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Scrittori di Messina

da | 17 Mar 2023

In questo articolo parleremo degli scrittori di Messina e dei loro libri. Quindi, scopriremo insieme chi sono, gli scrittori di Messina, e quali sono i loro libri più famosi. Vi invitiamo a seguirci in questo viaggio alla scoperta della letteratura messinese!

D’altra parte, a volte è difficile trovare dei nuovi scrittori interessanti. In questo articolo, ci proponiamo di farvi conoscere alcuni degli scrittori messinesi più talentuosi.

Infatti questo è un articolo celebrativo, che intende offrire ai lettori uno spaccato sulla vita. Ma anche sulle opere, di alcuni tra i più importanti scrittori italiani. Perché i libri sono una delle passioni più antiche dell’uomo. E la città di Messina può vantarsi di avere alcuni, tra i più celebri scrittori del nostro paese, come nativi. Qui parleremo dei libri e degli autori messinesi, che hanno saputo catturare l’immaginazione dei lettori di tutto il mondo.

a) Felice Bisazza

Felice Bisazza è stato uno degli scrittori di Messina, ed anche un poeta. Nacque nel 1809 nella suddetta città. A soli vent’anni, scrisse la sua prima opera intitolata “Versi Poetici“, che ricevette l’ammirazione di molti letterati di spicco. Nonché l’onore di ricevere la Croce di cavaliere dal re Ferdinando II delle Due Sicilie.

Fra le opere più importanti di Bisazza ci sono “Leggende ed Ispirazioni” (1841) e “Il Settentrione“. Inoltre, pubblicò anche saggi, come “Sul Romanticismo” (1832). E “Sulla Dignità poetica“. Oltre a “Fede e Dolore” (1863). Il quale ultimo, dimostrò l’influenza del romanticismo ed il forte senso religioso dello scrittore.

Lo scrittore di Messina Bisazza tradusse anche diverse opere, come “Morte di Abele” di S. Gessner. E “L’Apocalisse di San Giovanni evangelista“. Oltre a questo, scrisse libretti e cantate sceniche, come “Gli amori di Paolo e Virginia“. E “Il trionfo della pace“. Oltretutto, lavorò come critico letterario e giornalista, per molte testate locali e nazionali. Ancora, nel 1851, divenne professore di Letteratura italiana all’Università di Messina.

Per finire, questo poeta messinese morì nel 1867, a causa di un’epidemia di colera. Respingendo tutte le cure, e la possibilità di allontanarsi dalla città natale. D’altro canto, una delle sue citazioni più famose è la seguente. “Dovunque io mi rifugga, la spada di Dio mi raggiungerà. Se Egli vuole colpirmi e, se vuole colpirmi, ciò non può essere un male, perché Dio è un bene!“. Gli è stato intitolato il liceo statale scientifico di Messina.

b) Francesco Musolino

Francesco Musolino è uno degli scrittori di Messina, nato nel 1981. Ha conseguito la sua laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Messina. In più, con specializzazione in politica e società. Ottenendo poi il tesserino di giornalista nel 2008. A partire da allora, ha scritto per diverse testate giornalistiche. Tra cui “Il Messaggero” e “Monocle“. “Il Foglio” e “L’Espresso“. Ed anche “Specchio” de La Stampa, principalmente riguardo a cultura, libri e tecnologia.

In seguito, nel 2014, lo scrittore di Messina Musolino ha fondato un progetto di lettura. Il quale è senza scopo di lucro, su Twitter. Chiamato @Stoleggendo, coinvolgendo librai ed editori. Giornalisti ed autori, per interagire con i lettori. Oltre a parlare di libri tramite citazioni “twittate“, senza limitazioni o censure.

Quindi, nel 2019, Musolino ha esordito nella narrativa con il romanzo “L’attimo Prima“. Invece, nel 2022 ha pubblicato il suo secondo romanzo intitolato “Mare Mosso“. Che è stato selezionato per il “Premio Scerbanenco” 2022. Ed è stato descritto come una storia avvincente, raccontata in modo magnifico.

Concludendo, il libro ha ricevuto anche elogi da parte di Glenn Cooper. Il quale lo ha definito “un capolavoro nella tradizione di John Banville e Ian McEwan“. Nel mese di ottobre del 2022, questo romanziere messinese ha ricevuto un altro premio. L’ “Etnabook – Festival Internazionale del Libro e della Cultura” di Catania.

c) Lelio Bonaccorso

Lelio Bonaccorso è un altro degli scrittori di Messina. Ha frequentato l’Istituto d’Arte nella sua città natale. E successivamente si è formato alla “Scuola del Fumetto” di Palermo. Qui ha incontrato Marco Rizzo, con cui ha instaurato una fruttuosa collaborazione. I due hanno realizzato numerosi lavori, tra cui “Peppino Impastato un giullare contro la mafia“. Che ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Come il “Premio Satira” a Forte dei Marmi ed il “Premio Giancarlo Siani” a Napoli. Inoltre, il “Premio Boscarato” come miglior sceneggiatura.

Successivamente, Bonaccorso e Rizzo hanno pubblicato altre opere. Fra cui “Gli ultimi giorni di Marco Pantani” e “Que Viva el Che Guevara“. “Jan Karski. L’uomo che scoprì l’Olocausto“, e “Gli Arancini di Montalbano” di Camilleri. “La mafia spiegata ai bambini” e “L’immigrazione spiegata ai bambini“. “Salvezza” e “A casa nostra… cronaca da Riace“. Alcune di queste opere sono state pubblicate anche in Francia da “Futuropolis“. Oltre che in diversi altri paesi, come Italia e Spagna. Germania, Olanda, Belgio. Stati Uniti, Canada, America Latina e Polonia.

Oltre alla scrittura, lo scrittore di Messina Bonaccorso conduce sessioni di formazione. Poi seminari ed incontri. Questi ultimi presso università, scuole ed associazioni. Ancora, ha collaborato con istituzioni come l’Istituto di Cultura Italiana di Santiago del Cile.

d) Vanni Ronsisvalle

Vanni Ronsisvalle (1931), è uno degli scrittori di Messina. Inoltre è anche giornalista ed autore televisivo.

Iniziamo dicendo che egli era figlio unico di un medico. Quindi, frequenta il “Collegio Sant’Ignazio” dei Padri Gesuiti fino alla maturità classica. Poi, è richiamato per il servizio militare. Sceglie infine una carriera nelle scienze politiche. Successivamente, nel 1952, si sposa con Annamaria Giordano di Ortodonico.

In seguito, nel 1968, Vanni Ronsisvalle è stato uno dei fondatori del “Brancati Zafferana“, un’iniziativa culturale e sociale. Oltre a questo, ha continuato a scrivere romanzi e monografie d’arte. Tra cui il romanzo “Tour Montparnasse” nel 1978. Il quale gli ha permesso di vincere il prestigioso Premio Bancarella.

Ancora, nel 1975, ha pubblicato l’unica raccolta di poesie, chiamata Attuale estensione di Messina. Precedentemente, nel 1962, ha pubblicato Roma, il diavolo e l’acquasanta. Andando avanti con gli anni, l’autore di Messina Ronsisvalle ha scritto diversi saggi. Tra cui Tirirò e il trittico e Hallò!, concentrandosi sulla comunicazione nella storia dell’arte.

In più, ha scritto monografie su vari artisti. Nell’anno 2000 ha pubblicato il romanzo Un amore di Gide. Che è stato poi adattato in un film dal suo figlio Diego. Il quale aveva già diretto un altro film tratto da un libro del padre. Cioè Gli astronomi. Per concludere, nel 2001, Ronsisvalle ha scritto La mappa del poeta. Un profilo della generazione di scrittori, dagli anni ’50 in poi.

e) Guglielmo Pispisa

Guglielmo Pispisa è uno degli scrittori di Messina, nato nel 1971. Inoltre, è uno dei fondatori dell’insieme narrativo Kai Zen.

Pertanto, nel 2007, ha pubblicato il libro “Strategia dell’ariete“, edito da Mondadori. Tale lavoro ha ricevuto molte lodi, e ha avuto un grande successo. Tanto, da portare Pispisa ad essere riconosciuto come uno degli autori più interessanti. Ed anche innovativi, del panorama letterario italiano.

Oltretutto, ha anche pubblicato altri libri a suo nome. Tra cui “Città perfetta“, edito da Einaudi nel 2005. “La terza metà“, pubblicato da Marsilio nel 2008. Ed “Il Cristo ricaricabile“, uscito nel 2012, e edito da Meridiano Zero.

Concludendo, grazie alle sue opere, l’autore di Messina Pispisa ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Oltre ad aver partecipato ad importanti eventi culturali e letterari. Consolidando così la sua posizione, come uno degli autori italiani più acclamati degli ultimi anni.

f) Tommaso Aversa

Tommaso Aversa è stato uno degli scrittori di Messina del XVIII secolo. Esattamente, egli nacque nel 1623, e morì nel 1663. Fu anche drammaturgo e poeta messinese.

Quindi, egli fu allievo di Ortensio Scammacca, e fu molto interessato allo studio dei classici. L’autore di Messina Aversa è noto soprattutto per essere l’autore di alcune commedie. In cui ha ridicolizzato le debolezze, ed i difetti, della Palermo dell’epoca.

Oltre a questo, ha scritto drammi sacri ed altre commedie. Dimostrando così l’influenza del “teatro gesuitico“. Il suo capolavoro è la commedia in lingua siciliana “La notti di Palermu“, che risale al 1638. E che viene considerata una delle opere più importanti, del teatro dialettale siciliano del Seicento.

Ancora, Aversa ha anche tradotto l’Eneide di Virgilio in siciliano. In tre volumi e in versi di ottave, poco prima di morire, tra il 1654 e il 1660. In più, era membro dell’Accademia dei Riaccesi, sotto lo pseudonimo di “Arido“. E faceva parte anche delle accademie romane degli Umoristi e degli Anfistili. Nelle quali usava lo pseudonimo di “Esaltato”.

Inoltre, lavorò per il viceré Moncada, duca di Montalto. E per don Diego d’Aragona, accompagnandoli in viaggio. A Vienna, Madrid e Roma. In questo periodo pubblicò anche la sua traduzione in siciliano dell’Eneide di Virgilio. In seguito alla morte della moglie, decise di dedicarsi alla vita religiosa. L’autore di Messina Tommaso Aversa morì a Palermo nel 1663, a causa di un colpo apoplettico.

g) Giuseppe Rando

Giuseppe Rando è uno degli scrittori di Messina. Presta la sua opera come professore di Letteratura Italiana, presso l’Università del capoluogo siciliano. Avendo raggiunto il grado di professore ordinario.

Per cui, nel corso della sua carriera accademica, ha scritto numerosi saggi. Ed anche volumi, su autori sia maggiori che minori della letteratura italiana. Usando particolare attenzione a figure come Parini ed Alfieri. Leopardi e Verga. Pirandello, Pascoli, Quasimodo. Spaziani e Calabrò.

Inoltre, uno dei suoi lavori più recenti è stato la cura del volume “Gente che passa“(2007). Un’opera di Corrado Alvaro, pubblicato da Rubbettino. Ancora, ha pubblicato anche “Alfieri europeo: le ‘sacrosante’ leggi“, nel 2007. Testo in cui approfondisce il ruolo di Alfieri, nell’ambito della letteratura europea.

Concludendo, il lavoro dello scrittore di Messina Rando, è riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. Per merito della sua attenzione per gli autori meno noti. Ma anche per le sue ricerche innovative, su figure già affermate. Oltretutto, ha partecipato a numerosi convegni e simposi. Questi ultimi, aventi come argomento le tematiche della letteratura italiana. In questo ha dimostrato una vasta conoscenza del campo accademico, ed una capacità di comunicazione efficace.

h) Stefano Protonotaro

Stefano Protonotaro è stato uno degli scrittori di Messina. Fu membro della “Scuola Siciliana” attivo nel XIII secolo. Quindi, si presume che sia la stessa persona di uno Stefano da Messina. Che ha tradotto testi dal greco in latino. Per l’esattezza, dedicò due trattati arabi di astronomia a Manfredi, il figlio di Federico II.

Allora, Stefano Protonotaro è nato a Messina. In un periodo in cui la città faceva ancora parte del Regno di Sicilia. Oltretutto, la sua vita, e la sua carriera letteraria, sono state oggetto di studi e ricerche. I quali si sono perpetuati nel corso degli anni. Poiché questo scrittore di Messina è considerato un esponente di rilievo, della cultura medievale in Sicilia.

Infatti, la sua attività di traduttore e di scrittore ha avuto un impatto significativo, sulla letteratura dell’epoca. Ed ha contribuito alla diffusione del sapere scientifico, e filosofico, tra i lettori italiani. Per di più, la canzone dell’autore di Messina Stefano Protonotaro si distingue. Da cosa? Dagli altri componimenti poetici della “Scuola Siciliana”. Poiché è l’unica che ci sia giunta interamente in lingua siciliana.

Per quanto riguarda la struttura, è composta da “stanze” con la stessa struttura metrica. Formate da due versi identici, ed una chiusa finale che segue lo schema tipico della poesia provenzale. Quindi, nella prima strofa della canzone, si riconosce il vocalismo caratteristico della lingua siciliana. Il quale presenta un sistema di cinque vocali in sillaba tonica. Differentemente dal toscano, che invece distingue tra vocali aperte e chiuse. Indi, la produzione poetica della Scuola Siciliana ci è giunta principalmente in toscano. Che è differente dal siciliano usato in “Pir meu cori alligrari“.

i) Eugenio Vitarelli

Eugenio Vitarelli è stato uno degli scrittori di Messina. Nato nel 1927, e morto a Pomezia nel 1994. Il padre era un noto avvocato, che operava tra Messina, Roma e il Corno d’Africa. Terminato il liceo, ha frequentato per alcuni anni la facoltà di Giurisprudenza.

Questo autore messinese pubblica il suo primo romanzo nel 1938. Si intitola “Placida“, per la casa editrice Mondadori. E contiene anche la prefazione di Leonardo Sciascia. Poi, nel 1939, vince il “Premio Chiavari” con il romanzo “Acqualadrone“. Che prende il titolo dalla frazione costiera del comune di Messina.

Lo scrittore di Messina Vitarelli è stato anche un collaboratore della rivista “Alfabeta“. Oltre alla sua attività di scrittore, egli ha lavorato anche come dirigente d’azienda ed impiegato. Venditore e pescatore.

l) Giovanni Barresi

Giovanni Barresi è uno degli scrittori di Messina e medico di fama, nato nel 1962. Egli continua a risiedere, e lavorare, nella sua città natale.

Inizialmente, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Messina. Sebbene abbia coltivato fin da giovane, la passione per la scrittura. Quindi, la sua carriera letteraria è iniziata con la pubblicazione del romanzo “L’invenzione della madre“. Edito nel 1998. E seguito da numerosi altri lavori tra cui “Il sogno del maratoneta“. E “La vita accanto“, che gli hanno valso riconoscimenti e premi.

Oltre a questo, l’autore di Messina Barresi è stato anche professore di “Scrittura Creativa“. Professione esercitata presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Ed ha partecipato a numerosi festival ed incontri culturali, in Italia e all’estero. In più, la sua scrittura è caratterizzata da uno stile elegante e raffinato. Il quale è capace di affrontare tematiche profonde e complesse, attraverso una prosa evocativa e suggestiva.

m) Eduardo Giacomo Boner

Eduardo Giacomo Boner (1864-1908), era uno degli scrittori di Messina. Inoltre, era anche poeta e giornalista. E critico letterario.

Nacque a Messina da Federico Boner, un cittadino svizzero, ed Anna Larini. Egli era noto come il “paladino della letteratura francese“.

Inizialmente, insegnò letteratura italiana presso il R. Liceo “Maurolico” di Messina. Poi, fu titolare della cattedra di letteratura tedesca presso l’Università di Roma. Inoltre, conosceva perfettamente diverse lingue, e tradusse alcune novelle di Hans Christian Andersen dal danese. Esse furono pubblicate in un volume intitolato “Novelle scelte“.

Oltre a questo, lo scrittore di Messina Boner ha scritto anche un volume di saggi. Argomento, la letteratura straniera. In particolare, riguarda l’influenza italiana sulla lingua tedesca. Vista in relazione al “Kalevala” finlandese.

Ebbene, l’autore dimostra una notevole competenza, e documentazione, su questo argomento. Così tanto, da essere considerato uno dei primi studiosi a comparare. Ed anche analizzare, la storia culturale di diverse lingue.

Questo autore messinese morì durante il terremoto del 1908. Il suo corpo rimase disperso per un lungo periodo. Finché una bambina del quartiere affermò di averlo visto in sogno. E indicò il luogo esatto dove si trovavano i suoi resti. Infine, dopo un’accurata ricerca, furono trovati i resti del celebre poeta messinese. Si trovavano sotto una massa di detriti. L’ episodio fece nascere numerose leggende su Boner. Che portarono a considerarlo un mistico e profeta, dalla gente del luogo.

Scrittori di Messina Conclusione

Per concludere, gli scrittori di Messina sono un vero e proprio patrimonio della città. Infatti, la loro produzione letteraria è ricca e variegata. Ed è sicuramente una delle principali attrattive della città. Peraltro, i libri scritti dagli autori messinesi sono sia classici che contemporanei. Quindi, rappresentano una vera e propria fonte di ispirazione, per tutti gli appassionati di lettura.

Grazie per aver letto il nostro articolo sugli scrittori di Messina. Speriamo che vi abbia dato una buona panoramica, della produzione letteraria della città. Ed anche dei suoi dintorni. Vi invitiamo a leggere i libri di questi autori. Scoprirete la ricchezza della loro tradizione letteraria!

E adesso, non mi resta che augurarti buona permanenza su Libri-online.net!

Antonella
Antonella

Blogger

Da sempre sono appassionata della lettura, una vera divoratrice di carta stampata. Mi piace leggere quasi tutto.

Oggi oltre a leggere scrivo. Ho sempre ammirato gli scrittori, e quindi adesso mi piace essere una di loro.

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