Ernesto di Baviera

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Ernesto di Baviera
arcivescovo della Chiesa cattolica
Ritratto di Ernesto di Baviera di Hans Werle del 1601 circa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato17 dicembre 1554 a Monaco di Baviera
Ordinato presbitero19 giugno 1577[1]
Deceduto17 febbraio 1612 (57 anni) ad Arnsberg
 

Ernesto di Baviera (Monaco di Baviera, 17 dicembre 1554Arnsberg, 17 febbraio 1612) fu principe elettore e arcivescovo di Colonia, in Germania, dal 1583 al 1612.

Era anche principe-vescovo di Münster, Hildesheim, Frisinga e Liegi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Discendente della casa di Wittelsbach, Ernesto era l'ultimo figlio del duca Alberto V di Baviera e della moglie Anna d'Asburgo. Era stato destinato fin dall'infanzia dal padre alla carriera ecclesiastica, e venne educato dai padri gesuiti.

Nel 1565 divenne canonico a Salisburgo, quindi a Colonia, Treviri e Würzburg; nell'autunno dello stesso anno, a soli 12 anni, venne eletto vescovo di Frisinga. Nei progetti del padre Alberto l'obiettivo era la carica di arcivescovo della vicina Salisburgo: ma, nel 1569, quando l'Elettore Salentino VII di Isenburg-Grenzau, arcivescovo di Colonia, entrò in contrasto con la Curia Romana perché rifiutava di accettare i decreti del Concilio di Trento e prese in considerazione l'ipotesi delle dimissioni, come suo successore il duca di Baviera fece il nome del figlio Ernesto, la cui candidatura era appoggiata dal governo spagnolo nelle Fiandre. Alla dieta imperiale di Spira, nel 1570, i negoziati con Salentino sembravano essere in una fase avanzata, tanto che Ernesto si recò a Colonia in novembre, servendo come canonico fino al maggio 1571, incarico immediatamente precedente a quello di vescovo.

Le dimissioni di Salentino, tuttavia, non arrivarono, e nel 1573, anzi, egli accettò i decreti tridentini, venendo quindi riconfermato come arcivescovo. In quell'anno invece Ernesto, allora diciannovenne, venne eletto vescovo del piccolo principato ecclesiastico di Hildesheim.

Nel 1577, dopo un tentativo fallito della corte bavarese di assicurare a Ernesto il vescovato di Münster, vennero ripresi con maggior impegno gli sforzi per insediarlo a Colonia: il sostegno della Curia faceva ora sperare in un successo. Infatti, il duca Ernesto, che per un certo periodo, nel 1572, aveva quasi mandato all'aria tutti i progetti del padre quando aveva avuto un'improvvisa e vaga disaffezione verso la carriera ecclesiastica, era stato mandato a Roma nella primavera del 1574, e lì aveva soggiornato per circa due anni, come premio per essersi alla fine sottomesso alla volontà del padre. A Roma si era guadagnato il favore di papa Gregorio XIII, così che ora, forte del sostegno papale, Ernesto venne insediato come coadiutore di Salentino a Colonia. Nei piani di Roma, l'appoggio alle mire della casa bavarese dei Wittelsbach, di fede cattolica, era un mezzo indispensabile per assicurare una più solida posizione alla Chiesa nella Germania meridionale.

Gebhard von Waldburg.

Inaspettatamente, però, l'opposizione ai piani di Salentino, della curia e della corte bavarese venne dal capitolo della cattedrale di Colonia: quando, nel 1577, Salentino si dimise, alle elezioni per il nuovo vescovo Ernesto venne sconfitto per 12 voti a 10 da Gebhard II von Waldburg, votato dai membri del capitolo di simpatie protestanti. Il duca Alberto e il nunzio papale Bartolomeo Portia protestarono contro l'elezione, ma poiché, sia l'imperatore Rodolfo II, sia gli elettori si schierarono dalla parte di Gebhard, il quale passava per un buon cattolico, avendo ricevuto la consacrazione a prete nel marzo 1578 e avendo giurato sui decreti del Concilio di Trento, la curia romana abbandonò la corte bavarese e finì per confermare l'elezione nel marzo 1580.

Nel frattempo, nel 1581 Ernesto venne eletto vescovo di Liegi e Principe-Abate di Stablo e Malmedy. Quando però l'arcivescovo Gebhard von Waldburg si convertì al protestantesimo nel 1583, Ernesto venne finalmente eletto arcivescovo di Colonia il 22 maggio 1583. Con l'aiuto delle truppe spagnole e bavaresi, riuscì rapidamente a sconfiggere Gebhard nella Guerra di Colonia.

Nel 1584 ottenne anche il vescovato di Münster, e nello stesso anno la nunziatura. L'importanza strategica dell'arcivescovato di Colonia era enorme, poiché l'arcivescovo era uno dei sette principi elettori del Sacro Romano Impero e, visto che già tre di essi, l'elettore Palatino, il duca di Sassonia e il margravio di Brandeburgo, erano protestanti, se anche Colonia fosse stata occupata da essi, sarebbe stata possibile l'elezione di un imperatore luterano.

Ernesto venne proclamato difensore del cattolicesimo romano nella Germania nord-occidentale: ardente sostenitore della Controriforma, prestò aiuto ai cattolici dei vicini stati dello Jülich-Cleves-Berg e del Baden. Nel 1595 designò suo nipote, Ferdinando di Baviera, come suo coadiutore e futuro successore, e si ritirò dalla cura degli affari secolari.

Morì nel 1612 a Arnsberg, in Vestfalia, e venne sepolto nel duomo di Colonia. Gli successe il nipote Ferdinando.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ducato di Baviera
Wittelsbach
1503-1623

Alberto IV
Guglielmo con Ludovico X
Ludovico con Guglielmo IV
Alberto V
Guglielmo
Massimiliano I
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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Alberto IV di Baviera 16. Alberto III di Baviera  
 
17. Anna di Braunschweig-Grubenhagen  
4. Guglielmo IV di Baviera  
9. Cunegonda d'Austria 18. Federico III d'Asburgo  
 
19. Eleonora d'Aviz  
2. Alberto V di Baviera  
10. Filippo I di Baden 20. Cristoforo I di Baden  
 
21. Ottilia di Katzenelnbogen  
5. Maria Giacomina di Baden  
11. Elisabetta del Palatinato 22. Filippo del Palatinato  
 
23. Margherita di Baviera-Landshut  
1. Ernesto di Baviera  
12. Filippo I d'Asburgo 24. Massimiliano I d'Asburgo  
 
25. Maria di Borgogna  
6. Ferdinando I d'Asburgo  
13. Giovanna di Castiglia 26. Ferdinando II d'Aragona  
 
27. Isabella di Castiglia  
3. Anna d'Asburgo  
14. Ladislao II di Boemia 28. Casimiro IV di Polonia  
 
29. Elisabetta d'Asburgo  
7. Anna Jagellone  
15. Anna di Foix-Candale 30. Gastone II di Foix-Candale  
 
31. Caterina di Navarra  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Frisinga Successore
Moritz von Sandizell 1566-1612 Stephan von Seiboldsdorf
Predecessore Vescovo di Hildesheim Successore
Burkhard von Oberg 1573-1612 Ferdinando di Baviera
Predecessore Principe-abate di Stablo e di Malmedy Successore
Gerard van Groesbeeck
15761580
15811612 Ferdinando di Baviera
16121650
Predecessore Vescovo di Liegi Successore
Gerhard von Groesbeck 1581-1612 Ferdinando di Baviera
Predecessore Arcivescovo di Colonia Successore
Gebardo I di Waldburg 1583-1612 Ferdinando di Baviera
Predecessore Primate di Germania e Legatus natus a Colonia Successore
Gebardo I di Waldburg 1583-1612 Ferdinando di Baviera
Predecessore Vescovo di Münster Successore
Johann Wilhelm von Jülich-Kleve 1584-1612 Ferdinando di Baviera
Controllo di autoritàVIAF (EN261268368 · ISNI (EN0000 0001 1930 2744 · BAV 495/133363 · CERL cnp01467090 · LCCN (ENn2004003816 · GND (DE10211790X · BNF (FRcb15076622q (data) · J9U (ENHE987007260821805171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2004003816