A Napoli borse di studio per permettere a 16 studenti rifugiati e migranti di realizzare i loro sogni|VIDEO
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Martedì, 30 Aprile 2024

A Napoli borse di studio per permettere a 16 studenti rifugiati e migranti di realizzare i loro sogni|VIDEO e FOTO

Alla Federico II si è svolta la cerimonia conclusiva “Sogni che meritano di volare”, iniziativa nata per celebrare gli 800 anni dell’Ateneo. Lo scopo è dare sostegno tangibile a ragazzi meritevoli provenienti da Paesi in guerra o sottoposti a gravi limitazioni. A finanziare le borse GESAC

Parte da Napoli un’iniziativa che al tempo stesso significa inclusione, unione di etnie e culture differenti, dare un aiuto concreto che sia anche un chiaro esempio d’accoglienza per coloro che vivono in stato di pericolo o si trovano in uno stato d’emergenza. Rappresenta esattamente tutte queste cose ‘Sogni che meritano di volare’, che ha la mission di offrire un sostegno tangibile a studenti meritevoli provenienti da Paesi in guerra, travolti da carestie o sottoposti a gravi limitazioni dei diritti economici, civili e politici.

Un bando lanciato a dicembre in occasione della celebrazione degli 800 anni dell’Università Federico II, l’Ateneo pubblico più antico al mondo, per dare borse di studio proprio a questi ragazzi, migranti e rifugiati, offrendogli la preziosa opportunità di realizzare proprio che sogni che appunto devono decollare per andare sempre più in alto e che attraverso il conseguimento di quel prezioso  ‘pezzo di carta’, come direbbe Eduardo in Gli Esami non Finiscono Mai, possono avere l’adeguato trampolino di lancio.

Su 36 candidati sono stati selezionati 16 studenti assegnatari delle borse di studio finanziate da GESAC per l’anno accademico 2024/2025, che ricoprono un’ampia fascia d’età, dai 20 ai 36 anni.

I 16 studenti

Cerimonia alla Fedrico II per le Borse di Studio GESAC a studenti rifugiati e migranti Foto di A.Fiorenzano per NT

Durante la cerimonia di assegnazione delle Borse di Studio che si è svolta alla sala del Consiglio di Amministrazione dell’Università Federico II, senza retorica, si è respirato l’emozione, quella che commuove ogni volta che quei ragazzi chiamati a uno a uno all’appello si presentano per firmare. E’ un tassello per il riscatto dopo aver vissuto momenti duri, alcuni di loro vengono dall’inferno perché sono fuggiti dagli assedi di guerra per arrivare in un Paese straniero dove non è stato affatto facile ricominciare in cui nulla era vicino alla loro cultura, neanche la lingua.

Vengono dall’Afghanistan come le sorelle Fatima e Hafiza Mahdiyar, arrivate a Napoli quando nell’agosto 2021 i Talebani hanno occupato il loro Paese e hanno ricominciato letteralmente da zero, facendo i lavori più disparati per mantenersi e ora grazie a quelle borse di studio possono vedere reali i loro desideri di laurearsi in medicina ed Economia aziendale. Non molto diverso è il percorso di Bakary Yatassaye scappato due anni fa da Mali quando la guerra è peggiorata di brutto. Lui professore di Filosofia al liceo qui si è rimboccato le maniche e ha fatto il lava piatti e ora la magistrale in filosofia gli apre un portone in cui un giorno potrà varcare per porter continuare la sua professione anche in Occidente.

Le loro sono storie diverse ma per certi aspetti simili dei loro colleghi borsisti che vengono dall’Ucraina, Iran, Senegal, e che con resilienza, sana ambizione e, perché no, giusta rabbia hanno la consapevolezza che lo studio non è un diritto inalienabile, ma un dono che non va buttato alle ortiche.

I loro occhi hanno visto cose brutte, probabilmente anche atroci, ma stringendo quell’attestato tra le mani c’è anche speranza non aleatoria di un futuro che per loro può offrire finalmente possibilità essendo anche un giorno professionisti forse anche più sensibili.

Il progetto e la selezione

Alla Cerimonia di consegna nella sede di Corso Umberto I della Federico II hanno partecipato il Rettore Matteo Lorito, il responsabile della Comunità di Sant'Egidio di Napoli Marco Rossi, l’Amministratore Delegato di GESAC Roberto Barbieri e lo scrittore Maurizio de Giovanni che hanno incontrato i ragazzi beneficiari delle borse di studio dei corsi che includono biotecnologie mediche, economia aziendale, filosofia, giurisprudenza, lettere, medicina, ingegneria elettronica, geotecnica, informatica e meccanica, relazioni internazionali e scienze infermieristiche.

7 studentesse e 9 studenti sono stati scelti da una commissione composta da un delegato della Federico II, dal segretario generale della Comunità di S. Egidio a Napoli e da un rappresentante di GESAC.

I criteri di valutazione sono stati, oltre l’effettiva e documentata situazione di bisogno, la ferma motivazione a proseguire gli studi, il certificato di immatricolazione alla Federico II con gli eventuali esami sostenuti, il percorso formativo e professionale, anche nei Paesi di origine, nonché il livello di conoscenza della lingua italiana, veicolo fondamentale per la prosecuzione degli studi e l’inserimento nel contesto accademico e sociale.

Si è tenuto conto anche della partecipazione a progetti di volontariato e ad attività che evidenziano il contributo significativo dei giovani stranieri alla costruzione di una rete di solidarietà.

Gli studenti, già dispensati dal pagamento delle tasse universitarie, grazie alla politica della Federico II, riceveranno un importante sostegno economico per supportare una fase nuova del loro percorso accademico, che potrà consentire di raggiungere obiettivi professionali coerenti con gli studi intrapresi.

Il bando del progetto “sogni che meritano di volare” è a disposizione di tutti gli Atenei italiani, con l’auspicio che diventi un modello da emulare per l’integrazione e l’inclusione considerando le esigenze reali della società italiana, di cui i giovani migranti e rifugiati rappresentano una grande opportunità di arricchimento e crescita.

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