Europa League: Roma in 10 per un'ora vince e vola in semifinale, Milan ko - La Stampa

Rinnovo e qualificazione da sogno. Sotto una pioggia primaverile gelida ma gonfia di emozioni, De Rossi si costruisce una notte perfetta regalando alla sua Roma la quinta semifinale consecutiva (una in Champions, tre in EL e una in Conference League). Lo fa con il suo timbro tattico, superando per 2-1 un Diavolo tramortito dopo una manciata di minuti e incapace di reagire con ordine, povero di idee, a tratti sfilacciato e spesso in balia della strategia tattica adottata dal tecnico giallorosso. Se per l'ex Capitan Futuro l'avventura a Roma si allungherà almeno per altre due stagioni (il rinnovo annunciato a poche ore dal match è ancora tutto da firmare), la sconfitta dell'Olimpico, che fa il paio con quella di San siro, sembra accelerare l'addio in panchina di Pioli tradito dalle sue stelle, a partire da Leao, ancora una volta abulico e poco incisivo, scollegato e a tratti avulso dal gioco come era accaduto già nella gara di andata.

Chissà se un eventuale successo sull'Inter nel derby di lunedì prossimo che può consacrare i nerazzurri campioni d'Italia, potrà mai cambiare le sorti del tecnico emiliano, che non è riuscito a dare una scossa ad una squadra che sotto di due reti dopo una ventina di minuti per le reti di Mancini e Dybala, ha giocato per oltre un'ora in superiorità numerica per l'espulsione di Celik. Non sono bastati cinque attaccanti per provare a sfondare il muro di una Roma, attenta, coriacea, diligente nei reparti, stretta tra le linee e piena di cuore e coraggio. Per De Rossi una notte da sogno, per Pioli una da incubo, gonfia di amarezza. Il Diavolo si sveglia troppo tardi con Gabbia che di testa fa centro all'86' quando ormai si era capito che abusare sul numero degli attaccanti non aveva fatto altro che ridurre la spinta di una macchina già ingolfata. Ora oper la Roma cui sono i campioni di Germania del Bayer Leverkusen sulla strada verso la finale. Una corazzata ma questa Roma di De Rossi nulla sembra precluso. Il tecnico giallorosso punta ancora su El Shaarawy titolare, conferma Smalling in difesa mentre a centrocampo Bove prende il posto di Cristante squalifcato. Pioli lascia fuori Reijnders che cede il posto a Musah in coppia a centrocampo con Bennacer. Torna Tomori, davanti Pulisic, Giroud e Leao. Il tecnico rossonero chiede subito pressione alta, Musah gioca a tutta fascia per provare a cercare spazi trovando però una Roma molta attenta in copertura con linee strettissime che obbligano Leao ad arretrare diversi metri per avere palloni. La Roma fatica ad affacciarsi nell'area rossonera ma al primo affondo, sotto una pioggia battente, fa centro: Pellegrini, calcia dal limite dell'area con un tiro a giro che colpisce il palo, la palla finisce sui piedi di Mancini che a centro area tutto solo deve soltanto depositarla in rete. Il difensore giallorosso replica così il gol dell'andata a San Siro e dedica la rete a Mattia Giani, il 26enne del Castelfiorentino, fratello del compagno della sorella del giallorosso, scomparso lunedì scorso dopo aver accusato domenica un malore durante una partita con il Lanciotto.

Mancini visibilmente commosso mostra una maglia nera con la scritta 'Ciao Mattia, per sempre con noi'. Il Milan reagisce subito e al 19' sfiora il pareggio con Loftus-Cheek con un tiro di potenza che rimbalza sull'erba bagnata e si stampa sulla traversa, segnale di una serata storta per il Diavolo che dopo una manciata di minuti subisce il raddoppio. Lukaku in accelerazione sulla fascia estra resiste alla spallata di Gabbia, serve in mezzo all'area dove il centrale rossonero prova a spazzare ma il pallone è intercettato da Dybala che con precisione chirurgica infila dal limite nell'angolo più lontano. Per la squadra di De Rossi il match si mette in discesa ma al 31' un'entrata scomposta di Celik su Leao, lascia in 10 i giallorossi che due minuti prima hanno dovuto fare a meno di Lukaku (problema ad un ginocchio, al suo posto Abraham), uscito dal campo per infortunio. E' un Diavolo ferito, pieno di buona volontà ma incapace di graffiare, che prova a risollevarsi più con i nervi che con il gioco. Loftus Cheek ha un'altra buona chance colpendo di testa a centro area con forza trovando però la respinta del muro giallorosso. Con la Roma in inferiorità numerica De Rossi è costretto a rivoluzionare il suo assetto tattico, scarificando la seconda punta Dybala ed inserendo Llorente, con l'obiettivo di aumentare la protezione difensiva e a centrocampo e arginare gli assalti dei rossoneri, Pioli cambia Bennacer con Jovic per dare maggiore sostanza ma è tutta la squadra che deve muoversi in sintonia per cercare di chiudere con ancora maggiore insistenza la Roma nella propria metà campo e riaprire il match.

Nella ripresa dentro Reijnders e Chukwueze al posto di Calabria e di Loftus-Cheek, troppo incerto in fase di copertura. E' un Milan tutta a trazione anteriore che alza il ritmo mentre la Roma tende a rallentare, a contenere e cercare fallo per alzare il baricentro e tenere il Diavolo il pi+ù lontano possibile dall'area. Nonostante l'uomo in meno la Roma, che non marca più a uomo, si sforza a pressare alto per dissinescare la spinta rossonera. Pulisic ci prova con un tiro da limite fuori bersaglio, leao sugli esterni sbaglia troppi palloni di appoggio a centrocampo, Maignan si sbraccia con i compagni che vede troppi sfilacciati e poco decisi in fase di disimpegno. La Roma si limita ad affondi in contropiede (ottima chance per Spinazzola che calcia forte su Maignan da buona posizione dopo un contropiede innescato da un colpo di tacco di pellegrini). con De Rossi che dalla panchina chiede calma, equilibrio, compattezza e un lavoro extra a Bove per tenere saldo il centrocampo. Abraham al 65' spreca sotto porta il colpo del match point lasciando al Milan la possibilità di credere ancora nella rimonta gettando nella mischia cinque attaccanti (dentro anche Okafor e Florenzi per Pulisic e Musah). Ma è un Diavolo che gioca in solitaria, che si affida solo ad azioni individuali. La Roma risponde con Sanches per uno stremato quanto prezioso Bove e ad Angelino per uno sfiancato Pellegrini. Il Diavolo non smette di provarci, firma la rete del 2-1 con Gabbia di testa all'85 su cross di Leao. Ma è un lampo in una notte troppo scura per i rossoneri. La Roma fa festa e sogna in grande.

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