Fabrizio Frizzi, sei anni fa la morte del conduttore. Il ricordo di amici e colleghi - la Repubblica

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Fabrizio Frizzi, il ricordo di colleghi e spettatori a sei anni dalla scomparsa: “Quanto manca la tua gentilezza”

Il conduttore amatissimo dal pubblico moriva il 26 marzo del 2018. La sua ‘eredità’: la figlia Stella e la giovane donna a cui donò il midollo

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Tutti i colleghi e amici che parlano di Fabrizio Frizzi, morto il 26 marzo di sei anni fa improvvisamente a 60 anni, ricordano il suo sorriso e la sua gentilezza. "La risata di Fabrizio non era un espediente teatrale, era un suo modo di essere. Una cosa spontanea e contagiosa, un aspetto della felicità di vivere" ha detto recentemente l’amica e collega Milly Carlucci nel programma Storie della tv andato in onda la scorsa estate dal titolo Il conduttore gentile. E in questo anniversario i social si stanno riempiendo di ricordi di colleghi, come la giornalista Debora Ergas, e di spettatori che non lo hanno dimenticato.

Il 26 marzo 2018 lasciava la moglie, Carlotta Mantovan sposata nel 2014, e la figlia Stella che oggi ha 11 anni. Ma è anche un’altra l’eredità – al di là di quella artistica (programmi dove aveva lasciato il segno: Cominciamo bene, Soliti ignoti e L'eredità – che Frizzi ha lasciato: nel 2000 aveva donato il midollo a una giovane donna, Valeria Fiorito, di cui poi è diventato amico, si chiamavano “fratelli di sangue” e avrebbe dovuto essere suo testimone di nozze. Il 27 marzo 2018 diecimila persone, spettatori dei tanti programmi che in quarant’anni di televisione ha condotto, andarono a salutare il conduttore nella camera ardente allestita nella sede Rai di viale Mazzini. Una grande espressione di affetto che si ricorda solo per grandi protagonisti e cinque milioni seguirono il funerale in diretta tv.

La lunga carriera era iniziata con l'esordio giovanissimo, nella tv dei ragazzi: Il barattolo, 1980, poi Tandem e Pane e marmellata, per poi passare al palcoscenico della prima serata del sabato con Europa Europa e poi con Scommettiamo che?, il programma che lo consacra tra i conduttori della Rai, fino ad arrivare ai Soliti ignoti e all'Eredità, attraversando anche generi come la fiction o l'operetta e passando persino per il doppiaggio e il volo con le Frecce Tricolori.

Senza dimenticare Miss Italia, 17 edizioni, e la grande sensibilità nei confronti di chi soffriva, dimostrata nella conduzione di molti appuntamenti di Telethon e non solo. Lo scorso anno Carlotta Mantovan ha inaugurato la casa di accoglienza realizzata in suo ricordo. Anche quella è un pezzo della sua ‘eredità’.

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