoso della sua filmografia perché, impermeabili al contesto, i protagonisti mettono [...] Vai alla recensione »

domenica 27 marzo 2022
Valerio Caprara
Il Mattino

Anni diversamente difficili, i quindici di Gary e i venticinque di Alana colti dalla cinepresa nel tempo perduto della San Fernando Valley: la stessa mega contea circondata dai rilievi delle Transverse Ranges a nord di Los Angeles dove è cresciuto il regista Paul Thomas Anderson. Il boy, adolescente grassoccio con foruncoli ci vive con la madre e il fratellino coltivando fantasiosi progetti di lavoro; [...] Vai alla recensione »

sabato 26 marzo 2022
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Alana e Gary, venticinque anni lei e quindici lui, si incontrano casualmente, approfondiscono la loro conoscenza tra un imprevisto e l'altro, e si rincorrono spensierati nella San Fernando Valley del 1973. Arrivato al suo decimo lungometraggio (contando anche il documentario "Junun" del 2015), Paul Thomas Anderson dà vita a uno splendido elogio filmico sull' amore in giovane età.

giovedì 24 marzo 2022
Fabio Canessa
Il Tirreno

Una sferzata di grande cinema, con la rievocazione della Los Angeles degli anni Settanta, attraversata di corsa da un attore quindicenne di spirito imprenditoriale e una venticinquenne ebrea di cui si è invaghito. Dietro la picaresca storia d'amore Anderson racconta ancora una volta l'America, stavolta quella della sua infanzia, fatta di giovani goffi e adulti mostruosi.

giovedì 24 marzo 2022
Matteo Galli
Close-Up

Chissà se questa volta Paul Thomas Anderson (1970) ce la farà a vincere un Oscar, dopo cinque tentativi a vuoto nell'arco di vent'anni? Il suo ultimo film, a quattro anni di distanza dall'eccellente Il filo nascosto (https://www.closeup-archivio.it/il-filo-nascosto), che porta il titolo a tutta prima indecifrabile, Licorice Pizza, di candidature ne vanta tre: miglior film, miglior regista e migliore [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 marzo 2022
Gianni Canova
Duels.it

Come se un fan americano di François Truffaut avesse voluto rifare American Graffiti ambientandolo però negli anni Settanta (nel 1973, per la precisione) invece che nel decennio precedente in cui si svolgeva il cult movie di George Lucas (uscito sugli schermi, per altro, proprio nel 1973). Si respira una strana aria da nouvelle vague, in questo piccolo gioiello dell'autore di Magnolia, Il petroliere [...] Vai alla recensione »

domenica 20 marzo 2022
Fabio Vittorini
Duels.it

Non è subito chiaro, ma a mano a mano che gli itinerari dei protagonisti di Licorice Pizza si moltiplicano, si rincorrono e si dilatano, a mano a mano che cresce in noi la percezione che quello che stiamo guardando è un racconto a incastro, ci rendiamo conto che la mappa del mondo inventato nel suo nono film da Paul Thomas Anderson, che lo ha scritto, prodotto (insieme a Sara Murphy e Adam Somner), [...] Vai alla recensione »

domenica 20 marzo 2022
Fabio Ferzetti
L'Espresso

È una storia d'amore e di velocità. Le velocità così diverse, ma alla fine magicamente sincrone, di Alana e Gary, 25 anni lei, 15 lui (sì, avete letto bene). È un film ambientato nella San Fernando Valley del 1973, accanto a Hollywood. Anche se usa il cinema come tutte le mitologie dell'epoca: non per citare, riassemblare e pantografare, come farebbe un qualsiasi Tarantino, ma per creare un mondo sempre [...] Vai alla recensione »

domenica 20 marzo 2022
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Specchiarsi e rincorrersi mentre il vortice della vita gira come una «pizza di liquirizia», ovvero il nome in gergo del disco in vinile, ripreso nel titolo anche come omaggio a una catena di negozi musicali californiana dei primi anni Settanta. È proprio lì, nei dintorni di Hollywood, che va in scena l'infinito cercarsi e sfuggirsi a vicenda di due giovani innocenti, quasi giocassero a nascondino nel [...] Vai alla recensione »

sabato 19 marzo 2022
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Attenzione. Attenzione. Siamo in zona rossa: se non vi piace "Licorice Pizza", è il cinema che proprio non vi piace. L'ultimo film di Paul Thomas Anderson - già molto ammirato e amato per "Magnolia" (come fa piovere lui le rane dal cielo, nessuno mai), per "Il petroliere", per "Boogie Nights" e per "Ubriaco d'amore" - è un incanto. Un incanto e basta, tutto da godere.

sabato 19 marzo 2022
Emanuele Sacchi
L'Osservatore

La filmografia irregolare e discontinua di uno dei pochi registi universalmente investiti da un'aura sacrale di autorialità approda infine a una continuità quasi autoreferenziale. Per chi conosce le atmosfere di Paul Thomas Anderson, il suo modo di riprendere Los Angeles e gli anni '70, Licorice Pizza è un ritorno a casa. Confortevole e rassicurante quanto il precedente lì filo nascosto era disturbante [...] Vai alla recensione »

sabato 19 marzo 2022
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

L'amore va di corsa. Anche in quel continuo, lento, inesorabile, rincorrersi, l'amore va di corsa. Perché mica c'è tempo da perdere. Nemmeno quando il tempo è già passato. Oppure è eterno, o semplicemente non esiste: come quello del cinema. Come quello dei ricordi. E' appeso a un bacio non dato, aggrappato alla speranza (o alla certezza?) dell'inevitabile, l'ultimo film, pop, seducente e irresistibilmente [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 marzo 2022
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Gli "American Graffiti" di Paul Thomas Anderson, spostati di oltre un decennio. E con il simulacro del suo attore feticcio, il figlio di Philip Seymour Hoffman, Cooper. Un film di una leggerezza e di una giocosità tale da riuscire a nascondere la profondità dello sguardo sul cinema, la cultura americana degli anni '70, quell'essere giovani e di belle speranze che finiscono in fretta dopo il Vietnam. [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 marzo 2022
Maria Lombardo
La Sicilia

Anche un amarcord di grandi film in uno show di cinema nel cinema con star quali Sean Penn, Tom Waits e Bradley Cooper. E' solo uno degli aspetti più affascinanti di "Licorice pizza" di Paul Thomas Anderson. Siamo negli States anni Settanta. Una storia di formazione? Anche ma piuttosto una storia dell'American dream in cui sono immersi due ragazzi, Alana e Gary, che crescono, corrono e si innamorano [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 marzo 2022
Andrea Giordano
La Provincia di Como

Il potere dell'America e la corsa al petrolio di fine Ottocento, il mondo del porno, o di una moda senza tempo e sofisticata, quello ispirato parzialmente a Scientology, sconfinando poi nel grottesco-epico. Volti e titoli: "Il petroliere", "Boogie Nights", "The Master", "Magnolia", "Il filo nascosto". E adesso "Licorice Pizza" (in sala dal 17 marzo con Eagle Pictures), un'altra Hollywood da raccontare [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 marzo 2022
Peter Bradshaw
The Guardian

Come titolo per questa pastorale californiana nella soleggiata costa ovest degli anni settanta, Licorice Pizza funziona molto bene. Era il nome di una catena di negozi di dischi, ormai chiusa. Sarebbe stato bello se fosse stato un titolo inventato, ma no, esisteva già prima. Anche se il film stesso ondeggia tra realtà e allucinazione indotta dalla nostalgia.

giovedì 17 marzo 2022
Stefano Giani
Il Giornale

Alana e Gary sono adolescenti e s'innamorano con la sfrontatezza dell'età. Sullo sfondo dell'estate del '73 a San Fernando Valley, giochi e schermaglie tra ragazzi si intrecciano alla cornice musicale - a questa fa riferimento il titolo che riecheggia uno storico negozio di dischi californiano - di gran lunga la parte migliore di un film dedicato a chi ha fatto dell'adolescenza un mito.

giovedì 17 marzo 2022
Antonio Monda
La Repubblica

I grandi artisti si riconoscono anche nelle opere piccole: è quello che ho pensato vedendo Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson, una gemma che non pretende di avere la grandiosità di Magnolia e Il petroliere, il virtuosismo di Boogie Nights e Vizio di forma o l'attrazione per personaggi ambigui di The Master e Il filo nascosto. Ma basta il dialogo iniziale trai due protagonisti, magistrale per costruzione [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2022
Alessandra De Luca
Avvenire

Il 15enne Gary Valentine, che sin da piccolo ha fatto l'attore, si innamora di Alana Kane nella San Ferdinando Valley del 1973 ed è sicuro che un giorno la sposerà. Alana ha diversi anni più di Gary e non vuole saperne del ragazzo, ma le avventure vissute insieme, crescendo e correndo da una parte all'altra della città, alle prese con un'azienda di materassi ad acqua, trasformeranno la loro amicizia [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2022
Alessandra Levantesi
La Stampa

Quando si pensa a Paul Thomas Anderson vengono in mente opere dense come Il petroliere o The Master, ma è all'Anderson di quella deliziosa commedia sentimentale che è Ubriaco d'amore cui si deve far riferimento per Licorice Pizza, in corsa all'Oscar in tre principali categorie (film, regia e copione). Ambientata nella San Fernando Valley del 1973, la storia vede protagonista Gary ( Cooper Hoffman, [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2022
Francesco Alò
Il Messaggero

San Fernando Valley, 1973. Nella zona a nord di Los Angeles, considerata più hippie e spensierata, si incontrano la venticinquenne Alana e il quindicenne Gary. «Ho appena conosciuto la ragazza che sposerò» dice lui gasato agli amici mentre lei, inorridita, risponde: «Non ti dico dove abito maniaco». Eppure Gary insiste e i suoi modi sono così buffi e cavallereschi che Alana comincia ad apprezzarne [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2022
Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

Spalmato sul fotogramma immenso del 70mm, il paesaggio dei volti, in primo piano ravvicinato, che si alterna a lunghissimi movimenti di macchina che accompagnano i personaggi, assecondando le verticali interminabili dei boulevard della San Fernando Valley, Licorice Pizza è a happy film - un film felice. Spensierato nel ritmo, nell'intimità affettiva dello sguardo sui personaggi, nella familiarità indistinta [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2022
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Gary è un quindicenne ancora con i brufoli quando conosce Alana, che ha una decina d'anni in più. Potrebbe essere la sua sorella maggiore, non fosse che Gary ha la sensazione di amarla già. Ci vuole un attimo per capirlo, così come non ce ne vogliono di più per intuire dove e in quale decennio ci troviamo. Non serve sapere altro, se non che ci troviamo di fronte a un film che accende la vita nel suo [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2022
Marina Visentin
Cult Week

San Fernando Valley, 1973. Gary (Cooper Hoffman) è un ragazzino intraprendente e un po' sbruffone, Alana (Alana Haim) una venticinquenne ironica e indipendente. Lui si innamora all'istante, lei lo guarda con la condiscendenza della ragazza più grande. Lui la insegue, lei fugge, lui la raggiunge, lei si smarca, lui immagina i modi più assurdi per fare soldi (dai materassi ad acqua ai flipper), lei tiene [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 marzo 2022
Daniele De Angelis
Cineclandestino

Mancava probabilmente un tassello, al mosaico sentimentale imbastito da Paul Thomas Anderson nel corso della propria filmografia. Dopo l'amore salvifico, contrastato e minacciato messo in scena nel geniale Ubriaco d'amore (Punch-Drunk Love, 2002) e quello intenso, adulto e problematico illustrato in modo sublime ne Il filo nascosto (Phantom Thread, 2017) era come se si avvertisse l'assenza di una sorta [...] Vai alla recensione »

martedì 15 marzo 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Giuro che è andata così. Vedendo "Licorice Pizza" in un'ansiogena proiezione per la stampa, ormai due mesi fa, dicevo tra me e me: "Ma guarda come assomiglia a Philip Seymour Hoffman questo giovane attore protagonista". Ignoravo che fosse proprio il figlio dell'attore scomparso: l'ho scoperto leggendo i titoli di coda e bisogna riconoscere che l'oggi diciottenne Cooper Hoffman è davvero bravo, intonato [...] Vai alla recensione »

martedì 15 marzo 2022
Roberto Manassero
Cineforum

Alana e Gary, i due protagonisti di Licorice Pizza, lei venticinquenne senza un vero lavoro e soffocata da una famiglia invadente, lui quindicenne, attore ragazzino e con un innato spirito imprenditoriale, sono creature vive, conflittuali, agitate, in costante movimento eppure inchiodate al loro aspetto sempre identico - lei agile, nervosa a suo modo seducente, lui goffo e ingenuo ma già adulto.

martedì 15 marzo 2022
Ilaria Feole
Film TV

«Ora che ci siamo incontrati, avresti niente in contrario se non ci vedessimo mai più?». Lo diceva un personaggio di Magnolia (e le faceva eco Aimee Mann in colonna sonora), ma potrebbe dirlo ogni protagonista di Paul Thomas Anderson, combattuto tra l'incontro fatale con un'anima gemella o rivale e la voglia di fuggire da un legame che terrorizza: vale per Sydney e il figlio putativo John, per Adam [...] Vai alla recensione »

domenica 13 marzo 2022
Ada Guglielmino
NonSoloCinema

Nono lungometraggio del cinquantunenne regista californiano Paul Thomas Anderson, nato e cresciuto nella californiana San Fernando Valley, dove il film è ambientato e girato, Licorice Pizza cambia completamente registro dai precedenti film dell'autore: non più l'avidità de Il Petroliere, la complessità de Il filo Nascosto o le paranoie di The Master.

lunedì 7 marzo 2022
Alvise Mainardi
NonSoloCinema

Nonostante Il filo nascosto sia stato uno dei film meno apprezzati e forse più fraintesi di Paul Thomas Anderson, l'attesa per Licorice pizza, arrivato sugli schermi quasi cinque anni dopo, ha rasentato un livello mai sfiorato per quanto riguarda speculazioni e aspettative. La produzione e le strategie di distribuzione hanno subito un fisiologico rallentamento ma la decisione di non presentarlo in [...] Vai alla recensione »

martedì 1 marzo 2022
Alessandra De Luca
Ciak

ll quindicenne Gary Valentine, che sin da piccolo ha fatto l'attore, si innamora di Alana Kane nella San Ferdinando Valley del 1973 ed è sicuro che un giorno la sposerà. La differenza di età tra i due (Alana ha diversi anni più di Gary) è all'origine della diffidenza della ragazza, ma le avventure vissute insieme, crescendo e correndo da una parte all'altra della città, alle prese con un'azienda di [...] Vai alla recensione »

martedì 1 marzo 2022
Giona A. Nazzaro
Rumore

Quando Paul Thomas Anderson non flette i muscoli si rivela il regista inarrivabile che in effetti è. Licorice Pizza potrebbe ambire alla palma del miglior film sin qui realizzato dal nostro. Abbandonandosi a un piacere del racconto irresistibile, che lo libera dall'ansia di prestazione manifestata con II Filo Nascosto o The Master, Anderson crea un romanzo salingeriano per immagini in grado di evocare [...] Vai alla recensione »

martedì 25 gennaio 2022
Cristiana Astori
Asbury Movies

Quando il quindicenne Gary Valentine, giovane attore prodigio, incontra Alana Kane, assistente del fotografo scolastico, ne resta abbagliato: poco importa se la ragazza ha dieci anni più di lui ed è perplessa dalle sue avances: con il candore spavaldo dell'età, Gary è convinto di aver conosciuto la futura moglie e determinato a fare di tutto perché ciò accada.

giovedì 20 gennaio 2022
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Era la prova del nove - i lungometraggi in un quarto di secolo - e il sommo Paul Thomas Anderson non l' ha fallita: Licorice Pizza è un gioiello. Nella forma cinematografica, nella sostanza vitale, nell' educazione sentimentale: boy-meets-girl per genere, American Graffiti e il primo Woody Allen, i Goonies e l' ultimo Quentin Tarantino per prossimità, sopra tutto, il genio di PTA (Magnolia, The Master, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 19 gennaio 2022
Raffaele Meale
Quinlan

"When people say, you're not my kind / And that your clothes are out of line / And that your hair isn't combed all the time / You're not real pretty but you're mine", cantano Sonny e Cher in But You're Mine, mentre David Bowie con Life on Mars? risponde idealmente "But the film is a saddening bore / For she's lived it ten times or more". Anche Gary e Alana, probabilmente, troverebbero noioso un film, [...] Vai alla recensione »

martedì 18 gennaio 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Alla fine, sono sempre affari di famiglia. Perché il cinema di Paul Thomas Anderson continua a mostrare dei legami tra i personaggi che sono sanguigni anche se non legati da nessuna parentela. I padri di Magnolia e Il petroliere sono diventati figure assenti nel caso di Gary o sfocate in quello di Alana, anche se la ragazza all'inizio deve quasi scappare da lui dopo che è rientrata tardi e rifugiarsi [...] Vai alla recensione »

martedì 11 gennaio 2022
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Che cosa rappresenta l'amore per Paul Thomas Anderson? Ossessione per il gioco (Sidney), fisicità sfrenata (Boogie Nights - L'altra Hollywood), ricerca di redenzione (Magnolia), difficoltà nel relazionarsi (Ubriaco d'amore), delirio capitalista (Il petroliere), oppressione (The Master), la fine di un'epoca (Vizio di forma), controllo ossessivo dell'altro (Il filo nascosto).

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mercoledì 8 giugno 2022
 

Il primo amore tra Alana e Gary che crescono, corrono e si innamorano nella San Fernando Valley. Vai all’articolo »

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mercoledì 16 marzo 2022
Fabio Secchi Frau

Il regista americano torna al cinema con Licorice Pizza, ambientato nella San Fernando Valley degli anni '70. Al cinema. Vai all'articolo »

TRAILER
giovedì 23 dicembre 2021
 

Regia di Paul Thomas Anderson. Un film con Bradley Cooper, Ben Stiller, Sean Penn, Skyler Gisondo, Maya Rudolph. Da giovedì 3 febbraio al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
venerdì 21 gennaio 2022
 

Il nuovo film di Paul Thomas Anderson con Bradley Cooper, Ben Stiller e Sean Penn. Vai all'articolo »

TRAILER
lunedì 27 settembre 2021
 

Un film con Bradley Cooper, Ben Stiller e Sean Penn. Guarda il trailer »

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