LADISLAO II Jagellone, re di Boemia, II anche come re di Ungheria in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

LADISLAO II Jagellone, re di Boemia, II anche come re di Ungheria

Enciclopedia Italiana (1933)

LADISLAO II Jagellone, re di Boemia, II (Ulászló II) anche come re di Ungheria, da non confondere con l'altro Ladislao II (v.) della famiglia degli Arpád (László II: 1161-1162)

Ernesto Sestan

Nacque il 1° marzo 1456, morì il 13 marzo 1516. Figlio di Casimiro re di Polonia e di Elisabetta, figlia dell'imperatore Alberto II d'Asburgo e sorella di Ladislao Postumo. Morto quest'ultimo (1457), Casimiro pensò di proporre il proprio figlio come legittimo erede delle corone di Boemia e di Ungheria, già dei Lussemburgo e ora usurpate da Giorgio di Poděbrady e da Mattia Corvino. Effettivamente riuscì che gli stati boemi, vivente ancora il Podĕbrady, ne lo designassero successore. Ma, morto costui (22 marzo 1471), i Boemi non si mostrarono unanimi: si venne a una doppia elezione: la maggioranza elesse, a Kutná Hora (Kuttenberg), Ladislao (27 maggio 1471); la minoranza, ritiratasi a Jihlava (Iglau), Mattia Corvino. Insieme col padre, fece una disgraziata spedizione per riavere la Moravia. S'interpose la S. Sede a fare la pace. Non si venne però a capo di nulla, specialmente per l'intransigenza di Mattia, che attraverso la dignità reale di Boemia pretendeva di aver diritto al voto nel collegio dei principi elettori dell'impero. Per iniziativa di Alberto, margravio di Brandeburgo, si venne preparando una lega antiungherese. Ma aperte le ostilità, L. fu ancora una volta vinto da Mattia (fine 1474). Nel luglio 1479 si faceva la pace: ambedue mantenevano il titolo di re di Boemia, Mattia però senza annessa dignità elettorale. I rapporti fra i due re furono da allora oltremodo intimi. Morto Mattia fu proclamato re d'Ungheria (11 giugno 1490).

Uomo poco energico, lasciò che un esercito cristiano, raccolto nella bassa Ungheria per muovere contro i Turchi, si sbandasse dappertutto menando stragi e rapine. Anche in Boemia il suo governo fu conciliante verso le varie tendenze politiche e religiose, meno che verso gli eretici dichiarati. Nel 1502 sposò Anna di Foix, da cui ebbe nel 1504 Anna, subito promessa sposa a Ferdinando d'Austria, e nel 1506 Luigi.

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