Animazione Liturgia Domenica 29 Gennaio 2023

IV Domenica del Tempo Ordinario (A) - IV settimana del Salterio - 70' Giornata Mondiale dei malati di lebbra

Idea Luce
Essere beati agli occhi di Gesù.

Introduzione
Il tema fondamentale della liturgia di questa IV domenica del Tempo Ordinario è incentrato sulle beatitudini secondo il testo di Matteo. È l’introduzione a quanto Gesù dice sul suo rapporto con la legge mosaica: non annuncia la sua abolizione, ma il completamento. Noi usiamo spesso l’espressione “beato lui” per riferirci ad una persona che riteniamo fortunata! Il confronto tra coloro che noi riteniamo beati e quelli che sono beati agli occhi di Gesù ci rivela quanta strada dobbiamo fare per essere veramente suoi discepoli.

Liturgia della Parola
LETTURE:
Sof 2,3; 3,12-13;
Sal 145 – Rit. Beati i poveri in spirito;
1Cor 1,26-31;
Mt 5, 1-12a

Rallegratevi, esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Spesso ci angustiamo perché la nostra vita non raggiunge gli obiettivi che ci siamo proposti! Eppure quello che è veramente essenziale è alla portata di tutti: basta accettare la nostra vita come dono di Dio! È Lui che saprà donarci fin d’ora la vera felicità.

Traccia di riflessione
Il messaggio della prima lettura, tratta dal libro di Sofonia, è rivolto ai poveri della terra, che aspettano in umiltà il giorno del Signore. Si tratta di un momento in cui Dio interviene nella storia per rimettere a posto le cose. Dopo aver descritto il giorno del Signore con espressioni di minaccia e castigo, indirizzate a coloro che pensano solo ad accumulare ricchezza (1, 8-13), il profeta rivolge lo sguardo ai fedeli che cercano il Signore con cuore sincero e in umiltà praticano la giustizia (2, 3); per costoro il giorno del Signore sarà finalmente la realizzazione di una nuova società: «Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero». Confiderà nel nome del Signore il resto d’Israele. La lettura del Vangelo riprende l’immagine del popolo umile e povero per proclamarlo beato! Per Gesù sono beati coloro che vivono con poco: ma non perché, purtroppo, non possono avere ricchezze, ma per una scelta volontaria! Era un ideale che già i filosofi greci consideravano espressione di grande saggezza! Coloro che sono colpiti da qualche sciagura spesso vedono allontanarsi gli amici e vivono la sofferenza in solitudine; ebbene, sarà Dio a venire accanto a loro per consolarli! L’altra categoria di beati sono i miti; il termine greco (prays) indica una persona che sa dominare gli istinti e quindi agisce nel pieno dominio di sé; è la caratteristica che Gesù attribuisce a se stesso in Mt 11, 29: “imparate da me che sono mite ed umile di cuore”. I giusti anelano a vivere in un mondo in cui l’onesto ha la meglio sul disonesto, la persona leale sull’intrigante e l’imbroglione; nel regno di Gesù finalmente vedranno appagate le loro aspirazioni! Sono queste alcune categorie sociali che Gesù considera beate! La seconda lettura ci presenta un brano di Paolo, che illustra cosa intende per sapienza cristiana: per vivere come seguaci di Cristo dobbiamo compiere un cambiamento profondo di valori; le persone che occupano gli ultimi posti agli occhi degli uomini, possono essere importanti agli occhi di Dio! Se i nostri valori sono il benessere, dominare, occupare i primi posti nella scala sociale, Gesù per noi è venuto invano!

Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché nello spirito delle beatitudini annunci e testimoni al mondo i valori rivoluzionari del Vangelo, preghiamo
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri, i diaconi, che Dio ha scelto e ha chiamato per essere suoi ministri, perché siano dispensatori della vera sapienza, preghiamo
• Per i governanti della nazioni, perché si adoperino responsabilmente per rendere giustizia ai poveri, proteggere i forestieri e dare il pane a chi ha fame, preghiamo
• Per tutti noi, perché alla sequela di Cristo scegliamo in ogni occasione di essere miti, puri di cuore, misericordiosi, operatori di pace, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, ti rendiamo grazie, perché ancora una volta hai parlato al nostro cuore e ci hai nutrito con il tuo Corpo e il tuo Sangue. È la comunione con te che ci rende come tu ci vuoi, che trasforma i nostri pensieri e le nostre azioni a immagine di Dio. Le beatitudini sono non solo una promessa, non solo un modello di vita, ma la certezza di essere qui e ora i tuoi discepoli nel mondo.

Idea guida
Cerchiamo e viviamo la vera beatitudine.


Animazione liturgica preparata da don Giovanni Deiana, biblista,
Roberta Fioravanti ed Alberto Hermanin

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