in

La strana coppia Bonino-Renzi vara la lista “Stati Uniti d’Europa”. E Calenda corre (e rischia) da solo

3′ di lettura

Alla fine, dopo aver iniziato la campagna elettorale “Al Centro” in solitaria più per scaramanzia che per convinzione, Matteo Renzi c’è riuscito: la lista di scopo “Stati Uniti d’Europa” lanciata dalla storica leader radicale Emma Bonino il 24 febbraio scorso sì farà anche senza Azione di Carlo Calenda, che continua a porre il suo fermo veto ad una nuova iniziativa politica con Renzi dopo il fallimento fragoroso del Terzo polo (quasi 8% alle politiche del 2022).

Sì alla lista “Stati Uniti d’Europa” con 5 simboli

Alle europee dell’8-9 giugno ci sarà dunque la novità di un’unica lista con la scritta “Stati Uniti d’Europa” che fa riferimento alla macroniana Renew Europe e che avrà dentro i simboli dei partiti aderenti: Più Europa, la renziana Italia Viva, i Libdem di Andrea Marcucci, i socialisti di Enzo Maraio e i pan-europei di Volt. Oggi ci sarà l’annuncio ufficiale, nei prossimi giorni i dettagli sulle candidature. Bonino dovrebbe candidarsi come capolista nel Nord Ovest, anche se i suoi spingono per più candidature.

Loading…

E ora Renzi valuta il passo di lato: no alla candidatura

Mentre Renzi sta a questo punto valutando il suo passo indietro, o meglio di lato, magari in cambio di qualche candidatura in più per i suoi: messo in sicurezza il suo piccolo partito, che rischiava una pessima performance in solitaria, chi glielo fa fare di “contare” i voti delle preferenze su di sè? Tanto più che l’accordo iniziale preso dai partecipanti alla convention di lancio della lista di scopo era proprio quello di non candidare i leader dei partiti e/o i parlamentari che non avessero intenzione di trasferirsi a Strasburgo. Diverso il discorso per Bonino, che non è parlamentare (fu battuta al collegio uninominale del Senato proprio da Carlo Calenda…) e che non ha l’incarico di segretaria di Più Europa, incarico ricoperto da Riccardo Magi.

La soddisfazione del segretario di Più Europa Magi: «Noi la vera novità»

Proprio Magi, assieme a Benedetto Della Vedova e a Marco Taradash, è stato uno dei più convinti sostenitori del progetto. Evidente la sua soddisfazione alla vigilia della sigla dell’accordo: «Sono convinto che se riusciremo a dare vita a questa lista – dice il segretario di Più Europa non rinunciando a un pizzico di scaramanzia in corner – sarà la vera novità di queste europee e potrà raccogliere il consenso di tutti coloro che sono convinti che serva mettere al centro il tema dell’Europa e di un salto di qualità nell’integrazione politica europea verso gli Stati Uniti d’Europa e di un salto di qualità nell’integrazione politica europea verso gli Stati Uniti d’Europa. È l’urgenza più pressante per governare le grandi questioni che il mondo ci pone davanti». Per altro in Più Europa sono convinti che il presidente Federico Pizzarotti, che tra i due litiganti dell’ex Terzo Polo avrebbe preferito l’accordo con Calenda invece che con Renzi, alla fine non strapperà e forse accetterà anche di candidarsi.

Cartello elettorale o futura terza gamba del centrosinistra?

Sulla carta la nuova lista supera abbondantemente la soglia del 4%, incerta invece per Azione da sola, e può contendere terreno al Pd attraendo il voto dei “riformisti” delusi dalla linea Schlein. Resta da vedere se il cartello elettorale avrà un seguito politico, se insomma potrà nascere una terza gamba del centrosinistra in vista delle prossime elezioni politiche. Ma il 2027 è lontano, intanto si parte. E Renzi mette in sicurezza Italia Viva lasciando solo Calenda, che aveva scommesso sul fallimento dell’iniziativa.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


Tagcloud:

Animali domestici, boom (anche di assicurazioni): 7 consigli prima di scegliere

Multe e sospensione dei crediti: così cambia il superbonus | Le novità