Federico di Brandeburgo - LA PRUSSIA di Federico I di Brandeburgo Durante la guerra di successione - Studocu
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Federico di Brandeburgo

Federico I di Brandeburgo e la Prussia
Corso

Storia Moderna (4412400002)

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Anno accademico: 2023/2024

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LA PRUSSIA di Federico I di Brandeburgo

Durante la guerra di successione spagnola emerse come nuova potenza.

Federico I di Brandeburgo ne assunse il titolo di re nel 1701.

Egli raccolse l’eredità del padre Federico Guglielmo e riunì tutti i territori della

famiglia Hohenzollen in una formazione centralizzata anche se geograficamente non compatta.

I domini degli Hohenzollen che formavano lo stato prussiano dovevano coesistere con territori

imperiali, svedesi e polacchi annessi alla corona.

Le linee direttrici di Federico I furono: politica protezionistica, sviluppo dell’industria e dell’attività

urbana, apertura delle frontiere ai protestanti stranieri.

Inoltre l’esercito diventò un’affidata corporazione strettamente monarchica.

Il successore di Federico I, Federico Guglielmo I (1713-40) continuò su questa

strada, preoccupandosi soprattutto del numero e dell’addestramento dei suoi soldati.

Federico Guglielmo I fu chiamato il re sergente e il suo stato l’universale caserma prussiana.

Il dispotismo degli Hohenzollen bloccò lo sviluppo di istituzioni rappresentative

moderne e a differenza di altri stati della Germania distrusse la forza politica dei ceti. Ma mostrò

anche alcuni tratti di indubbia modernità: le tasse non erano appaltate e l’efficacia del

prelievo statale fu senz’altro superiore a quella di altri stati europei contemporanei.

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LA PRUSSIA di Federico I di Brandeburgo
Durante la guerra di successione spagnola emerse come nuova potenza.
Federico I di Brandeburgo ne assunse il titolo di re nel 1701.
Egli raccolse l’eredità del padre Federico Guglielmo e riunì tutti i territori della
famiglia Hohenzollen in una formazione centralizzata anche se geograficamente non compatta.
I domini degli Hohenzollen che formavano lo stato prussiano dovevano coesistere con territori
imperiali, svedesi e polacchi annessi alla corona.
Le linee direttrici di Federico I furono: politica protezionistica, sviluppo dell’industria e dell’attività
urbana, apertura delle frontiere ai protestanti stranieri.
Inoltre l’esercito diventò un’affidata corporazione strettamente monarchica.
Il successore di Federico I, Federico Guglielmo I (1713-40) continuò su questa
strada, preoccupandosi soprattutto del numero e dell’addestramento dei suoi soldati.
Federico Guglielmo I fu chiamato il re sergente e il suo stato l’universale caserma prussiana.
Il dispotismo degli Hohenzollen bloccò lo sviluppo di istituzioni rappresentative
moderne e a differenza di altri stati della Germania distrusse la forza politica dei ceti. Ma mostrò
anche alcuni tratti di indubbia modernità: le tasse non erano appaltate e l’efficacia del
prelievo statale fu senz’altro superiore a quella di altri stati europei contemporanei.

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LA PRUSSIA di Federico I di Brandeburgo

Durante la guerra di successione spagnola emerse come nuova potenza.

Federico I di Brandeburgo ne assunse il titolo di re nel 1701.

Egli raccolse l’eredità del padre Federico Guglielmo e riunì tutti i territori della

famiglia Hohenzollen in una formazione centralizzata anche se geograficamente non compatta.

I domini degli Hohenzollen che formavano lo stato prussiano dovevano coesistere con territori

imperiali, svedesi e polacchi annessi alla corona.

Le linee direttrici di Federico I furono: politica protezionistica, sviluppo dell’industria e dell’attività

urbana, apertura delle frontiere ai protestanti stranieri.

Inoltre l’esercito diventò un’affidata corporazione strettamente monarchica.

Il successore di Federico I, Federico Guglielmo I (1713-40) continuò su questa

strada, preoccupandosi soprattutto del numero e dell’addestramento dei suoi soldati.

Federico Guglielmo I fu chiamato il re sergente e il suo stato l’universale caserma prussiana.

Il dispotismo degli Hohenzollen bloccò lo sviluppo di istituzioni rappresentative

moderne e a differenza di altri stati della Germania distrusse la forza politica dei ceti. Ma mostrò

anche alcuni tratti di indubbia modernità: le tasse non erano appaltate e l’efficacia del

prelievo statale fu senz’altro superiore a quella di altri stati europei contemporanei.