Hockey su ghiaccio, tutto quello che devi sapere su questo sport

Hockey su ghiaccio, tutto quello che devi sapere su questo sport

Il gioco dell’hockey su ghiaccio nasce e si diffonde ovviamente in paesi nordici dotati di laghi o fiumi ghiacciati. Gli antenati di questo gioco nascono forse in Olanda ed in Inghilterra, migrando poi verso il Nord America, soprattutto come passatempo preferito delle truppe britanniche durante i mesi invernali. L’era moderna dell’hockey su ghiaccio ha inizio in Canada ed è qui che si sviluppa maggiormente.

Le regole dell’hockey su ghiaccio

Innanzitutto c’è da sapere che le partite di hockey su ghiaccio si svolgono con 6 giocatori, di cui uno è il portiere. Il portiere può essere sostituito da un altro giocatore. Le squadre di hockey sono di solito formate da 20 o più giocatori che vengono impiegati durante il gioco.
L’hockey su ghiaccio è un gioco dai ritmi molto intensi. Ogni giocatore gioca solo per circa un minuto alla volta. Il cambio di tutti e cinque i giocatori è definito “cambio di linea”.

A differenza del pallone nel calcio, il disco utilizzato nell’hockey è più piccolo e si sposta più velocemente, cosa che rende spesso difficile agli spettatori seguire tutti i passaggi. Per rendere la visione d’insieme più facile, ci sono delle luci che si attivano dietro alle porte ogni qualvolta viene fatto gol. In questo modo tutti riescono a seguire l’andamento della gara.

Un incontro di hockey su ghiaccio dura 60 minuti. Le regole dell’hockey su ghiaccio prevedono che la durata del gioco sia suddivisa in 3 terzi da 20 minuti ciascuno con pause di 15 minuti. Il tempo viene fermato ad ogni interruzione, periodo durante il quale si verificano di solito le sostituzioni. Per questo motivo il gioco dura spesso più di 90 minuti.

Al termine di ogni terzo avviene inoltre anche il cambio di linea dei giocatori. Se dopo 60 minuti la situazione è ancora di pareggio, si passa ai tempi supplementari oppure ai tiri di rigore. La durata effettiva della partita è definita ‘tempo netto’.

Il campo da hockey su ghiaccio

Sul campo da hockey su ghiaccio si possono vedere delle linee e dei punti. La loro funzione può risultare poco chiaro ai non addetti ai lavori. Ogni segno sulla pista ha un proprio significato.
Le due linee blu suddividono la pista in tre aree. L’area nella quale si trova la porta è la zona di difesa, mentre la parte opposta è la zona di attacco. Presso le zone di attacco e difesa si trovano anche ‘cerchi d’ingaggio’. La zona neutrale è quella di mezzo.

In prossimità delle porta si trovano le linee rosse di porta.

L’area degli arbitri è delimitata da un semicerchio rosso. Sulla pista si trovano molti punti e alcuni cerchi, definiti punti d’ingaggio. In seguito a un’interruzione di gioco, è lì che viene spostato il disco per farlo rientrare nel gioco dopo il cosiddetto ‘ingaggio’ .

Infrazioni

L’hockey su ghiaccio può spesso risultare uno sport duro nel quale non mancano risse. Per molti profani queste situazioni possono essere particolarmente d’effetto. Lo scontro fisico è infatti a tutti gli effetti una parte integrante del gioco. È quindi permesso “travolgere” l’avversario. Nella serie A americana, la NHL, il gioco si svolge in maniera molto più brutale rispetto a qui in Europa ed anche rispetto a come viene giocato l’hockey su ghiaccio in Italia. Negli USA le risse in campo vengono punite con soli 5 minuti di penalità.
Anche nell’hockey su ghiaccio esiste il fuorigioco. Il fuorigioco si verifica quando almeno un giocatore della squadra in attacco si trova in area di attacco prima che il disco attraversi la linea blu. Se gli arbitri fischiano il fuorigioco, il gioco viene fatto retrocedere nella zona neutra dove avviene di seguito l’ingaggio.

Ai giocatori è permesso passare il disco con i piedi, ma non è loro concesso di segnare un gol tirando con i piedi. In realtà i tiri con i piedi non sono molto efficaci.

Un’altra infrazione classica è data dal bastone, che non può mai essere alzato sopra le spalle. In questo caso, infatti, il giocatore incorre in una penalità di tempo che va dai 2 ai 5 minuti per il giocatore.

Tra i falli si contano inoltre lo sgambetto, il colpo di bastone o l’aggancio, con i quali si incorre in una penalità di squadra che va dai 2 ai 5 minuti. Per tutta la durata della penalità la squadra è costretta a giocare senza un giocatore. Questa situazione di sovrannummero per la squadra avversaria si defnisce powerplay. Il giocatore in punizione può rientrare in gioco non appena la squadra con giocatori in sovrannumero segna un gol.

I comportamenti fallosi legati a durezza eccessiva si ricollegano spesso a penalità a livello personale. Il giocatore in questione viene sospeso dal gioco per 10 minuti. Se il comportamento è particolarmente brutale, può essere conferita anche una penalità disciplinare di partita. In questo caso il giocatore deve lasciare il campo per tutta la durata della partita e può eventualmente essere sospeso anche dalle partite successive.

Glossario dell’hockey su ghiaccio

Tenuto conto che il gioco proviene dal Nordamerica, il gergo dell’hockey su ghiaccio è costellato di tecnicismi dall’inglese. Ecco i principali:

Face-off o ingaggio: L’ingaggio avviene nel momento in cui viene fischiato l’inizio del gioco o quando il gioco viene interrotto. Dopo l’interruzione di gioco l’arbitro porta il disco in corrispondenza di un cerchio d’ingaggio e fa ripartire così la partita. In seguito ad un gol, dopo il terzo tempo o dopo la liberazione vietata (detta ‘icing’), l’ingaggio viene spostato in corrispondenza del cerchio centrale di colore blu. I due giocatori che si contendono il disco cercano di prenderne possesso. Gli altri giocatori si trovano al di fuori dei cerchi d’ingaggio e possono entrarvi solo quando l’ingaggio è stato portato a termine.

Icing o liberazione vietata: Si verifica quando un giocatore porta il disco oltre la linea di centrocampo e la linea di porta avversaria dopo un rinvio dalla difesa. Il gioco viene fatto procedere nell’area di gioco della squadra da sanzionare attraverso un ingaggio. La squadra che causa un icing non può sostituire i propri giocatori durante l’interruzione di gioco successiva. La regola dell’icing non viene applicata alla squadra che gioca in inferiorità numerica.

Penalty o tiro di rigore: Il giocatore che ha subito il fallo può dirigersi da solo verso il portiere della squadra avversaria partendo dal centro pista e tentare di fare gol. L’arbitro decide di passare al tiro di rigore, se con il fallo è stato compromessa l’azione di tiro in porta. Questo succede nella maggior parte dei casi, quando appunto il giocatore in attacco si dirige da solo verso la porta avversaria.

Overtime o supplementari: Se allo scadere del tempo di gioco le due squadre sono ancora in pareggio, spesso si prolunga la partita di ulteriori 5 minuti (situazione detta “sudden death overtime”). La partita si tiene solo tra 4 giocatori e termina non appena una delle due squadre segna il primo gol. Se i supplementari non sono sufficienti, si passa ai rigori. Le regole dei supplementari possono variare a seconda della categoria in cui si gioca.

Play-off o eliminazioni: Con i play-off si determina il vincitore di una stagione sportiva come in un torneo.

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