AERSCHOT o Arschot in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

AERSCHOT o Arschot

Enciclopedia Italiana (1929)

AERSCHOT o Arschot [pron. àrskhot]; (A. T., 44)

François L. Ganshof

Città del Belgio (Brabante), sul fiume Demer, con 7800 ab., importante nodo ferroviario e centro industriale notevole (fabbriche di birra e di materiale ferroviario).

La cittadina vanta un bel monumento, la chiesa di Notre Dame, incominciata nel 137 da Jean Prickart in stile gotico "raggiante", terminata nel sec. XV in stile gotico "fiammeggiante", con una massiccia torre quadrata sulla facciata. Nell'interno sono da ricordare la doppia fila di stalli del coro di quercia scolpita circa il 1490, il ricco jubé gotico di pietra del 1530 circa, e un'Adorazione dei Magi di Gaspar de Crayer (sec. XVII).

Ducato. - Un conte d'Aerschot, Goffredo I, appare per la prima volta nel 1107. La contea d'Aerschot costituiva, pare, una signoria che faceva parte del ducato di Brabante. Nel 1179, al più tardi, essa fu acquistata personalmente dal duca di Brabante, Goffredo III (v. Brabante). Da allora fu tenuta dai cadetti della casa ducale, poi passò nelle mani di stranieri, e poi di nuovo alla casa di LorenaVaudémont. Finalmente, nel 1432, in seguito al matrimonio di Antonio di Croy con Margherita di Lorena, signora d'A., di Bierbeek e d'Héverlé, figlia di Antonio di Lorena, conte di Vaudémont, la signoria d'A. passò alla casa di Croy (v.). Nel 1518 la signoria fu eretta a marchesato, in favore di Guglielmo di Croy, secondo figlio di Filippo I, figlio di Guglielmo di Croy. Nel 1533, suo nipote, Filippo II, duca di Soria, fu creato duca d'A. Morto senza figli, nel 1612, Carlo di Croy, duca d'A., il ducato passò in eredità a sua sorella Anna di Croy, moglie di Carlo di Ligne, principe d'Arenberg, e rimase, da allora in poi, alla famiglia d'Arenberg. Generalmente, si fanno appartenere all'antica famiglia dei conti d'A. i signori di Schoonhoven (signoria che era situata nel territorio in cui oggi si trova la città di Aerschot). Uno dei rami di questa famiglia, che ebbe cariche importanti nel principato ecclesiastico di Liegi e tenne un posto eminente nella nobiltà, acquistò il titolo di conti d'Arschot-Schoonhoven.

Bibl.: L. Vanderkindere, La formation territoriale des principautés belges au moyen âge, Bruxelles 1902, voll. 2; J.W. Imhof, Sancti Romani Imperii Procerum... Notitia, Tubinga 1687; Schannat, Von den Herzogen v. Arenberg, in Eiflia Illustrata, I, i, Colonia 1824; C. Poplimont, La Belgique héraldique, I, Bruxelles 1863; Comte d'Arschot-Schoonhoven, Le comté et les comtes d'Arschot au XII siècle, in Annuaire de la noblesse de Belgique (1926), I, Bruxelles 1927; id., Les d'Arschot de Schoonhoven, Histoire d'une famille, Bruxelles 1927.

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