Gmunden

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Gmunden
città
Gmunden – Stemma
Gmunden – Veduta
Gmunden – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Austria Austria
Land Alta Austria
DistrettoGmunden
Amministrazione
SindacoStefan Krapf (ÖVP)
Territorio
Coordinate47°55′05″N 13°47′58″E / 47.918056°N 13.799444°E47.918056; 13.799444 (Gmunden)
Altitudine425 m s.l.m.
Superficie63,55 km²
Abitanti13 199 (2016)
Densità207,69 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale4810
Prefisso07612
Fuso orarioUTC+1
Codice SA4 07 05
TargaGM
Cartografia
Mappa di localizzazione: Austria
Gmunden
Gmunden
Gmunden – Mappa
Gmunden – Mappa
Sito istituzionale

Gmunden (in austro-bavarese Gmundn) è un comune austriaco di 13 199 abitanti nel distretto di Gmunden, in Alta Austria, del quale è capoluogo; ha lo status di città capoluogo di distretto (Bezirkshauptstadt).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La città si trova sulle sponde del lago Traunsee (in corrispondenza dell'emissario), a circa 30 km a sud di Wels.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione di Gmunden risale al XIII secolo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Castel Ort
  • Castel Ort è una delle maggiori attrazioni turistiche cittadine, sito sulle sponde del Traunsee. È una delle più antiche costruzioni del Salzkammergut, risalente al X secolo, situata su un'isola collegata alla terraferma con un ponte di legno. Dopo la distruzione per un incendio nel 1626 fu ricostruito nella forma odierna. Oggi è un ristorante e una sede del Ministero austriaco per l'Agricoltura. Il sito è molto popolare non solo per la sua bellezza ma anche per essere il luogo di ambientazione della serie televisiva di grande successo nei paesi di lingua tedesca Schlosshotel Orth (mai distribuita in Italia). Il fatto che il telefilm rappresenti il castello come un hotel provoca continue richieste di soggiorno nella struttura nonostante al suo interno non vi sia nessun albergo.
  • Municipio (Rathaus), edificio del XVI secolo, con facciata ornata di stucchi nel 1756 e nel XX secolo abbellita da un carillon di ceramica, l’unico dell’Austria prodotto nel 1957 nella famosa manifattura di porcellane di Meissen.
  • Villa Toscana, residenza estiva costruita tra 1870 e 1877 per l'ultima sovrana regnante di Toscana, Maria Antonia di Borbone-Due Sicilie, su progetto del figlio Giovanni Nepomuceno d'Asburgo-Lorena. Oggi importante centro congressi e mostre.
  • Castel Weyer, sede della Galerie Schloss Weyer - Meissen Porzellan con esposizione della nota porcellana di Meissen.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La città è rinomata per la lavorazione della ceramica, che l'ha resa celebre per il tipico decoro noto come fiammato verde (Grüngeflammte). Si tratta di disegni leggeri su sfondo bianco che dal XVII secolo ornano piatti, tazze, vasi e addirittura le olle utilizzate per le stufe, nei tipici colori verde o rosso, talvolta grigio.[1]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Gmunden ha uno svincolo autostradale a suo nome a circa 7 km, sulla A1 Vienna-Linz-Salisburgo-Monaco di Baviera.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Gmunden conta una stazione ferroviaria su una linea secondaria (Attnang-Pucheim - Steinach-Irding) ed un'altra, terminale (Seebahnhof), su una linea locale (Gmunden-Lambach/Vorchdorf), con altre 3 fermate: Traundorf, Lembergweg ed Engelhof.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rete tranviaria di Gmunden.
Un tram in servizio a Gmunden

Gmunden è nota (come la connazionale Serfaus per la metropolitana) per essere la più piccola città al mondo a possedere una rete tranviaria urbana, composta da una linea.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

La città è gemellata con:

Sport[modifica | modifica wikitesto]

A Gmunden ha sede la squadra di pallacanestro dello Swans Gmunden, fino al 2005 noto come Union Gmunden.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gmundner Keramik. A piece of Austria, su web.archive.org, 16 gennaio 2018. URL consultato il 19 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2018).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN152574779 · SBN MUSL001252 · LCCN (ENn90660951 · GND (DE4021376-6 · J9U (ENHE987007565128205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n90660951
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