Isabella Rossellini

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Isabella Rossellini ai David di Donatello 2022
David di Donatello David di Donatello alla carriera 2023

Isabella Fiorella Elettra Giovanna Rossellini (Roma, 18 giugno 1952) è un'attrice e modella italiana naturalizzata statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Una giovane Isabella Rossellini (a sinistra) in Sardegna negli anni '60, assieme alla sorella gemella Isotta

Figlia d'arte, nasce a Roma dal matrimonio dell'attrice Ingrid Bergman, di origine svedese e tedesca[1], con il regista italiano Roberto Rossellini; i suoi genitori divorziarono quando aveva 5 anni. Ha studiato al Liceo dell’Istituto Santa Giuliana Falconieri di Roma. Fin da piccola ha frequentato i set cinematografici ma il suo interesse non era la recitazione bensì i costumi, ha infatti anche studiato all'Accademia di costume e di moda di Roma e iniziato a collaborare con Marcella De Marchis prima moglie del padre. Negli anni '70 vive tra Roma e New York, dove comincia a lavorare come traduttrice e collaboratrice per la Rai. Esordisce sul video nel 1976 come "corrispondente da New York" nel programma di Renzo Arbore L'altra domenica.

Nel 1979 si trasferì definitivamente negli Stati Uniti e l'anno dopo cominciò la carriera di modella, a 28 anni, grazie alle fotografie di Bruce Weber per l'edizione inglese di Vogue e di Bill King per l'edizione statunitense. Nel corso della sua carriera ha collaborato con molti famosi fotografi, tra cui Richard Avedon, Steven Meisel, Helmut Newton, Peter Lindbergh, Norman Parkinson, Herb Ritts, Francesco Scavullo, Annie Leibovitz e Robert Mapplethorpe. La sua immagine è apparsa sulle copertine di giornali come Marie Claire, Harper's Bazaar, Vanity Fair ed Elle. Inoltre nel marzo 1988 le è stata dedicata una mostra fotografica, chiamata Ritratto di donna, presso il Museo d'arte moderna di Parigi.

La sua carriera di modella la fece avvicinare al mondo dei cosmetici e nel 1982 divenne la testimonial esclusiva della casa di bellezza internazionale Lancôme, rimpiazzando Nancy Duteil negli Stati Uniti e Carol Alt in Europa. Fu così che nel 1990 prese parte allo sviluppo del nuovo profumo di Lancôme, Trésor. In seguito, nel 1995, collaborò con il Coty Group e lanciò una sua linea personale di cosmetici, Manifesto di Isabella Rossellini. Nel 1992 è apparsa nel controverso libro di Madonna, Sex, e nel videoclip della canzone Erotica.

Isabella Rossellini e Anthony Hopkins a Berlino durante le riprese di The Innocent (1992)

La Rossellini esordì nel cinema accanto a sua madre nel 1976, con una breve apparizione nelle vesti di una suora in Nina di Vincente Minnelli, ma il suo debutto vero e proprio risale al 1979 con Il prato. Nel 1985 recitò nel suo primo film americano, Il sole a mezzanotte, ma probabilmente divenne famosa per il personaggio di Dorothy Vallens[2], la cantante di night club nel film di David Lynch Velluto blu. Altri ruoli importanti sono quelli che ha rivestito nei film Cugini, La morte ti fa bella e Fearless - Senza paura. Notevole l'interpretazione della dea Minerva nel film L'Odissea (1997).

A partire dal 2003 la Rossellini ha partecipato come guest star in alcuni episodi della serie di J. J. Abrams Alias, nella parte della diabolica Katya Derevko. Nello stesso anno appare nel film canadese The Saddest Music in the World diretto da Guy Maddin. Nel 2004 ha impersonato il ruolo della Suprema sacerdotessa Thar nella miniserie The Legend of Earthsea. Inoltre ha recitato nella produzione indipendente La Sindrome di Stendhal.

Nel 2006 la Rossellini è apparsa in televisione per alcuni documentari: per uno special televisivo sull'Italia a cura di Discovery Channel e per un episodio della serie Iconoclasts di Sundance Channel a fianco di Dean Kamen, l'inventore del Segway, in cui raccontava la sua storia e le sue vicende personali[3]. Nel 1987 ha ricevuto un Independent Spirit Awards come migliore attrice protagonista per la sua parte in Velluto blu. Nel 1997 ha ricevuto altre due candidature al premio. Ha ricevuto inoltre una nomination ai Golden Globe come migliore attrice in una miniserie o film per la tv per il suo ruolo in Crime of the Century ed una nomination agli Emmy Award come guest star nella serie drammatica Chicago Hope.

Isabella Rossellini al Film festival di Torino nel 2005

A proposito della sua carriera di attrice ha dichiarato di essere sorpresa di aver lavorato tanto a lungo, essendo una modella e per di più straniera; l'industria cinematografica statunitense infatti diffidava di lei, la sua fortuna è stata quella di aver lavorato per produzioni indipendenti o europee grazie alle quali non è stata etichettata in alcun modo. Oltre al cinema, alla moda e ai cosmetici, la Rossellini è consigliere del Wildlife Conservation Network[4] e direttrice della Howard Gilman Foundation[5][6], un'istituzione impegnata nella salvaguardia della natura e nella conservazione dell'arte, della fotografia e della danza, riuscendo ad ottenere, tra l'altro, un finanziamento dal gruppo Disney di 100 000 $ per entrambe le associazioni[7]. Ha anche collaborato con il Central Park Conservancy[8]. Sostiene inoltre varie associazioni per l'addestramento di cani-guida per i ciechi[9][10] ed è stata in passato amministratore della George Eastman House, ricevendo nel 1997 un George Eastman Award onorario per il sostegno alla conservazione dei film[11].

La Rossellini ha scritto tre libri: nel 1997 la sua autobiografia, Some of me; nel 2002 Looking at Me (on pictures and photographers) e, nel 2006, In the name of the Father, the Daughter and the Holy Spirits: Remembering Roberto Rossellini, tradotto in italiano come Nel nome del padre, della figlia e degli spiriti santi e accompagnato dal cortometraggio di Guy Maddin Mio padre ha 100 anni, entrambi in omaggio alla figura del padre. Nel film ha interpretato quasi tutti i ruoli, inclusi quello di David O. Selznick, di Alfred Hitchcock e della madre Ingrid Bergman. Nel 2016 conduce Master of Photography, primo talent show incentrato sul mondo della fotografia.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Isabella Rossellini e l'ex fidanzato David Lynch al Festival di Cannes 1990

Ha tre fratelli: la sorella gemella Isotta Ingrid Rossellini, professoressa alla New York University, un fratello, Roberto Ingmar Rossellini, che lavora nel mondo della finanza, ed una sorellastra, Pia Lindström, che in precedenza ha lavorato in televisione ed è nata dal primo matrimonio della madre[2]. Ha altri quattro fratellastri nati dagli altri due matrimoni del padre, fra cui Renzo Rossellini jr., produttore cinematografico, e lo scomparso regista e produttore Gil Rossellini (figlio adottivo di Roberto Rossellini)[2]. È nipote del compositore Renzo Rossellini.

Dal 1973 al 1978 ebbe una relazione con lo scrittore e filosofo Luciano De Crescenzo. I due stavano per sposarsi ma per una sua improvvisa partenza per gli Stati Uniti il matrimonio fu prima rimandato e poi annullato, come raccontato da entrambi in numerose interviste; i due rimasero intimi amici. L'anno successivo sposa il regista Martin Scorsese[2], conosciuto durante il viaggio, con cui si stabilì a New York. Nel 1982 divorziarono e, un anno dopo, lei si risposò con il modello Jon Wiedemann, dal quale ha avuto una figlia, Elettra[2] (nata nel 1983) e dal quale poi divorziò due anni dopo. Ha inoltre un figlio adottivo, Roberto[2] (nato nel 1993). Dal 1986 al 1990 è stata legata al regista David Lynch e in passato ebbe relazioni con gli attori Gary Oldman e Christian De Sica.

L'attrice racconta di aver sempre avuto un grande interesse per gli animali, in particolare nel suo monologo "Darwin's Smile" approfondisce l'argomento. Sempre nello spettacolo racconta di possedere una laurea in etologia e un allevamento di galline.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • La Sindrome di Stendhal (2004)
  • Bestiare d'Amoure (2012-14)
  • Ring Ring Circus (2018-2019)
  • Darwin's Smile (2023-in corso)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Isabella Rossellini è stata doppiata da:

Libri[modifica | modifica wikitesto]

In inglese[modifica | modifica wikitesto]

In italiano[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aleksandra Ziolkowska-Boehm, Ingrid Bergman and her American Relatives, 28 agosto 2013, ISBN 978-0-7618-6151-5.
  2. ^ a b c d e f Isabella & il clan Rossellini repubblica.it
  3. ^ Iconoclasts – SundanceTV, su sundancechannel.com. URL consultato l'8 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2006).
  4. ^ About WCN, su wildnet.org. URL consultato l'8 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2007).
  5. ^ Copia archiviata, su activistcash.com. URL consultato l'8 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2006).
  6. ^ Discovery Archiviato l'8 ottobre 2007 in Internet Archive.
  7. ^ Disney Conservation Fund | The Walt Disney Company
  8. ^ Copia archiviata, su nrpa.org. URL consultato l'8 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2006).
  9. ^ Copia archiviata, su guidedog.org. URL consultato il 29 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2006).
  10. ^ Copia archiviata, su findarticles.com. URL consultato l'8 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2006).
  11. ^ George Eastman Museum | Archiviato il 1º ottobre 2006 in Internet Archive.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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