Casa di Montecarlo, condanna a 2 anni e 8 mesi per Fini: "Non autorizzai la vendita, ora più sereno"
La sentenza dei giudici del Tribunale di Roma

Casa di Montecarlo, condanna a 2 anni e 8 mesi per Fini: "Non autorizzai la vendita, ora più sereno"

'Non sono deluso: non sono stato ritenuto responsabile di riciclaggio", ha detto l'ex presidente della Camera. I pm avevano chiesto per lui una condanna a 8 anni di reclusione. La vicenda al centro dell'inchiesta risale al 2008. 5 anni alla compagna

Casa di Montecarlo, condanna a 2 anni e 8 mesi per Fini: "Non autorizzai la vendita, ora più sereno"
LaPresse
Gianfranco Fini con Elisabetta Tulliani

''Non sono deluso: non sono stato ritenuto responsabile di riciclaggio, evidentemente l'unica cosa che ha impedito di assolvermi è l'autorizzazione alla vendita''. 

Queste le prime parole di Gianfranco Fini dopo la sentenza di condanna emessa dal tribunale di Roma a due anni e otto mesi per la vicenda della casa di Montecarlo.

"L'unico punto su cui il collegio ha ritenuto di non assolvermi completamente è quell'autorizzazione alla vendita che è del tutto evidente non è stata da me autorizzata. Me ne vado più sereno di quello che si può pensare - ha detto - Ricordo a se stesso che per un'analoga vicenda, una denuncia a mio carico fu archiviata dalla procura di Roma''.

''Certo 7 anni per arrivare a una conclusione come questa... È giusto avere fiducia nella giustizia, certo se fosse un po' sollecita…Dopo tanto parlare, dopo tante polemiche, tante accuse, tanta denigrazione da un punto di vista politico. Responsabile di cosa? di aver autorizzato la vendita. Non mi è ben chiaro in cosa consista il reato", ha concluso Fini.

Il processo e la sentenza

L'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi. Lo hanno deciso i giudici della quarta sezione collegiale del Tribunale di Roma. All'udienza del 18 marzo scorso i pm capitolini titolari dell'inchiesta avevano chiesto per l'ex leader di An una condanna a 8 anni di reclusione. 

Condannati anche la compagna Elisabetta Tulliani a 5 anni di reclusione (per lei erano stati chiesti 9 anni di carcere), suo fratello Giancarlo a 6 anni di reclusione (era stata sollecitata per lui la pena di 10 anni di reclusione) e il padre Sergio a 5 anni di reclusione (per lui erano stati chiesti 5 anni). Per tutti l'accusa è di riciclaggio.

La vicenda al centro dell'inchiesta risale al 2008 ed è legata alla compravendita di un appartamento a Montecarlo, lasciato in eredità al partito di Alleanza Nazionale dalla contessa Annamaria Colleoni che sarebbe stato acquistato, secondo l'accusa, da Giancarlo Tulliani attraverso società off-shore. Un'operazione effettuata per poco più di 300 mila euro e che con la vendita dell'immobile nel 2015 fruttò un milione e 360 mila dollari. La sentenza è arrivata dopo sette anni dall'inizio del processo.