Gli appassionati di giardini zen le conoscono molto bene: le lanterne giapponesi non hanno solo uno scopo decorativo, ma tradizionalmente hanno significati storici e spirituali molto profondi. Osserviamoli nel dettaglio.
Le origini:
Le lanterne sono state introdotte dai monaci buddisti in Corea e Giappone come altari di preghiera. La lanterna simboleggia l’illuminazione religiosa, cioè la profonda comprensione dello spirito e le parole di sutra, come vuole la tradizione religiosa buddista.
Dal punto di vista spirituale la lanterna simboleggia il luogo sicuro, quel posto in cui lo spirito guida può riposarsi durante il viaggio, appunto, spirituale.
Ma la lanterna non è legata solo alla religione: durante la guerra le lanterne venivano usate per calmare la collera degli spiriti dei combattenti uccisi. In sostanza venivano accese con lo scopo di impedire agli spiriti delle vittime di perseguitare l’uccisore.
Al giorno d’oggi le lanterne vengono usate anche per commemorazione dei morti. Molto spesso in questo caso si tratta di lanterne galleggianti o di quelle volanti che vengono lanciate in acqua o in aria per commemorare il defunto accompagnate da un messaggio di speranza. La speranza è quella che lo spirito della persona defunta sia accompagnata dalla luce eterna.
Nei giardini Zen la lanterna viene usata per illuminazione. La tradizione è stata iniziata dal maestro del tè Sen-No- Rickyu che usava le lanterne per illuminare la cerimonia del te. All’interno del giardino giapponese la lanterna ha una doppia funzionalità: ornamentale e spirituale. La lanterna simboleggia un punto di arrivo non scontato, viene infatti installata nelle zone meno visibili del giardino e indica un cammino interiore.
Una buona lanterna giapponese è realizzata in più parti, con blocchi separati forgiati da mani esperte e ricchi di dettagli. Più i dettagli sono accurati e più la lanterna è pregiata. È molto importante che la lanterna sia costruita in blocchi, perché significa che è tradizionale. Infatti la vera lanterna è originariamente in legno e poi, col passare dei secoli, è diventata in pietra. Esistono anche vecchi altari con lanterne composte da una serie di pietre sovrapposte, prive di fregi, che fanno passare una luce soffusa e leggera.