Dal cinema all'attivismo politico: gli 85 anni di Jane Fonda, icona di ieri e di oggi - la Repubblica

Dal cinema all'attivismo politico: gli 85 anni di Jane Fonda, icona di ieri e di oggi

Dal cinema all'attivismo politico: gli 85 anni di Jane Fonda, icona di ieri e di oggi

Star di Hollywood, attrice premio Oscar, attivista, fitness queen: Jane Fonda spegne 85 candeline da icona di intere generazioni. Inclusa quella dei giovanissimi, che guardano a lei come alleata e modello aspirazionale. Dall'epoca di "Barbarella" alla battaglia contro il cancro, ripercorriamo la vita dell'attrice che usa la celebrità per far luce sulle cause in cui crede

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Non sono molte le ottuagenarie che possono dirsi icone della gen Z. Una generazione che sceglie attentamente a chi destinare la propria stima, che ha perso fiducia negli adulti e soprattutto nei cosiddetti boomers, colpevoli di aver lasciato loro un mondo peggiore di come l’hanno trovato. Ma quando si parla di Jane Fonda lo scontro generazionale si dirada, scompare. L’attrice, che il 21 dicembre compie 85 anni, condivide infatti le loro battaglie, vi partecipa mettendoci anima e corpo e si fa portavoce delle loro istanze: quando si tratta di diritti civili, di tematiche femministe, di emergenza climatica, Jane Fonda non si tira mai indietro.

Non a caso, le sue gesta, di ieri e di oggi, sono un tormentone su Tik Tok, dove il suo nome corrisponde ad un hashtag da oltre 120 milioni di visualizzazioni. Naturalmente c’è anche chi l’apprezza per il suo stile, di ieri e di oggi, e chi ripropone i suoi mitici workout, a ben quarant’anni dalla loro prima uscita: il social più amato dai giovanissimi pullula di video che riguardano Jane Fonda. L’attrice, l’attivista, la style icon, la fitness coach, la donna che sta affrontando l’invecchiare con energia e serenità esemplari: “Pensiamo sempre che l’età sia un arco: nasci, da adulto raggiungi il tuo apice, e poi c’è il declino. È un paradigma obsoleto”, ha detto ad un TED Talk del 2011. “Una metafora più appropriata invece sarebbe vedere l’età come una scala, un percorso di ascensione dello spirito, che ci porta saggezza, completezza, autenticità”.

Jane Fonda negli anni Sessanta
Jane Fonda negli anni Sessanta 

Una vita piena, una carriera stellare

Riassumere la biografia di Jane Fonda non è semplice: troppi i momenti iconici, infiniti gli aneddoti, gli eventi da ricordare. Con sessant’anni di carriera ininterrotta all’attivo, vincitrice di due Oscar, ancora oggi lavora senza sosta, nel cinema e nella televisione, e al momento è universalmente amata nei panni di Grace Hanson, la co-protagonista della serie Netflix Grace & Frankie, giunta alla settima stagione (personaggio che, per tornare a Tik Tok, è emblema della tendenza coastal grandmother, tormentone social della scorsa estate).

È attualmente single, ma anche la sua vita sentimentale è stata ricchissima: sposata tre volte (con il regista Roger Vadim, il politico, saggista, attivista Tom Hayden e con il magnate dei media Ted Turner), madre di tre figli, attualmente nonna di due nipoti, ha sempre scherzato sulla ‘vivacità’ delle sue relazioni: “Non sono mai riuscita a rimanere con un marito. Mi sembrava sempre di poter avere di meglio. Lo so che suona terribile, non mi pento di nessuno di loro, diciamo che ogni matrimonio è stato come una pietra miliare”, ha confessato. L’ultima relazione ufficiale è stata con il produttore musicale Richard Perry, con il quale ha fatto coppia fissa (senza nozze) per otto anni, ma i due si sono separati nel 2018.

Jane Fonda in un'immagine degli anni Sessanta
Jane Fonda in un'immagine degli anni Sessanta 

Jane Fonda nei panni di Barbarella
Jane Fonda nei panni di Barbarella 

Durante gli anni Sessanta Jane Fonda ha girato tantissimi film, tra cui drammi e commedie, ma la consacrazione è avvenuta grazie al ruolo della sexy eroina Barbarella (1968). Il successo della pellicola di fantascienza le diede la fama di nuovo sex symbol, ma la giovane si sentì ben presto ‘intrappolata’ in un ruolo stereotipato, che decise di rifiutare. “Ero la figlia di Henry Fonda, che voleva dire incarnare il sogno americano… Recitavo a teatro, facevo film... Ma non mi sentivo vera”, dirà molti anni dopo nel documentario biografico Jane Fonda in Five Acts. “Ho capito che dovevo scoprire chi ero veramente. Volevo che la mia vita avesse un significato”.

Pur continuando a recitare e a inanellare successi, il senso della vita lo trova nell’impegno politico: la giovane attrice decide di dedicarsi alle cause in cui crede e di usare la sua visibilità come cassa di risonanza. Erano quelli anni di grande fervore, tra movimenti pacifisti, femminismo della seconda ondata, contestazioni studentesche, Black Panthers, rivendicazioni della comunità LGBT. Jane Fonda si schierò su molteplici fronti, come attivista e come alleata.

L’impegno politico

Molto spesso, oggi, l’etichetta di ‘attivista’ viene data un po’ a caso a qualunque celebrità che esprima un’opinione vagamente politica sui social. Ma per Jane Fonda l’attivismo non è mai stato ripetere qualche slogan vuoto: le sue battaglie le ha combattute veramente, mettendoci anima e corpo. Manifestazioni, picchetti, azioni, performance, disobbedienza civile, raccolte fondi: l’attivismo era il suo lavoro a tempo pieno. Particolarmente impegnata sul fronte dell’opposizione alla guerra in Vietnam, si procurò diversi nemici tra le alte sfere, che cercarono di boicottarla, infangarne l’immagine, rovinarne la carriera (fu anche arrestata per detenzione di droga, un’accusa che si rivelò infondata). Un viaggio in Vietnam nel 1972 le fece guadagnare il soprannome di Hanoi Jane, e ancora oggi c’è chi la definisce ‘traditrice della patria’ (inclusi i sostenitori di Donald Trump su Tik Tok).

Durante il suo viaggio in Vietnam
Durante il suo viaggio in Vietnam 

Anche sul fronte femminista Jane Fonda combattè per l’autodeterminazione delle donne, in favore dell’aborto, contro gli abusi e la violenza di genere, per la parità. Nel 1978 partecipò ad una manifestazione a Roma, ed è rimasta iconica l’immagine di lei a pugno chiuso a Campo de’ Fiori tra le femministe italiane. Ancora oggi è più che attiva su queste tematiche: attualmente una delle campagne a cui dedica maggiore impegno è la Georgia Campaign for Adolescent Power and Potential (GCAPP), rivolta alle giovani donne per aumentare la loro consapevolezza nella sfera sessuale e riproduttiva: “Quando ho fondato l’organizzazione nel 1995, la Georgia era lo stato con la più alta incidenza di gravidanze adolescenziali. Parliamo di ragazze anche di 10, 11, 12 anni. Per loro era estremamente difficile avere un futuro”, ha spiegato a Entertainment Tonight. “Ma quando insegni ad una ragazza come funziona il suo corpo, come tutelarlo, guadagna consapevolezza. E impara a prendere decisioni che le permetteranno di costruirsi un futuro”.

Durante una marcia per l'aborto negli anni Ottanta
Durante una marcia per l'aborto negli anni Ottanta 

Un altro tema su cui oggi è molto attiva è l’ambientalismo, ed è forse l’argomento che più l’avvicina ai giovani. Eternamente presente ai rally e alle manifestazioni per l’emergenza climatica, è persino stata arrestata in diverse occasioni (cinque volte negli ultimi tre anni). Naturalmente i fermi non hanno portato a nessuna conseguenza, e lei non manca di sottolineare come il trattamento soft che subisce dipenda dal fatto di essere “ricca e bianca”, ma allo stesso tempo specifica quanto sia importante che le celebrità si espongano per attirare più attenzione possibile verso la causa ecologista.

La regina del fitness

A proposito di impegno politico, non tutti sanno che i famosissimi video di workout di Jane Fonda, pietre miliari nel mondo del fitness, sono nati proprio per finanziare le cause in cui credeva. Tra gli anni Settanta e Ottanta le associazioni, i gruppi militanti, avevano costante bisogno di finanziamenti per portare avanti le loro pratiche e per tutelarsi la punto di vista legale: Jane Fonda decise ancora una volta di sfruttare la sua visibilità per raccogliere fondi. È così che infilò le tutine iper aderenti e gli scaldamuscoli diventati vera e propria iconografia anni Ottanta e iniziò a filmarsi mentre faceva ginnastica e istruiva le donne su come tenersi in forma (all’epoca, ha raccontato diversi anni dopo, stava uscendo dalla bulimia, disordine alimentare di cui ha sofferto per molti anni).

Jane Fonda in versione fitness coach
Jane Fonda in versione fitness coach 

Il successo di questi video fu immenso. Al primo, uscito nel 1982, ne seguirono decine fino al 1995, e immancabilmente le VHS andavano a ruba: si stima che ne furono vendute 17 milioni di copie, un numero impressionante in epoca analogica. In tempi recenti l’attrice ha rispolverato le sue doti di fitness coach per dedicarsi allo sport per donne over Sessanta, registrando una serie di nuovi video di allenamento mirato. Vera e propria pioniera della fitness culture, Jane Fonda ha sempre riconosciuto l’importanza della forma fisica, non tanto per meri motivi estetici o ‘per piacersi’, ma per stare bene e vivere in un corpo sano. Ancora oggi ribadisce che la cosa più importante è il benessere psico-fisico: “Vorrei che i giovani smettessero di aver paura di invecchiare. Quello che importa non è l’età, non è quel numero cronologico. È essere in salute. Avere una certa età non significa rinunciare a divertirsi”, ha dichiarato.

La salute e il rapporto con l’aging

La salute è attualmente un tema cruciale per Jane Fonda, che ha recentemente raccontato via social di avere il cancro, tuttavia, ha specificato, si tratta di un tipo di linfoma curabile grazie alla chemioterapia. Da eterna attivista, ha voluto sottolineare come la sua possibilità di ricevere cure adeguate non corrisponda alle opportunità che hanno molti altri suoi concittadini, ma sia un privilegio: “Quasi ogni famiglia in America ha avuto a che fare col cancro in un modo o nell’altro e troppe persone non hanno accesso alla qualità del servizio sanitario che sto ricevendo, e questo non è giusto”.

Jane Fonda ad una manifestazione per l'emergenza climatica
Jane Fonda ad una manifestazione per l'emergenza climatica 

Già nel 2018 l’attrice aveva affrontato un melanoma, e si era mostrata in televisione con una benda che le copriva il labbro inferiore, spiegando di aver subito un intervento per rimuoverlo. Anche in quel caso, colse l’occasione per spostare l’attenzione da sé ai problemi globali: “Il mondo sta andando a rotoli, cosa sarà mai un labbro?”. A proposito di labbra, la scorsa estate ha ammesso pubblicamente di essere una pentita della chirurgia estetica: “Ho fatto un lifting facciale ma non ne sono orgogliosa. Ho smesso perché la mia faccia sembrava distorta”.

Allo scoccare degli 85 anni di età, che in verità ha già festeggiato durante un benefit a favore dell’associazione GACPP sopra citata, Jane Fonda è piena di energie e di vitalità, di consapevolezza e di urgenza di fare tutto ciò che le è possibile per le cause in cui crede: “Quando arrivi alla mia età è giusto essere consapevole del tempo che hai alle spalle, e di quello che hai di fronte” ha spiegato a ET. “Io non sarò ancora in giro ancora a lungo, e per questo è importante che più celebrità possibili siano coinvolte nelle giuste cause, perché esse possano proseguire. Ma non ho paura di morire, ho avuto una vita bellissima”.