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La storia del fascismo italiano prende avvio alla fine del 1914, con la fondazione, da parte del giornalista Benito Mussolini, del Fascio d'azione rivoluzionaria, in seno ad un movimento di interventismo nella prima guerra mondiale. Le espressioni ventennio fascista o semplicemente ventennio si riferiscono al periodo che va dalla presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 29 ottobre 1922, sino alla fine del regime, avvenuta formalmente il 25 luglio 1943. Specialmente dalla propaganda del regime veniva inoltre utilizzata la locuzione Italia fascista per indicare il Regno d'Italia sotto il governo di Mussolini e del Partito Nazionale Fascista.
Le riforme ortografiche della lingua russa sono quelle decisioni, ufficiali o non ufficiali, che hanno portato l'ortografia di questa lingua ad essere quella che è oggigiorno.
Il governo Gentiloni è stato il sessantaquattresimo esecutivo della Repubblica Italiana, il terzo ed ultimo della XVII legislatura. Il governo rimase in carica dal 12 dicembre 2016 al 1º giugno 2018, per un totale di 536 giorni, ovvero 1 anno, 5 mesi e 20 giorni. L'11 dicembre 2016 Paolo Gentiloni ricevette l'incarico di formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quattro giorni dopo le dimissioni rassegnate dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in seguito al risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre, che aveva respinto il progetto di revisione costituzionale promosso dal governo Renzi stesso. Gentiloni sciolse positivamente la riserva il giorno seguente, proponendo al presidente della Repubblica la lista dei ministri e giurando la sera stessa. Il governo ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 13 dicembre 2016 con 368 voti favorevoli e 105 contrari. Il giorno seguente ottenne poi la fiducia anche al Senato della Repubblica, con 169 voti favorevoli e 99 contrari.In seguito all'insediamento delle Camere della XVIII legislatura dopo le elezioni politiche del 2018 e all'elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento, il presidente Gentiloni rassegnò le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica il 24 marzo 2018, restando in carica per il disbrigo degli affari correnti.
Guglielmo II di Germania e Prussia (in tedesco: Friedrich Wilhelm Viktor Albrecht von Hohenzollern; Berlino, 27 gennaio 1859 – Doorn, 4 giugno 1941) è stato il terzo e ultimo imperatore tedesco (in tedesco: Deutscher Kaiser) e il nono e ultimo re di Prussia (in tedesco: König von Preußen). Guglielmo II rimase sul trono con entrambi i titoli dal 1888 al 1918. Il suo regno fu contraddistinto dal riarmo, soprattutto navale, e da una politica estera che portò la Germania ad allontanarsi sempre di più, oltre che dalla Francia, anche dal Regno Unito e dalla Russia. Guglielmo II abbandonò il sistema bismarckiano e attuò una politica estera contraddittoria, accompagnata da iniziative personali che lo misero in contrasto soprattutto con il Cancelliere Bernhard von Bülow. Conservatore, era un convinto sostenitore del militarismo e della tradizione monarchica prussiana. Si considerò sovrano assoluto per diritto divino fino alla morte.Per l'appoggio dato all'Austria nella sua politica nei Balcani e per l'assenso dato all'apertura delle ostilità della Germania contro la Russia nel 1914, è considerato fra i principali responsabili dello scoppio della prima guerra mondiale. Dopo la sconfitta fu costretto a vivere in esilio nei Paesi Bassi fino alla morte.
Guglielmo Lungaspada, detto Viljâlmr Langaspjôt (in francese Guillaume Ier de Normandie, dit Guillaume « Longue-Épée »; Rouen, 905 circa – Picquigny, 17 dicembre 942), fu jarl (conte) dei Normanni e conte di Rouen, dal 927 alla sua morte e fu anche duca di Bretagna, dal 933 al 937. Fu il secondo signore della Normandia con il nome di Guglielmo I.
Guglielmo I, detto anche Guglielmo il Conquistatore (Falaise, 8 novembre 1028 – Rouen, 9 settembre 1087), è stato Duca di Normandia dal 1035 con il nome di Guglielmo II e re d'Inghilterra dal 1066 fino alla morte. Sebbene chiamato anche Guglielmo il Bastardo (in francese Guillaume le Bâtard) perché illegittimo o comunque nato da una unione non canonica non riconosciuta dalla Chiesa, era comunque conosciuto come "il Conquistatore" (in inglese "the Conqueror", in francese "le Conquérant") già prima del 1066, per le sue vittorie sui Bretoni e per la conquista del Maine. Guglielmo ascese al trono d'Inghilterra dopo la vittoria nella battaglia di Hastings, con la quale cominciò la conquista normanna, battendo il re sassone Aroldo II. L'epopea della conquista e le ragioni della guerra sono rappresentate nel famoso Arazzo di Bayeux. Diede vita al primo censimento delle proprietà inglesi (il Domesday Book), che permetteva al re di avere conoscenza diretta di tutti i proprietari terrieri, senza passare attraverso i loro feudatari, anzi convocandoli tutti, nel 1086 a Salisbury, dove li fece giurare che sarebbero stati fedeli al loro re contro ogni altro uomo. Guglielmo è considerato il fondatore del governo centrale in Inghilterra e uno dei primi costruttori della monarchia costituzionale. Con il suo regno ebbe inizio la dinastia dei Normanni, la quale, comprendendo anche i rami femminili e cadetti che si sono avvicendati, siede tuttora sul trono inglese: infatti tutti i sovrani d'Inghilterra suoi successori, sono suoi discendenti diretti.
Guglielmo Alessandro Nicola Giorgio Ferdinando di Orange-Nassau, in olandese Willem-Alexander Claus George Ferdinand van Oranje-Nassau (Utrecht, 27 aprile 1967), è il re dei Paesi Bassi. Il 30 aprile 2013 è salito al trono olandese succedendo alla madre, la regina Beatrice, che aveva annunciato la propria abdicazione in diretta televisiva il 28 gennaio precedente. È il primo sovrano uomo dei Paesi Bassi dal 1890.
La Casa d'Orange-Nassau (in olandese Huis van Oranje-Nassau) è l'attuale famiglia reale dei Paesi Bassi, e ha svolto un ruolo centrale sia nella storia di questo Stato sia dell'intera Europa. La dinastia fu, in origine, un ramo del Casato di Nassau, d'origine tedesca: nel maggio 1515 Enrico III di Nassau-Breda sposò Claudia di Châlon-Orange, di origine borgognona. Il loro figlio Renato di Châlon adottò, per primo, il nuovo cognome "Orange-Nassau" e fu cugino di Guglielmo I d'Orange (noto come "Guglielmo il taciturno" e "Pater Patriae"), il quale si pose a capo della Rivolta Olandese del 1568, che portò alla nascita della Repubblica delle Sette Province Unite. Alla fine del XVII secolo, un membro della casata divenne anche re d'Inghilterra, nella persona di Guglielmo III, compiendo la Gloriosa rivoluzione, ai danni del cattolico Giacomo II Stuart. Ancora oggi in molti ogni anno celebrano la sua battaglia vittoriosa e i progressi che la democrazia ottenne durante il suo regno, in cui venne pubblicato il Bill of Rights del 1689, con un controverso festival chiamato "The Twelfth".
Anna Stuart (Londra, 6 febbraio 1665 – Londra, 1º agosto 1714) fu regina di Inghilterra, Scozia e Irlanda dall'8 marzo 1702, e, quando, nel 1707, il regno d'Inghilterra e il quello di Scozia furono uniti in un unico stato, divenne la prima sovrana del nuovo Regno di Gran Bretagna. Anna fu l'ultima sovrana del casato degli Stuart; le succedette un lontano cugino, Giorgio I del casato di Hannover, la cui nonna materna Elisabetta di Boemia era figlia di Giacomo I d'Inghilterra.