Fabio Cannavaro batte l’amico De Rossi e trova i tanti agognati primi tre punti sulla panchina del Benevento. «Ho ringraziato i ragazzi per come si sono sforzati nell’ultimo periodo – ha dichiarato il tecnico nel post match - Oggi non sono sorpreso dalla prestazione. Anche in emergenza questa squadra poteva giocarsela con chiunque. Nonostante lo svantaggio dopo dieci minuti, i ragazzi hanno continuato a giocare come gli chiedevo. Abbiamo sempre avuto il pallino del gioco. Tra il primo e il secondo tempo ho preferito non cambiare e ho detto ai ragazzi che se avessimo continuato così bene avremmo vinto». L’allenatore si è soffermato poi sulla imminente sosta che gli permetterà di riavere pedine importanti: «Ora dobbiamo lavorare ancora di più perché la strada è lunga. Dopo la sosta c’è un match delicato contro il mio amico Pippo. Tutte le partite sono difficili e questa squadra deve crescere ancora fisicamente. Ora sto iniziando a vedere ciò che desidero e mi piace».
Dopo la vittoria al Mazza ha parlato anche uno dei leader, Pasquale Schiattarella: «Finalmente siamo tornati a vincere, tre punti importantissimi e meritati per come stiamo lavorando – ha dichiarato l’ex Latina - Il 99,9% del risultato odierno è merito del mister, è una persona che ci ha portato grande serenità, lavorando sulla testa di ognuno di noi.
Decisivo per il risultato il difensore Riccardo Capellini che si è visto annullare un gol dopo review al Var, ma ha poi siglato l’1-1: «Il secondo gol è stato più fortunato del primo che era stato invece più cercato. Lo dedico alla mia ragazza che era qui a vedermi. I tre punti di oggi sono per i tifosi che ci seguono e supportano sempre ed ovunque – ha detto l’ex Mirandés - Speriamo di continuare così, ci meritiamo il meglio. La pausa servirà per ricaricare le pile, ci aspetta un finale di prima parte di campionato impegnativo. Cerco di imparare e rubare qualcosa dai compagni esperti come Glik, sono molto fortunato di avere questa opportunità e voglio migliorare continuamente. Ad inizio stagione non ho fatto benissimo perché non ero al meglio fisicamente; ho lavorato per crescere il più possibile».