Alla fine degli anni ‘30 Harry James comincia a guidare orchestre e big band che rimarranno nella storia degli Stati Uniti anche per la capacità di consolare il pubblico e di nutrirne sogni e speranze post-bellici. Il suo fraseggio cantabile esalta le voci leggendarie di Helen Forrest, Doris Day e Frank Sinatra, donando brillantezza e romanticismo ad arrangiamenti scherzosi per ottoni e alle melodrammatiche prese di posizione degli archi. Andamenti pigri e ritmati uptempo abbracciano elementi blues e ragtime per dare vita a un corpus affascinante, che ha la solidità e la statura dei classici.