Giuditta di Schweinfurt

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Giuditta di Schweinfurt
Bretislao I di Boemia e Giuditta di Schweinfurt, illustrazione dalla Cronaca di Dalimil , XIV secolo
Regina consorte d'Ungheria
PredecessoreTuta d'Ungheria
Successoresconosciuta
Nascita1003
Morte1058
PadreEnrico di Schweinfurt
MadreGerberga di Gleiberg
Consorte diPietro Orseolo d'Ungheria

Giuditta di Schweinfurt (in ceco Jitka ze Schweinfurtu; Schweinfurt, 1º gennaio 10032 agosto 1058) è stata una nobile boema, principessa di Baviera, duchessa consorte di Boemia e regina consorte d'Ungheria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuditta di Schweinfurt nasce a Schweinfurt, i suoi genitori erano Enrico di Schweinfurt e Gerberga di Gleiberg.

Giuditta fu la duchessa di Boemia dal 1034 fino al 1055. Si sposò con il duca Bretislao I (dopo essere stata rapita da quest'ultimo) il 7 luglio del 1021 con cui ebbe 5 figli e 3 figlie. Alla morte del duca nel 1055, fu espulsa dalla Boemia per ordine del figlio primogenito Spytihniv. Si stabilì in Ungheria con il figlio minore Vratislao[1] e si sposò con il re Pietro Orseolo d'Ungheria[2].

Morì il 2 agosto del 1058 all'età di 55 anni a Znojmo in Ungheria. Fu sepolta nella Cattedrale di San Vito a Praga[3][4][5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Hans Ferdinand Helmolt, The History of the World; a Survey of a Man's Record, Dodd, Mead, 1907. URL consultato il 28 marzo 2024.
  2. ^ Gyula Kristó e Ferenc Makk, Az Árpád-ház uralkodói, L.P.C. Könyvek, 1995, ISBN 978-963-7930-97-3.
  3. ^ Judith von Schweinfurt (1003-1058) - monumento..., su it.findagrave.com. URL consultato il 28 marzo 2024.
  4. ^ FamilySearch.org, su ancestors.familysearch.org. URL consultato il 28 marzo 2024.
  5. ^ Judith of Schweinfurt, su literarybibliography.eu. URL consultato il 28 marzo 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bertényi, I. , Diószegi, I. , Horváth, J. , Kalmár, J. y Szabó P. (2004). Királyok Könyve. Magyarország és Erdély királyai, királynői, fejedelmei és kormányzói. Budapest, Hungría: Helikon Kiadó.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN210991137 · ISNI (EN0000 0001 3890 3692 · CERL cnp00562324 · GND (DE12089243X · WorldCat Identities (ENviaf-210991137