Hockey su ghiaccio: regole e storia di uno sport ‘gelido’ conteso da quattro città

Come si gioca a hockey su ghiaccio? Quali sono le regole di questo sport 'gelido' e dove è nato? Tutto quello che c'è da sapere su un amatissimo sport invernale

  • hockey su ghiaccio storia e regole
    Foto di Anders Bjuro/ Ansa
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SportFair

La stagione di sport invernali non è ancora terminata e proprio mentre a Cortina si disputano i Mondiali 2021 di sci, seppur senza spettatori a causa della pandemia di coronavirus, anche gli atleti di hockey su ghiaccio regalano spettacolo. Ad maggio-giugno si disputeranno i Mondiali, ma intanto diverse nazionali europee si stanno sfidando nei Beijer Hockey Games, una competizione che si disputa ogni anno in Svezia. In tantissimi, mentre osservano gli atleti con casco e protezioni varie sfidarsi rincorrendo sulla pista ghiacciata un dischetto, si domandano come sia nato questo sport, come il suo ‘inventore’ abbia avuto questa idea e, soprattutto, è curioso di conoscere tutte le regole, che solo i veri appassionati conoscono a fondo.

La storia dell’hockey su Ghiaccio

L’hockey su ghiaccio è ‘un’evoluzione’ dell’hockey su prato. Questa disciplina era presente già nel V secondo a.C. con i Greci che la praticavano sulle rive del Nilo, giocando con mazze e palline. Piano piano questo curioso gioco si diffuse in Europa. Il passaggio all’hockey su ghiaccio si può dire che fu fisiologico, poichè pian piano che il nuovo sport si diffondeva nei paesi freddi, era impossibile poterlo praticare sull’erba e così prese forma la versione ‘ghiacciata’.  Da una serie di testimonianze pittoriche fiamminghe si evince che l’hockey su ghiaccio fosse praticato tra il XVI e XVII secolo.

hockey su ghiaccio storia e regole
Foto di Anders Bjuro/ Ansa

Nel secolo successivo, in Inghilterra iniziò a spopolare il bandy: si trattava di una sorta di calcio, con due squadre da 11, giocato su un campo completamente ghiacciato. Il bandy sembra essere il vero progenitore dell’hockey moderno e piano piano divenne popolare in tutta l’Europa Settentrionale fino alla Russia, ma solo nel 1891 fu fondata la National Bandy Association, che fissava le regole del gioco.

Con l’arrivo di immigrati britannici e soldati nel Nord America, tra il XVIII e XIX, si gettarono le prime vere basi dello sviluppo dell’hockey moderno e così prese definitivamente forma lo sport che conosciamo oggi, ma solo dopo di un lungo processo di trasformazione, con ben quattro città che se ne contendono la paternità: Windsor, Montreal, Kingston e Halifa, con un lungo dibattito tra esperti, cittadini e scrittori.

hockey su ghiaccio storia e regole
Foto di Anders Bjuro/ Ansa

Pare che comunque sia stata la Nova Scotia ad avere maggore influenza sullo sviluppo dell’hockey, che divenne sempre più popolare, facendo le prime apparizioni anche sui giornali. Il primo regolamento ufficiale dell’hockey è stato scritto ad Halifax, dove una famosa associazione amatoriale preparò nel 1872 le Halifax Rules che prevedevano che la partita fosse suddivisa in due tempi da 30 minuti ciascuno con un intervallo di 10 minuti, ogni squadra era composta da 9 giocatori e dopo ogni gol era previsto il cambio di campo.

Grazie a James George Alwyn Creighton, pattinatore e hockeista, l’hockey su ghiaccio divenne famoso a Montreal, e la città del Quebec divenne il punto di riferimento di questo sport. Nel 1875 poi il Victoria Rink i Montreal ospitò un evento storico, con due squadre locali che si sono sfidate in una partita di hockey, rispettando le regole Halifax. L’evento fu ripreso dai giornali più importanti, avendo un successo incredibile, diventando la prima partita di hockey su ghiaccio di cui abbiamo riferimenti precisi. L’hockey divenne pian piano sempre più popolare in quella che era la forma più vicina allo sport che conosciamo oggi e si andavano creando sempre più squadre. Man mano che l’hockey diventava più famoso, però, si sentì l’esigenza di migliorare il regolamento e così furono stilate le Montreal Rules.

Il primo torneo ufficiale di hockey fu organizzato nel 1883 in occasione del Winter Carnival di Montreal. Un evento importantissimo anche e soprattutto perchè la formazione del Quebec non aveva atleti a sufficienza da schierare ed il numero di giocatori per squadra fu ridotto a sette dagli organizzatori. Tre anni dopo fu fondata l’Amateur Hockey Association of Canada e l’anno successivo iniziò il primo campionato ufficiale. Nel 1890 delle sfide tra Ottawa Rideau Rebels, Granite Club e Victoria’s Club furono caratterizzati da clamorosi gesti di violenza, tanto che l’hockey su ghiaccio rischiò l’abolizione: i dirigenti delle squadre principali dell’Ontario però crearono una lega per controllare l’hockey nella Provincia e fu così fondata la Ontario Hockey Association, che fissò il numero di 7 giocatori per formazione: un portiere, due difensori, tre attaccanti ed un rover, una sorta di jolly che si spostava tra divesa ed attacco. Così l’hockey divenne il gioco invernale nazionale e fu fondata la Stanley Cup, un trofeo con cui premiare la migliore squadra canadese. L’hocey su ghiaccio divenne popolare negli USA tra il XIX ed il XX secolo con la formazione delle prime leghe tra il 1901 ed il 1904. A seguito della formazione di altre leghe, come la NHA (National Hockey Association), la PCHA (Pacific Coast Hockey Association) nacque la NHL, ovvero la National Hockey League, formata nel 1917, i cui massimi dirigenti, nel 1929 decisero di cambiare le regole del gioco, diventato ormai troppo noioso, legalizzando il passaggio in avanti, ammesso nella zona neutrale, ma anche nel terzo difensivo e nel terzo d’attacco, per poi aggiungere anche delle nuove regole sul fuorigioco, sulla liberazione vietata e sul rigore.

L’hockey su ghiaccio in Europa

L’hockey su ghiaccio riscosse successo sempre più anche in Europa: dopo essere tornato in Gran Bretagna, nel 1893, Stanley diffuse lo sport nel Vecchio Continente, dove il bandy piano piano scomparve del tutto per lasciare posto al nuovo sport. Delegati di Gran Bretagna, Belgio, Francia e Svizzera fondarono nel 1908 a Parigi la Ligue International de Hockey sur Glace, diventata qualche anno dopo l’International Ice Hockey Federation. Due anni dopo fu organizzato il primo campionato europeo, ma la svolta ci fu quando, nel 1920, l’hockey fece la sua prima comparsa nei Giochi Estivi di Anversa. Quattro anni dopo, quando Chamonix ospitò i Giochi Invernali, i primi della storia, fu incluso nel programma anche l’hockey su ghiaccio.

Fu la Gran Bretagna la prima potenza europea, che nel 1936 riuscì anche ad interrompere i successi canadesi, successivamente però Svezia, Finlandia e Cecoslovacchia si imposero nelle competizioni internazionali, facendo scivolare i britannici. Solo nel 1954 fece il debutto ai Mondiali di hockey su ghiaccio l’unica vera squadra in grado di dare del filo da torcere ai canadesi: l’Unione Sovietica.

Le regole dell’hockey su ghiaccio

Nonostante l’hockey su ghiaccio sia uno sport famoso in tutto il mondo, non tutti conoscono le sue regole. In quanti si gioca? Cosa bisogna indossare? Quali sono gli ‘attrezzi’ per poter giocare? Di seguito le regole dell’hockey su ghiaccio.

L’hockey su ghiaccio vede due squadre affrontarsi in campo: ogni formazione ha a disposizione 22 giocatori, 20 in movimento e 2 portieri, ma sono 6 i giocatori per ogni squadra che scendono in campo. L’allenatore ha a disposizione una numerosa formazione a causa delle molte sostituzioni che si effettuano solitamente durante una partita, in media una al minuto.

Cosa serve per giocare ad hockey?

Ogni giocatore deve essere attrezzato nel modo giusto per poter giocare ad hockey su ghiaccio, anche se gli ‘strumenti’ indispensabili sono i pattini, il bastone ed il puck. Il puck è il dischetto nero.

I professionisti, però, usano anche un casco con visiera, guanti, protezioni per spalle e cassa toracica, ma anche per nuca, laringe e bocca. In tantissimi usano il paradenti.

Il portiere, giocatore più a rischio, indossa un casco rinforzato, gambali e guanti differenti, uno ricoperto da uno scudo ed uno da presa.

Queste protezioni sono necessarie per i giocatori di hockey a causa della pericolosità del gioco, del ghiaccio e del contatto fisico ‘violento’.

Quale è lo scopo del gioco?

I giocatori devono inviare il puck nella rete della squadra avversaria, come i calciatori fanno col pallone da calcio. Solo che il puck, invece di essere calciato, viene lanciato con un bastone ricurvo.

Come si gioca?

Alla fine della partita, che dura 6o minuti, vince chi segna più punti. Come a basket, una partita non può terminare in parità. In caso di pareggio sarà necessario un tempo supplementare, nel quale vince la squadra che segna per prima. Esistono anche i calci di rigore, utilzzati in alternativa al tempo supplementare a seconda del tipo di competizione.

Il campo da gioco

Il match si gioca su una pista ghiacciata, divisa in tre aree: la zona neutra, divisa dalla linea di metà campo, la zona d’accatto e quella di difesa. Dopo un gol o infrazioni la partita riparte da uno dei cinque punti d’ingaggio segnati sul campo, delimitati da cerchi. Infine il semicerchio intorno alla porta indica la zona in cui il portiere non può essere toccato e dove i giocatori possono solo transitare, senza fermarsi.

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