Elezioni, Ambiente Verbania lascia la porta aperta sia a Brezza sia a Comoli - La Stampa

Metabolizzato l’esito delle primarie del Pd - nelle quali avevano puntato su Chiara Fornara, sconfitta da Riccardo Brezza - Ambiente Verbania annuncia che il ritirasi dalla scena elettorale è solo una delle tre opzioni che al momento contempla. L’altra è appoggiare con una propria lista chi tra Brezza e Giorgio Comoli di Alleanza civica, candidati sindaco nel campo del centrosinistra, farà proprie le loro «urgenze». La terza via, forse la meno probabile, è quella di presentarsi alle urne da soli. «La nostra è una vocazione aggregativa. Tramontato il progetto di una grande coalizione attorno a Fornara, vogliamo valutare se è possibile arginare la scomposizione in atto nel centrosinistra con l’adesione di più forze su una base programmatica condivisa» dice Nicolò Scalfi. Il supplemento di volontà unitaria di Ambiente Verbania si manifesta all’indomani della spaccatura nel centrodestra.

Giandomenico Albertella si è visto sottrarre, con decisione della segreterie regionali dei partiti della coalizione, il ruolo di condottiero dell’intero schieramento. Resterà in gara, ma solo con la sua civica Verbania Futura. Mirella Cristina, coordinatrice provinciale di Forza Italia, sarà candidata sindaco sotto il vessillo degli Azzurri, ma anche di Fratelli d’Italia, Lega e Noi moderati. A erodere un po’ di consensi a entrambi ci sarà Michael Immovilli che, espulso dal partito di Salvini, si è messo a capo di una sua compagine. Di rimbalzo la reazione del Pd e del suo candidato Riccardo Brezza è stato un ulteriore appello all’unità di «tutte le forze politiche e civiche che hanno a cuore il futuro di Verbania».

L’opportunità di partire da subito avvantaggiati, senza scommettere sul ballottaggio per apparentarsi, presentandosi uniti porterà la candidata del Terzo Polo-Centro riformista Cinzia Vallone a riconsiderare un’alleanza nel campo del centrosinistra? O riterrà partner preferibile Albertella, svincolato dai simboli di centrodestra? A un mese e poco più dalla chiusura dei giochi le domande restano aperte.

Intanto Ambiente Verbania torna a professare la «vocazione unitaria». Vuole dialogare con Alleanza civica, con cui ha sostenuto Fornara, e con il Pd, con cui crede ci possa essere convergenza su molteplici priorità di programma, a cui ha dato un decisivo contributo l’ex sindaco Claudio Zanotti e - come ricorda Dario Prezioso di Europa Verde - persone dalle competenze tecnico-scientifiche.

«Ora si apre una nuova fase: si deve andare oltre alle affermazioni di principio ed entrare nel dettaglio di progetti concreti per la città» dice Giovanni Margaroli.

Cinque le «urgenze» che mettono a premessa del loro sostegno a uno dei candidati del centrosinistra. La prima è la revoca del progetto di riqualificazione di piazza Fratelli Bandiera e l’impegno per una valorizzazione complessiva del quartiere Sassonia. La seconda vuole si rivedano aspetti della variante generale del Prg per rafforzare presupposti di tutela di consumo di suolo e promozione del riuso di aree già edificate e in abbandono (anche per favorire l’accesso alla casa a prezzi calmierati per giovani famiglie). La terza è dare precedenza negli investimenti comunali al secondo lotto della circonvallazione leggera lungo l’asse del San Giovanni (per togliere auto da corso Mameli).

La quarta mette in primo piano la necessità di riorganizzazione della pianta organica municipale. La quinta riguarda la sospensione del progetto del porto galleggiante a Pallanza con contestuale ripresa della ricostruzione di quello affondato in largo Palatucci, entrambe iniziative non pubbliche ma di privati.

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