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In una delle scene più drammatiche di “Titanic”, il film dei record di James Cameron, dopo il naufragio dell’immenso transatlantico, quando le scialuppe sono ormai lontane, Jack e Rose riescono ad aggrapparsi ai resti di un’elegante porta in legno, usata come zattera di fortuna. Ma non c’è posto entrambi: è Rose a salire, mentre Jack consapevole di non poter sopravvivere alle acque gelide dell’Atlantico, le promette una vita lunga e felice, prima di sparire inghiottito dai fondali.

Dal 1997, anno di uscita della pellicola, i fan non si danno pace: stringendosi un po’, anche Jack avrebbe potuto salvarsi. Una questione che da decenni scatena polemiche, litigi e capace addirittura di raggiungere un’intensità tale da costringere James Cameron e Kate Winslet a dire la propria. Il regista è stato chiaro: “Jack doveva morire perché Titanic è come ‘Romeo e Giulietta’, una storia d’amore e sacrificio”. Dello stesso avviso l’attrice: “Tutto quello che posso dirvi è che ho una discreta conoscenza dell’acqua: penso che se Jack fosse salito la porta si sarebbe ribaltata condannando entrambi”.

Ma i fan non sentivano ragione: Jack poteva e doveva salvarsi. A supportare la tesi, nel 2012 i conduttori di “Mythbusters”, un programma che tentava di sfatare o validare celebri scene dei film di Hollywood, si erano lanciati in una serie di esperimenti che, a loro dire, hanno dimostrato che sia Rose che Jack avrebbero potuto plausibilmente sopravvivere aggrappandosi allo stesso pezzo di legno.

Stanco delle polemiche, per mettere finalmente la parola fine una volta per tutte alla questione, nel 2022 James Cameron ha commissionato uno studio scientifico per dimostrare che il destino di Jack non si poteva evitare. “Abbiamo fatto un’analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha riprodotto la zattera del film, quindi abbiamo preso due controfigure con la stessa massa corporea di Kate e Leo, li abbiamo cosparsi di sensori e immersi in acqua ghiacciata per verificare se avrebbero potuto sopravvivere, ma la risposta è stata solo una: non c’era modo che potessero sopravvivere entrambi”. I risultati dello studio sono stati trasmessi dal National Geographic nel 2023, in occasione delle celebrazioni per il 25° anniversario del film, ormai entrato nella galleria dei classici di Hollywood.

Quella porta, nella realtà un pannello di legno descritto come una parte del telaio di una porta dell’ingresso del salone di prima classe, disegnato con motivi rococò e ispirato ad un vero pezzo del Titanic, recuperato tra i detriti dopo la tragedia del 1912, è stato venduto per 700mila dollari nel corso di un’asta, insieme ad altre centinaia di costumi e oggetti di scena che facevano parte della collezione dei ristoranti “Planet Hollywood”. Oltre a cimeli iconici come l’ascia di Jack Nicholson in “Shining” e la frusta di Indiana Jones-Harrison Ford, spiccavano il timone del Titanic, l’abito di chiffon indossato da Kate Winslet e, appunto, la leggendaria porta che ha scatenato decenni di polemiche. Nel depliant che accompagnava l’asta si legge”: “Presenta una notevole somiglianza con un pannello in stile Luigi XV conservato al ‘Maritime Museum’ di Halifax, in Nova Scotia”.