icona caraffa filtrante

Caraffe filtranti

Trova la caraffa filtrante che più si adatta alle tue necessità

L’acqua del rubinetto normalmente può essere consumata così com’è, perché è controllata, sicura e adatta all’uso da parte di tutta la famiglia. Se, però, vuoi migliorarne il gusto, eliminando il sapore leggermente clorato e rimuovere eventuali tracce di inquinanti, puoi acquistare una caraffa filtrante senza dover per forza dover ricorrere all’acquisto di acqua in bottiglia.

La guida passo passo

Tipi di caraffe filtranti

Abbiamo testato in laboratorio 26 caraffe filtranti per aiutarti ad orientarti nella scelta di quella perfetta per le tue esigenze. Scopri la classifica delle migliori.
Torna all'inizio

Caraffe filtranti: funzionano davvero?

Questi recipienti, per essere efficaci, devono ridurre calcare e cloro che possono dare un sapore sgradevole all’acqua. Devono inoltre essere in grado di filtrare sostanze pericolose come pesticidi, nitrati o piccole quantità di metalli pesanti che possono essere presenti in alcune falde acquifere.

Sebbene non ci siano particolari controindicazioni a consumare acqua dura per persone in buono stato di salute, una caraffa filtrante normalmente addolciscono l’acqua che filtrano, rimuovendo il calcio e il magnesio e sostituendoli con sodio e potassio. Rispetto ai nostri primi test (nel 2003), le cartucce filtranti oggi si limitano a un blando addolcimento dell’acqua, proprio per non impoverirla troppo di elementi utili per la salute.

In generale tutte le brocche fanno bene il loro lavoro di filtrazione e trattengono facilmente le molecole più grosse e persistenti. Risulta più difficile la rimozione di elementi inquinanti più piccoli e solubili, come l’arsenico e altri metalli. Ma alcune caraffe sono in grado di rimuovere davvero bene anche questi.

Vanno utilizzate solo su acqua già potabile (scopri come funziona il bonus per installare un depuratore d'acqua): non possono essere usate su acqua di pozzo o sorgente di cui non si conosce la potabilità. Il principio di funzionamento è lo stesso per quasi tutti i prodotti: all’interno c'è una cartuccia filtrante, costituita da diversi materiali granulari, provvede a trattenere i composti indesiderati dall’acqua che si versa nella caraffa.

Ma quali sono tutti i vantaggi?

Migliorare il gusto

Durezza e sapore di cloro sono i principali motivi per i quali si preferisce l'acqua minerale in bottiglia e non si beve l’acqua del rubinetto sebbene questa sia controllata sistematicamente dagli acquedotti e dalle Asl (o Usl o ATS) e debba rispettare limiti su oltre 30 parametri chimici e microbiologici. Ma se il problema è solo il gusto, una caraffa filtrante può essere un valido alleato per il consumo domestico di acqua potabile.

Nello specifico questo contenitore può:

  • rimuovere il sapore di cloro;
  • abbassare la durezza (meglio non troppo; nel nostro test sulle caraffe penalizziamo i modelli che la abbassano troppo);
  • rimuovere eventuali tracce di solventi, pesticidi e metalli pesanti (che, però, grazie ai controlli delle autorità, devono già essere sotto i limiti di legge nell'acqua potabile). 

Le caraffe sono meno efficaci nella rimozione dei nitrati (ma anche questo inquinante deve essere al di sotto del limite di legge nell'acqua potabile).

In caso di leggero sapore o odore di cloro, può avere un suo effetto anche spillare l’acqua dal rubinetto un po’ prima di servirla e lasciarla riposare in una caraffa o in una bottiglia aperta per alcuni minuti prima di consumarla; oppure tenere una bottiglia di acqua in frigorifero.

Per chi vuole e può, le case dell’acqua comunali o dell’acquedotto sono una buona soluzione per avere acqua affinata (trattata per migliorarne il gusto, rimuovendo il sapore di cloro) sia liscia che gassata. Oppure puoi optare per un depuratore d'acqua domestico.

Se hai dubbi sull’acqua che esce dal rubinetto di casa tua e vuoi avere rassicurazioni scientifiche sul fatto che sia buona da bere puoi farla analizzare. Soci e Fan di Altroconsumo possono farlo a prezzi vantaggiosi, grazie al nostro laboratorio convenzionato. Fai analizzare l'acqua di casa.

Meno plastica, ma la cartuccia resta

Anche se le caraffe filtranti nei nostri test sono gradualmente migliorate negli anni, bere dal rubinetto resta la scelta migliore e la più conveniente perchè costa meno di due euro all’anno, non obbliga a portare pesi a casa e ci evita di produrre montagne di rifiuti di plastica. Nel caso tu voglia comunque utilizzare la caraffa, attenzione alla manutenzione: evita che l’acqua ristagni a lungo nella brocca e rispetta scrupolosamente i tempi di sostituzione della cartuccia come indicato nelle istruzioni o sulla caraffa stessa.

Eliminato il problema delle bottiglie di plastica, resta comunque l'inconveniente della cartuccia da smaltire una volta esauriti i giorni di funzionamento: le cartucce devono essere buttate nell'indifferenziata e poche soluzioni davvero sostenibili sono al momento a portata di mano per evitare questo rifiuto.

Scelta più economica

Sebbene, come abbiamo detto, la caraffa filtrante non sia la scelta più economica rispetto a quella di bere direttamente dal rubinetto, il costo medio dell’acqua filtrata, ipotizzando che la caraffa duri almeno 1 anno, rimane comunque inferiore a quello dell’acqua in bottiglia: tra la spesa di acquisto e il costo delle cartucce, si spendono circa 180 euro l’anno, arrivando a soli 50 euro all’anno se si opta per le nuove cartucce che durano anche più di 30 giorni.

Torna all'inizio

A cosa fare attenzione

Se stai pensando di acquistare una caraffa filtrante devi considerare:

  • tipo di filtro
  • capienza e dimensioni
  • materiale.

Vediamo nel dettaglio questi criteri di valutazione.

Tipo di filtro

Esistono due filtri principali con il compito di trattenere sostanze nocive per la salute o in grado di alterare il gusto dell’acqua:

  • Filtro a carboni attivi. Il carbone attivo presente nella cartuccia ha il compito di trattenere eventuali tracce di inquinanti presenti nell’acqua, come solventi e trialometani, ma anche pesticidi, idrocarburi, residui di farmaci e altri inquinanti raramente presenti nelle acque di acquedotto.
  • Filtro con resine a scambio ionico. È dotato di una speciale polvere (sabbia o resina) che permette di scambiare il calcio e il magnesio presenti nell'acqua altri ioni innocui, come sodio e potassio, presenti nel filtro grazie ad una reazione chimica. Rispetto ai filtri a carboni attivi, i filtri di questo tipo sono molto più specifici e agiscono solo sulla durezza dell’acqua.

La maggior parte dei filtri in commercio, che sono costituiti da un mix di carbone attivo e resina a scambio ionico, è una combinazione di queste due tecnologie.

Capienza e Dimensioni

Da tenere in considerazione è anche la capienza della caraffa filtrante: le dimensioni variano a seconda delle esigenze. I modelli più compatti hanno una capienza di circa 2 litri, mentre quelli più grandi e quindi maggiormente adatti a famiglie numerose, possono arrivare a contenere fino a 3,5 litri.

Se invece si vuole prediligere un modello più piccolo per uso singolo ci si può orientare sulle bottiglie filtranti della capienza di 1 litro circa.

Oltre alla capienza è bene anche valutare la dimensione e la forma della caraffa che, soprattutto d’estate, deve essere collocata agevolmente in frigorifero.

Materiale

Le caraffe filtranti possono essere fatte in vetro o in plastica e in acciaio inox. Se alcuni prediligono il vetro perché è più elegante e decorativo, altri danno priorità alle caraffe in plastica che sono le più diffuse e sono fatte con un tipo di plastica ad uso alimentare, priva di sostanze tossiche e lavabile a mano.

Torna all'inizio

Manutenzione e pulizia

Per scongiurare la formazione di batteri nei residui di acqua lasciati nella caraffa filtrante, è bene svuotarla ogni volta che si prevede di non utilizzarla per qualche giorno e lavarla accuratamente. Si dovrà inoltre prestare attenzione a non utilizzare spugne abrasive per non rischiare di graffiarla e a rimuovere sempre il filtro che è l’unica parte non lavabile. Infine, è buona norma asciugare la brocca dopo averla lavata per evitare la formazione di muffe.

Il carbone attivo usato all’interno delle cartucce filtranti delle caraffe può lasciare frammenti di granulato nell'acqua. Ma sono pericolosi per la salute? Leggi il nostro approfondimento per scoprire tutto quello che c’è da sapere sui residui neri nell'acqua contenuta nelle caraffe.

Torna all'inizio

Domande frequenti

Rispondiamo alle domande frequenti sulle caraffe filtranti

Quanto dura il filtro della caraffa?

Le cartucce filtranti delle caraffe hanno una scadenza: solitamente durano tra i 30 e i 90 giorni. La durata della cartuccia è riportata sulla confezione delle cartucce e della caraffa: è sempre meglio controllare, perché alcune caraffe funzionano con diversi tipi di cartuccia. In ogni caso, consigliamo di sostituire sempre la cartuccia alla fine del periodo di durata prevista, al fine di evitare soprattutto problemi microbiologici. 

Come smaltire il filtro della caraffa?

Le cartucce sono composte da diversi materiali e generalmente non sono riciclabili. La cartuccia esausta va buttata nel sacco del residuo secco indifferenziato, a meno che non vi siano specifiche indicazioni diverse da parte del produttore.

Le caraffe filtrante sono nocive per la salute?

Le caraffe filtranti sono prodotti sicuri e ben progettati, ma nell’utilizzo vanno rispettate scrupolosamente le indicazioni dei produttori. In generale l’acqua filtrata va consumata il giorno stesso e la caraffa non va tenuta ferma per troppi giorni. La cartuccia va sostituita secondo le indicazioni del produttore e la caraffa e tutte le sue parti vanno pulite regolarmente.

Quanto costano le caraffe filtranti?

Il costo di acquisto della caraffa, la cui confezione include anche un filtro, ha una forbice di prezzo dai 15 ai 100 euro. A questa spesa occorre aggiungere quella per i filtri, da cambiare regolarmente secondo le indicazioni del produttore: il prezzo per singola cartuccia può andare dai 3 ai 30 euro, a seconda della durata della cartuccia e dalla confezione. Normalmente un pack con più cartucce permette un certo risparmio.

La stessa cartuccia può dare risultati diversi se utilizzata in diversi modelli di caraffa?

Sì, pur montando lo stesso tipo di cartuccia filtrante, caraffe diverse posso avere prestazioni differenti, soprattutto per quanto riguarda l’addolcimento dell’acqua, l’abbiamo verificato nei nostri test. La tipologia di cartuccia non è quindi la sola a decidere dell’efficacia di filtrazione: anche il design della caraffa influisce sulle prestazioni di filtrazione.

L’acqua della caraffa filtrante può essere usata per il ferro da stiro?

Sì usare una caraffa filtrante per addolcire l’acqua è un’ottima soluzione per evitare di usare acqua demineralizzata e per diradare le operazioni di manutenzione del ferro e le operazioni di rimozione del calcare. Alcune caraffe addolciscono molto, tanto da essere sconsigliate per uso umano, ma per l’uso nel ferro da stiro sono le ideali. Verifica i risultati del test per trovare quelle che rimuovono più Sali. Ad esempio Brita Marella White, testata nel 2022, ha effettuato un addolcimento molto spinto dell’acqua di rete, azzerando praticamente la durezza a inizio vita della cartuccia e portandola poi a un valore medio di 6 °f sulle 5 settimane di test. Questo valore di durezza dell’acqua trattata è troppo basso e un addolcimento così forte non è necessario, poiché la durezza non è un parametro negativo per la salute e la legge per le acque destinate al consumo umano suggerisce di non scendere sotto a 15 °f quando si addolcisce un’acqua da bere.

Esistono caraffe filtranti con gasatore?

Esistono diverse forme di caraffe e bottiglie dotate di filtri per addolcire e migliorare la qualità dell’acqua potabile. Si tratta di prodotti semplici. Non esistono caraffe che funzionino anche da gasatore. Viceversa è possibile trovare sistemi di trattamento dell’acqua più complessi e costosi, da installare direttamente sull’ipianto idrico, che consentono sia filtrazione che gasatura. Se si è interessati ad avere acqua gasata meglio dotarsi di un gasatore. Basterà filtrare l’acqua con la caraffa, versarla nella bottiglia del gasatore, raffreddarla e poi addizionarla di anidride carbonica con il gasatore.

Ci sono controindicazioni di utilizzo in gravidanza?

Non ci sono controindicazioni nell’uso di acqua potabile filtrata da una caraffa in gravidanza. Importante seguire bene le istruzioni per la sostituzione delle cartucce filtranti e ricordare di conservare l’acqua filtrata in frigorifero poiché la filtrazione rimuove anche il cloro che serve a limitare la proliferazione batterica.

Torna all'inizio