Direttiva case green: la soluzione Outes

Il piano approvato dalla Commissione Europa introduce numerose novità:

• a partire dal 2030 gli edifici residenziali dovranno essere costruiti a emissioni zero;
• gli edifici pubblici dovranno essere realizzati a emissioni zero già dal 2028;
• gli edifici residenziali esistenti dovranno ridurre il proprio consumo medio di energia di almeno il 16% entro il 2030, incrementandolo almeno fino al 20% entro il 2035;
• per gli edifici non residenziali esistenti il consumo medio di energia primaria dovrà essere ridotto di almeno il 16% entro il 2030 e del 26% entro il 2033;
• a partire dal 2040 la vendita di caldaie a gas sarà vietata, il divieto sul loro incentivo partirà dal 2025. Sistemi ibridi con pompa di calore o con utilizzo di combustibili rinnovabili restano ammessi.

La situazione del riscaldamento residenziale all’interno dello scenario italiano risulta particolarmente interessata da queste nuove linee. Nell’ultimo decennio infatti diverse agevolazioni hanno favorito l’installazione di caldaie a condensazione a gas: la detrazione del 65%, l’incentivazione del Superbonus 110% con sconto  in fattura, e il “Conto Termico” con accredito diretto sul conto corrente bancario. Ne è risultata un’installazione importante di caldaie alimentate da combustibile gassoso, che sono andate a sostituire sistemi obsoleti.

La nuova direttiva apre, per le abitazioni coinvolte da questi interventi, un quadro penalizzante dal punto di vista economico, in quanto implica la sostituzione delle caldaie a gas da poco installate, a cui si aggiunge, in numerosi casi, l’impossibilità di cambiare generatori inseriti da meno di 10 anni nel caso in cui la detrazione fiscale sia ancora in corso.

La soluzione di Outes

Outes introduce sul mercato la linea di  Pompe di Calore AUREOflow, dotata di funzione “Hybrid Ready” venendo così incontro alle esigenze delle direttive europee e del mercato che indicano nelle pompa di calore un importante passaggio verso la riduzione dei consumi e la neutralità delle emissioni di CO2.

Grazie alle ricerche del reparto R&D, la scheda di controllo delle macchine AUREOflow include la possibilità di ottenere un impianto ibrido usando la caldaia già esistente.

L’accensione e lo spegnimento della caldaia e della seconda valvola a tre vie, destinata a dare supporto alla produzione di acqua calda e al riscaldamento, sono comandati da collegamenti elettrici. La caldaia viene attivata dalla logica interna che, in base alla velocità di raggiungimento delle temperature di  funzionamento, decide se accenderla o meno, facendo operare solo la pompa di calore quando il suo rendimento è superiore a quello della caldaia.

Abbinando la pompa di calore Outes AUREOflow alla caldaia esistente si ottiene quindi la transizione verso un sistema di riscaldamento maggiormente ecologico ed efficiente.

Inoltre, l’installazione della soluzione Outes in aggiunta a un generatore esistente gode degli incentivi con detrazione fiscale del 50% prevista per le ristrutturazioni.

Dettagli tecnici

La gamma di pompe di calore AUREOflow si compone di modelli da 6 a 16 kW termici, con COP medio pari a 5. Dotata di componentistica di alta qualità, prevede funzioni aggiuntive pensate specificatamente per il mercato italiano.

La linea è stata presentata in occasione della fiera MCE 2024, dove Outes ha proposto AUREOflow con gas refrigerante R290, che si aggiunge alla esistente linea con gas R32. Questa proposta migliora notevolmente il coefficiente di riscaldamento globale (GWP): il nuovo gas R290 ha infatti un valore pari a 3, a fronte di quello di 750 del gas R32.

Consiglia questo comunicato ai tuoi amici