Finch su Apple TV+
Finch su Apple TV+

Il film Finch, con Tom Hanks, arrivò il 5 novembre del 2021 su Apple TV+. La sua nascita si ebbe però nel 2017, con le riprese iniziate nel New Mexico nel 2019.

Avrebbe dovuto arrivare nelle sale cinematografiche nel 2020 distribuito da Universal, ma poi la pandemia ne fecero saltare completamente i piani. Apple, quindi, riuscì a comprarne i diritti e distribuirlo sulla sua piattaforma nel 2021.

Il film, girato da Miguel Sapochnik e scritto dagli sceneggiatori Craig Luck e Ivor Powell, racconta di un mondo devastato da una catastrofe solare.

Al centro della narrazione troviamo l’ingegnere Finch, interpretato da Tom Hanks, che realizza un robot dotato di intelligenza artificiale con l’intento di curare il suo cane quando lui non ci sarà più.

La pellicola si distingue per la sua capacità di esplorare la condizione umana in uno scenario post-apocalittico, guadagnandosi recensioni positive specialmente per la prestazione di Hanks.

La trama di Finch

Nel cuore di una Terra devastata da una catastrofe solare, il film “Finch” ci introduce a un mondo dove la sopravvivenza è diventata una sfida costante.

Finch Weinberg è un ingegnere robotico e uno degli ultimi sopravvissuti umani. Affrontando una malattia terminale causata da danni da radiazione, Finch si dedica alla costruzione di un robot, Jeff, con la voce di Caleb Landry Jones, programmato per prendersi cura del suo fedele cane Goodyear e per imparare sulla vita umana.

Tom Hanks è Finch
Tom Hanks è Finch

Il viaggio del trio, composto da Finch, Goodyear e Jeff, si snoda attraverso il paesaggio desolato dell’America post-apocalittica. Con l’obiettivo di raggiungere il Golden Gate Bridge, affrontano insieme le sfide di un ambiente ostile, cercando un luogo sicuro dove rifugiarsi prima dell’arrivo di una tempesta imminente.

Durante il loro percorso, la relazione tra Finch e il suo robot si evolve, esplorando la profondità emotiva e la complessità della natura umana.

La realizzazione del film ha visto le riprese svolgersi in diverse zone del Nuovo Messico, tra cui Albuquerque, Santa Fe e il White Sands National Monument, con il cane Seamus, trovato vicino a un campo per senzatetto in California, che dà vita al personaggio di Goodyear.

“Finch” è un’opera prodotta da nomi noti come Amblin Entertainment e Walden Media, che si addentra nelle tematiche fantascientifiche e post-apocalittiche con un approccio creativo e informativo, mantenendo un linguaggio semplice e accessibile per coinvolgere il lettore nella narrazione.

Il Contesto Post-Apocalittico di Finch

L’ambientazione post-apocalittica di “Finch” si rivela un fondale tanto inquietante quanto affascinante, dove la distruzione dello strato di ozono a causa di un’esplosione solare ha reso i raggi ultravioletti letali per ogni forma di vita.

In questo scenario desolato, l’ingegneria robotica si erge come un’ancora di salvezza per l’umanità, incarnata nel personaggio di Finch, che riesce a sopravvivere grazie alla sua perizia tecnica.

Tom Hanks e Caleb Landry Jones

Il viaggio di Finch attraverso l’America devastata, da St. Louis fino al Golden Gate Bridge di San Francisco, è stato magistralmente catturato nelle riprese effettuate ad Albuquerque, nel Nuovo Messico, che hanno saputo ricreare il paesaggio deserto e minaccioso che fa da sfondo al film.

La scelta di una narrazione incentrata su temi quali l’amicizia, l’ambientalismo, i legami familiari, l’amore tra gli esseri umani e i loro animali domestici, nonché lo sviluppo e l’impatto dell’intelligenza artificiale, distingue “Finch” dai soliti film post-apocalittici, spostando l’attenzione dagli effetti speciali a una storia più intima e orientata ai valori.

Nonostante il contesto cupo e la lotta per la sopravvivenza, “Finch” si configura come un film post-apocalittico adatto a tutte le età, in cui il cuore pulsante è rappresentato dalle relazioni interpersonali e dalla crescita emotiva dei personaggi, umani e non.

Curiosità sul film Finch

“Finch” segna il miglior debutto di sempre per un film su Apple TV+, superando il successo di “Greyhound“. La pellicola rappresenta la seconda collaborazione tra Tom Hanks e Apple TV+, dopo “Greyhound – Il nemico invisibile”.

Il film, che doveva inizialmente essere rilasciato nelle sale cinematografiche, è stato trasferito su Apple TV+ a causa della pandemia.

Il budget è stato di appena 2,5 milioni di $. La colonna sonora del film, curata da Gustavo Santaolalla, include brani classici dagli anni ’50, ’70 e alcune melodie new wave degli anni ’80.

Inizialmente doveva essere previsto un finale più lungo dove il robot Jeff conosceva altri umani. Come indica lo stesso regista:

Abbiamo girato molto. C’è un’intera sezione che è finita sul pavimento della sala di montaggio e riguardava Jeff che finalmente entrava in contatto con gli esseri umani e come non erano quello che si aspettava e certamente non quello per cui suo padre, Finch, lo aveva preparato. Ma quando siamo arrivati ​​alla pubblicazione, eravamo in fase di montaggio, c’è stato un punto in cui ho realizzato che sapevamo che eravamo arrivati ​​alla fine del film ma avevamo ancora altra storia da raccontare. Ho provato il più possibile per vedere se potevamo adattarla, ma era una storia più grande di quanto avessimo avuto il tempo di raccontare nel tempo che ci restava per raccontarla. A un certo punto, abbiamo dovuto semplicemente fare una scelta. Per me, credo all’idea di uccidere i tuoi cari. Lo amavo. Mi è davvero piaciuto quello che abbiamo fatto. C’erano grandi attori. C’era Samira Wiley, c’era mia moglie Alexis Raben, avevamo Skeet Ulrich, c’erano un sacco di persone nel gruppo. Ed è stato davvero bello. Non era il finale giusto per questo capitolo di questa storia. Abbiamo dovuto lasciarlo andare.

Le mie impressioni su Finch

Nel tessuto narrativo di “Finch”, emergono con preponderanza i temi dell’amicizia, della solidarietà, dell’amore per gli animali, dell’intelligenza artificiale e dell’ambientalismo.

Questi elementi si intrecciano in una storia che, pur ambientata in un futuro post-apocalittico, tocca corde profondamente umane e attuali.

È uno di quei film desolanti, dove l’umanità ne esce distrutta. A un certo punto della storia, Finch racconta che non fu tanto l’eruzione solare ad aver ucciso gli uomini, ma la loro reazione a essa.

Dopo i danni all’atmosfera, infatti, prevalse la bestialità umana, con saccheggi e violenza. In pratica anziché unire le forze per trovare una soluzione e adattarsi, l’uomo ha preferito come sempre iniziare la corsa alle guerre e alle risorse, portando l’umanità a sopperire.

Al di là del rapporto con il suo robot, che in qualche modo dovrebbe far compagnia al cane, la pellicola è una triste rappresentazione del genere umano. Cattivo, egoista, opportunista, violento.

Lo spettatore dovrebbe riflettere su questi messaggi piuttosto che sulla fantascienza o l’amicizia. Quindi vi invito a vederlo per riflettere su questi elementi e sul fatto che non bisogna mai dare per scontato questo equilibrio uomo-natura che stiamo inesorabilmente alterando a nostro discapito.

L’accoglienza e la critica

La rappresentazione visiva dell’America post-apocalittica e la CGI impiegata per Jeff rappresentano alcuni degli aspetti notevoli del film, benché la prevedibilità della sceneggiatura e il ritmo lento nella prima metà siano stati individuati come punti deboli.

La ricezione critica di “Finch” si è dimostrata variegata, oscillando tra recensioni miste e negative. Alcuni recensori hanno elogiato la performance di Tom Hanks e la profondità emotiva che caratterizza il rapporto tra Finch, il robot e il cane, mentre altri hanno puntato il dito contro il ritmo del film, la sceneggiatura e l’esecuzione generale, definendoli poco originali e prevedibili.

Nonostante le divergenze, il film ha conseguito un rating di approvazione del 74% su Rotten Tomatoes, basato su 173 recensioni. La sintesi critica del sito recita: “Finch è un racconto post-apocalittico prevedibile ma commovente, sostenuto dal lavoro affidabile e costante di Tom Hanks”.

Sulla piattaforma Metacritic, “Finch” ha ottenuto un punteggio medio ponderato di 57 su 100, basato su 38 critiche, indicando recensioni “miste o nella media”. La prestazione di Hanks nel ruolo di Finch è stata definita da alcuni critici come un “tour de force” e “straziante”. Tuttavia, alcuni recensori hanno considerato l’evoluzione della coscienza e delle emozioni del robot poco plausibile e troppo rapida.

Il nucleo centrale del film non risiede negli elementi fantastici, ma piuttosto nella relazione tra Finch, il robot e il cane, un aspetto che ha raccolto consensi per la sua capacità di trasmettere emozioni autentiche. Questa dinamica si rivela fondamentale nel contesto narrativo, dove la fantascienza e il tema post-apocalittico fungono da sfondo a un’esplorazione più profonda dei legami affettivi e della resilienza umana.

Conclusione

Attraverso la lente di una cosmologia post-apocalittica, “Finch” ci conduce in un viaggio emotivamente coinvolgente che indaga il rapporto tra umani, animali e intelligenza artificiale. L’opera di Sapochnik, intrisa di dramma e humor, investe il suo pubblico con profonde riflessioni sulla condizione umana, avvalendosi della solida performance di Hanks ed esplorando la complessa dinamica tra i protagonisti in un mondo al tramonto.

Affinché il dibattito e l’interesse possano proseguire, vi incoraggiamo a esplorare più da vicino la potenza evocativa di “Finch”, avventurandovi nella sua visione su Apple TV+.

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