Sampdoria, Borini, l’uomo in più per la corsa ai playoff: l’attaccante mette la Ternana nel mirino

Genova – L’uomo in più. Per la corsa-playoff Andrea Pirlo può contare sul rientro di una pedina fondamentale: Fabio Borini. E anche per Estanis Pedrola si vede un po’ di luce in fondo al tunnel. Dopo gli incoraggianti scampoli contro Ascoli e Bari, Borini è stato protagonista nel test di ieri mattina a Bogliasco contro la Primavera. Nella sfida a porte chiuse sul campo superiore del Mugnaini, la Sampdoria di Pirlo si è imposta 3-0. Tre tempi da mezz’ora ciascuno, Borini ha sbloccato il match nel secondo, con una girata in area di rigore. Le altre due reti portano la firma di Alvarez, con due zampate. Anche l’uruguaiano è in crescita di condizione dopo il lungo stop per la lesione al crociato dello scorso maggio. E nel finale di partita, negli ultimi 20 minuti, si è rivisto Pedrola, subentrato allo stesso Alvarez.

Ieri Pirlo ha mescolato un po’ le carte, le indicazioni sono relative. Ma nel 3-4-2-1 proposto dal mister, Borini è partito titolare, con Verre e Alvarez alle sue spalle, sostituito poi da De Luca. Di sicuro il minutaggio dell’ex Fatih sta aumentando. I 15 giorni di sosta aiutano. E contro la Ternana, Pirlo potrebbe rilanciare Borini dal 1’ o comunque schierarlo per un tempo intero.

Frenato da noie muscolari a inizio campionato, Borini ha ingranato a ottobre. Cinque gol nelle prime 13 presenze, si è fermato sul più bello, alla terza vittoria consecutiva, contro lo Spezia, dopo i successi su Palermo e Modena. La lesione al tendine dell’adduttore lungo della coscia sinistra era un infortunio serio che ha richiesto l’operazione dello specialista finlandese Lempainen.

Ma l’attaccante ha affrontato la riabilitazione con decisione, è tornato dopo 3 mesi e mezzo e ora è pronto per lo sprint finale. Il suo rientro è coinciso con la nuova striscia da tre vittorie. Nel successo di Piacenza contro la Feralpisalò era ancora in tribuna. Ma nei 13 minuti contro l’Ascoli a Marassi e nei 23 di Bari si è sentita la scossa, la carica del trascinatore. In entrambi i casi il gol vittoria (De Luca con l’Ascoli, Kasami con il Bari) è arrivato dopo il suo ingresso in campo. E al San Nicola ha anche messo il piede nell’azione da flipper che ha portato alla rete di zio Pat con il tocco in verticale per De Luca in versione assistman. A Bari, Borini è stato utile anche con il suo pressing che ha alzato il baricentro e con il lavoro difensivo dopo il vantaggio. Leadership e generosità, Borini aiuta già con la sua sola presenza in campo. Ma pure i suoi gol, in aggiunta a quelli del De Luca rigenerato degli ultimi tempi, potranno rivelarsi fondamentali nella volata per i playoff.

«Fabio fa la differenza - ha ammesso il presidente Manfredi - ma ora c’è bisogno di tutti, anche di chi ha giocato meno». E i due gol di Alvarez alla Primavera, in questo senso, fanno ben sperare. Anche l’uruguaiano ha colpi importanti. Ieri ha giocato anche Verre, determinante contro la Feralpisalò e poi stoppato da problemi muscolari. E c’è Pedrola. Il calvario dello spagnolo, iniziato con l’infortunio al flessore del 1° ottobre contro il Catanzaro, e proseguito tra ricadute e rallentamenti, invita alla prudenza. Ieri Estanis ha pure cercato il gol, ma è ovvio che nel suo caso serva più tempo per rivederlo al top. Ma la sua prima amichevole, seppur in famiglia, è uno step ulteriore. E se la settimana filerà liscia potrebbe pure tornare tra i convocati lunedì prossimo, per il match contro la Ternana. Per Esposito, invece, dopo il terzo infortunio al retto femorale, non sono stati comunicati ancora i tempi di rientro: se ne saprà di più dopo i test e controlli in programma in settimana.