Enrico Maria Salerno

BIOGRAFIA DI ENRICO MARIA SALERNO

Enrico Maria Salerno è stato un attore, conduttore e regista italiano. Nasce a Milano, da padre siciliano e madre jugoslava. Si arruola ancora minorenne nella Repubblica Sociale Italiana guidata da Mussolini e, al termine della Seconda guerra mondiale, viene fatto prigioniero in un campo di detenzione nei pressi di Pisa, dove erano detenuti nello stesso periodo anche Walter Chiari e Raimondo Vianello.

Esordisce nella recitazione teatrale molto presto, rivelando una spiccata propensione per l’arte drammatica: impersona Romeo a fianco di un’adolescente Franca Rame nei panni di Violetta, poi si cimenta con successo ne I fratelli Karamazov, fino a diventare primo attore nel Teatro Stabile di Genova.

Nel 1960 fonda la sua compagnia teatrale, la Compagnia degli Attori Associati, insieme a Giancarlo Sbragia e Ivo Garrani, con cui mette in scena spettacoli di riflessione sociale. Nel frattempo, ottiene alcuni ruoli minori nel cinema, finché esordisce da protagonista in Odissea nuda del 1961e in Smog del 1962, con la regia di Franco Rossi. Nel 1963 recita in un adattamento di Chi ha paura di Virginia Wolf?, diretto da Franco Zeffirelli, mentre nel 1965 lavora con Dino Risi nel film L’ombrellone. Nel 1966 è Manfredi nell’omonima opera di Byron al Teatro dell’Opera di Roma e contemporaneamente al cinema ne L’armata Brancaleone di Mario Monicelli. L’anno successivo intraprende una breve relazione con una delle gemelle Kessler, Alice, conosciuta in occasione del musical Viola, Violino e Viola d’amore.

Nel 1969 torna ad essere diretto da Dino Risi in Vedo nudo e l’anno dopo è in L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento, iniziando un filone di ruoli polizieschi da protagonista: nel 1972 è in La polizia ringrazia, nel 1973 in La polizia è a servizio del cittadino? e in La polizia sta a guardare, oltre che in Noi. Il caso è felicemente risolto, dove è diretto dal fratello Vittorio Salerno. Nel 1979 recita con Veronica Lario, futura seconda moglie di Silvio Berlusconi e con cui ha una breve relazione, ne Il magnifico Cornuto, mentre nel 1980 è l’attore protagonista di due opere teatrali di Eduardo De Filippo: Io, l’erede e Questi fantasmi!

Nel 1985 si fa dirigere dall’amico Giancarlo Sbragia in Otello, mentre nel 1991 torna a lavorare con Zeffirelli per la commedia pirandelliana, Sei personaggi in cerca d’autore. Nel corso della sua carriera, sono diverse le partecipazioni sul piccolo schermo: nel corso degli anni 50 recita in alcuni sceneggiati di successo, come Orgoglio e pregiudizio, Romeo e Giulietta, Mastro Don Gesualdo e una fiction divenuta popolarissima, I figli di Medea, nel 1959. Nel 1970 presenta il Festival di Sanremo affiancato da Ira von Fürstenberg e torna alla conduzione di un altro programma, Ieri e oggi, nel 1978. Nel 1971 è con Anna Magnani in Tre donne; partecipa ad alcuni sketch televisivi per il programma Carosello e recita anche in qualche spot pubblicitario. Dopo essersi ammalato ai polmoni, muore a Roma nel 1994 all’età di 67 anni.

Salerno ha avuto tre fratelli, anche loro con una carriera nel mondo delle arti: Vittorio regista cinematografico, Titta un pittore, Ferdinando un cantautore.

È stato anche doppiatore: tra i suoi personaggi ricordiamo Clint Eastwood nei tre film di Sergio Leone, Trilogia del dollaro, e il Cristo di Pierpaolo Pasolini ne Il Vangelo secondo Matteo. Ha diretto come regista diversi film di discreto successo: Anonimo veneziano del 1970, Cari genitori del 1973 ed Eutanasia di un amore del 1978.

Ha avuto due matrimoni: uno con Fiorella Pierella, con cui ha avuto quattro figli, e l’altro con Laura Andreini. Ha avuto una relazione con Valeria Valeri, da cui ha avuto una quinta figlia.