Filmhorror.com - SHARKMAN / UNA NUOVA RAZZA DI PREDATORI recensione
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SHARKMAN / UNA NUOVA RAZZA DI PREDATORI - recensione

Titolo: SHARKMAN / UNA NUOVA RAZZA DI PREDATORI
Titolo originale: Hammerhead: Shark Frenzy
Regia: Michael Oblowitz
Interpreti: Hunter Tylo, William Forsythe, Jeffrey Combs, Elise Muller, Arthur Roberts, G.R. Johnson, Antony Argirov
Anno: 2005

Dite la verità: Jeffrey Combs nei panni dello scienziato pazzo e una storia sulla falsa riga di quella del dottor Moreau, mica suona male vero?! E invece…

 

Un noto biologo viene ripudiato dalla comunità scientifica internazionale a causa delle sue folli idee. Offeso e umiliato trova rifugio in un'isola tropicale, lontano da tutto e da tutti. Qui prosegue il suo lavoro dedicandosi alla lotta contro il cancro, finendo per usare come cavia anche il proprio figlio divorato dalla malattia.

In seguito a certi esperimenti, il dottore scopre che le cellule staminali dello squalo martello, se incrociate con quelle umane, possono dar vita a voraci creature immortali, adatte per giunta all’accoppiamento con giovani fanciulle. Dopo qualche anno decide di invitare alcuni suoi ex colleghi per mostrar loro i suoi progressi e ottenere la vendetta, convinto che gli spetti di diritto.

 

Va beh. SHARKMAN è nato come film tv, solo un ingenuo potrebbe aspettarsi grandi cose. Sulla carta la trama poteva davvero funzionare, ma il problema è che certi produttori dovevano avere idee un po’ distorte sulle aspettative del pubblico a cui pensavano di rivolgersi. In SHARKMAN ci sono tutti i soliti stupidi clichè.

 

Se si escludono i primi dieci minuti in cui viene detto quello che c’è da dire, non c’è altro per cui valga davvero la visione. Gli ex colleghi del diabolico scienziato sono insulsi, Jeffrey Combs, ormai prigioniero di Herbert West, qui è addirittura costretto a recitare battute riciclate da Re-Animator. Inoltre, passa quasi tutto il tempo davanti a uno schermo, a far finta di spiare i suoi sciagurati ospiti che tentano la fuga in mezzo a scrause felci usate per simulare la foresta tropicale. A inseguirli ci sono solo quattro disgraziati e mostri fatti al computer che si intravedono a malapena.

 

Gli effetti in digitale come al solito fanno schifo ma per fortuna e piuttosto inspiegabilmente visto il taglio generale, ogni tanto c’è anche un po’ di sano splatter di quello artigianale che, pur non essendo ben realizzato, perlomeno risolleva un po' il morale dello spettatore inossidabile che, se ha fatto tanto di arrivare a metà film, è sicuramente ormai preda allo sconforto più totale.

 

Film a panneggio esclusivo di masochisti, o fan sfegatati di Jeffrey Combs, che possono vedere SHARKMAN solo per amor di completezza!  C'è anche la scialba Hunter Tylo (Taylor nella soap opera Beautiful), finita in questa sciagurata produzione probabilmente solo per il suo nome.

 

Buona visione.

 

Curiosità: a quanto pare, nel 1993 fu la CBS a parlare per prima di medicamenti antitumorali in pillole realizzati utilizzando la cartilagine di squalo. La comunità scientifica dei ricercatori condannò la cosa giudicandola folle e assolutamente falsa. Per molti la questione resta controversa.

 

Curiosità numero 2: è effettivamente vero che il pesce martello è il più intelligente degli squali e l’unico che si riproduce con un sistema simile a quello dei mammiferi, sviluppando tra l’altro gli embrioni dentro una placenta.

 

Curiosità numero 3: il “martello” ha ancora oggi funzioni poco chiare, anche se quasi sicuramente contribuisce ad aumentare la percezione sensoriale e favorisce la vista stereoscopica.



scritto da: Francesco Cortonesi


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