Annie__
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In questo appunto viene descritta la vita di Gian Galeazzo Maria Sforza, conosciuto per essere stato il sesto duca di Milano. Viene riportata una breve descrizione della sua biografia, di cui si descrivono gli aspetti principali, il periodo giovanile, la sua carriera come duca di Milano, le informazioni sulla sua salute, le caratteristiche fisiche e caratteriali e la sua morte.

Chi è Gian Galeazzo Maria Sforza

Gian Galeazzo Maria Sforza, conosciuto semplicemente con il nome di Gian Galeazzo Sforza, è una personalità significativa del XV secolo in quanto era il sesto Duca di Milano della dinastia degli Sforza.
Gian Galeazzo nacque nel giugno del 1469 nella città di Abbiategrasso nel bellissimo castello della città e morì successivamente a Pavia nell’ottobre del 1494. La scelta del suo nome non fu un caso, ma aveva un duplice significato: da una parte Gian Galeazzo doveva continuare la dinastia dei conosciuti duchi di Milano e dall’altra parte non doveva dimenticare il voto che i suoi genitori avevano fatto per la Vergine Maria; infatti, Gian Galeazzo ricevette il battesimo proprio nel Duomo di Milano. Poco dopo la nascita ricevette il titolo di Conte di Pavia e venne affidato a Giovanni Agostino Olgiati. Già da bambino, Gian Galeazzo Sforza fu promesso come sposo ad Isabella Aragonese, la quale era la nipote del Re di Napoli, per continuare la dinastia regale.

Delitto del padre Galeazzo Maria e reggenza di Bona di Savoia

Il padre di Gian Galeazzo Sforza, Galeazzo Maria, venne ucciso tragicamente davanti alla chiesa di Santo Stefano a Milano. Per tale motivo, il successore fu proprio il figlio Gian Galeazzo Maria, il quale fu nominato suo erede diventando il sesto duca di Milano a soli sette anni. Gian Galeazzo era ancora troppo piccolo per poter decidere, ricoprire incarichi e prendere decisioni importanti. Così, in quella circostanza, la madre Bona di Savoia fu costretta a chiedere aiuto agli altri regnanti per cercare di affermare il potere del giovane Gian Galeazzo Sforza ed aiutarlo nelle possibili decisioni. Perciò venne deciso di proclamare la madre Bona di Savoia sua reggente nel 1477.

Cerimonia nuziale con Isabella d'Aragona

Come deciso quasi alla sua nascita, Gian Galeazzo Sforza nel 1488 sposò Isabella D’Aragona per procura nella città di Napoli. Successivamente Isabella partì per andare incontro a Gian Galeazzo Sforza, arrivando prima a Genova e poi da li si spostò a Vigevano e poi a Milano, luogo in cui vennero celebrate le nozze da Fabrizio Marliani, a quel tempo vescovo di Piacenza. La celebrazione del matrimonio fu grandiosa, accompagnata da opere musicali e da scene dipinte da Leonardo Da Vinci.

Inaspettata morte di Gian Galeazzo Sforza

Gian Galeazzo Sforza morì alla giovane età di venticinque anni, ma questa sua scomparsa non fu vista come una morte naturale poiché il giovane accusava diversi malesseri al ventre avendo anche febbre alta e atonia muscolare. L’insieme di tutti questi malesseri si manifestava quando il giovane Duca si trovava a Pavia mentre questi diminuivano quando effettuava dei viaggi in altre città. Pian piano si riuscì a capire che in realtà i malesseri del duca erano dovuto a tentativi di avvelenamento probabilmente per volere dello zio. Infatti, questo portò Gian Galeazzo Sforza a licenziare il servo che gli portava spesso da bere e ciò migliorò le sue condizioni di salute in quel momento precarie. Nonostante ciò, il Duca continuò a soffrire di dolori al ventre e muscolari così forti che lo costrinsero a rimanere per un periodo a letto. Per Gian Galeazzo Sforza furono dei mesi molto difficili a causa delle sue condizioni di salute fino a che morì il 21 ottobre del 1494 nel castello visconteo. Il suo corpo venne esposto su un lettino d’oro per permettere ai suoi cari e conoscenti di porgergli un ultimo saluto. Dopo la sua morte vennero condotti degli studi per capire realmente quale fosse stata la causa che condusse il duca alla morte: infatti si venne a sapere che già in precedenza egli soffriva di una febbre intermittente e coliche intestinali aggravate dalla sua vita poco regolare.

Fisionomia e carattere di Gian Galeazzo Sforza

Gian Galeazzo Sforza venne descritto dal poeta Bernardo Bellincioni, un poeta appartenente alla sua corte, come un uomo dal volto bello, dolce ed onesto. Il duca aveva dei capelli color oro e molto lunghi, una carnagione pallida e allo stesso tempo angelica. Infatti, per il suo aspetto venne definito “Bellissimo et bonissimo”. Però la sua corporatura esile gli causarono problemi di salute che influenzarono anche il suo carattere diventando sempre più debole. Inoltre, Gian Galeazzo Sforza era appassionato di caccia e andava spesso portando con sé i suoi cani e falchi ed era una persona golosa: spesso abusava del vino nonostante la sua salute non fosse delle migliori. Numerose fonti antiche hanno riportato il vero carattere di Gian Galeazzo Sforza, il quale si pensi fosse essere bisessuale, come suo padre amava sia le donne che gli uomini.