Napoli ricorda Ernesto Assante, dagli Almamegretta a D’Alessio: “Mai conformista e per nulla presuntuoso, un gigante partenopeo” - la Repubblica

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Napoli ricorda Ernesto Assante, dagli Almamegretta a D’Alessio: “Mai conformista e per nulla presuntuoso, un gigante partenopeo”

Napoli ricorda Ernesto Assante, dagli Almamegretta a D’Alessio: “Mai conformista e per nulla presuntuoso, un gigante partenopeo”

Loguercio: “Generoso, disponibile, garbato, ironico”

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Per la musica ha vissuto e i musicisti gli rendono omaggio. Dilagano sul web le espressioni di cordoglio e di incredulità per un’intelligenza che si è spenta troppo presto. Ma Ernesto Assante era di Napoli e gli artisti napoletani hanno sempre avuto per lui un affetto speciale.

Tra i primi Gigi D’Alessio, di cui Ernesto apprezzò l’incursione nel rock al Festival di Sanremo 2012, quando il cantante presentò il brano “Respirare” in coppia con Loredana Bertè. “Ricorderò sempre con affetto il tuo 10 in pagella a a Sanremo…ti ho voluto bene amico mio, fai buon viaggio”.

Stesso tono nelle più concise dichiarazioni di Nello Daniele, Tullio De Piscopo e Maria Pia De Vito. Non tutti gli artisti riescono a trovare le parole e si limitano a un breve saluto: tra questi gli Almamegretta (“Ci hai voluto bene”) e Sal Da Vinci (“Buon viaggio, mancherai tanto”). Commosse anche le reazioni dei musicisti più “di tendenza”, un mondo al quale Assante ha sempre prestato la sua attenzione, non meno che a quello delle star più celebrate.

Ecco quindi Canio Loguercio: “Conoscevo Ernesto dall’82. Fu per colpa sua se alcuni di quei ragazzi che lo incontrarono più di 40 anni fa al Festival Rock di Bologna, e che lui stimava tanto, poi hanno continuato a fare musica. Mai conformista e per nulla presuntuoso, rispettava il lavoro di tutti. Aveva una cultura musicale gigantesca ed era un grande comunicatore. Generoso, disponibile, garbato, ironico”.

Daniele Sanzone degli A 67 si rivolge direttamente al grande critico scomparso: “Ernesto caro, cosa mi combini? E’ stato un onore conoscerti e ricevere la tua attenzione. La prima volta che mi dedicasti un articolo non ci conoscevamo di persona, rimasi incredulo leggendo, sembrava mi conoscessi da sempre”. Marco Alfano, leader dei Ferraniacolor: “Ernesto era un caposaldo del giornalismo (musicale ma non solo…). Per me fu in riferimento fin da quando scriveva su riviste alternative come Musica 80…poi l’ho conosciuto di persona da musicista, prima con i Panoramics poi con i Ferraniacolor. Con noi è sempre stato generoso, gentile, espansivo. Un uomo pieno di vita e di allegria, intelligente, umile e bravissimo nel suo lavoro”.

Direttamente a Ernesto si rivolge anche il pianista e compositore Remo Anzovino: “Sei stato fondamentale prima che per la mia musica, per chiunque sognasse di farla, la musica. Mi hai aiutato quando non ero nessuno, mi hai aiutato a credere che la mia musica valesse qualcosa e così hai fatto con tanti ma tanti musicisti. Trovavi sempre le parole giuste, il consiglio giusto, sempre generoso, dall’alto della tua enorme competenza. Una girandola di ricordi affollano la mia testa…Il 12 febbraio, la data della nostra nascita, gli auguri reciproci, una consuetudine scambiarceli. Una smisurata preghiera, Grande Ernesto”. Un ricordo anche da parte del regista Giorgio Verdelli, autore di docufilm dedicati ai grandi della musica: “Tanti concerti e tante risate, Napoli nel cuore e gli Who sempre nella playlist”.

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